martedì 2 ottobre 2012

1.936 euro e 80 centesimi

Editoriale Radio Onda Libera 25 luglio 2012 

Quanto vale una vita umana? Per l'Inail quella del tecnico morto mentre montava il palco della Pausini vale poco meno di 2.000 euro, per la precisione millenovecentotrentasei euro e ottanta centesimi. Questa la cifra che compare sull'assegno consegnato a Paola Armellini. Ovvero la mamma di Matteo, il tecnico romano di 31 anni anni che morì tra il 4 e il 5 marzo a Reggio Calabria. 

La donna è ovviamente molto amareggiata da un risarcimento che deve sembrarle insultante. «Vorrei una spiegazione, non tanto per i 1936,80 euro, ma perché mio figlio è morto sotto un palco e nell`oggetto del pagamento c`è scritto "risarcimento per infortunio e malattia professionale". È un problema di dignità, Matteo non aveva ancora cominciato a lavorare, gli è caduta in testa tutta la struttura. Non voglio, non ci sto che la morte di mio figlio venga liquidata così. E la sola certezza e' che la vita di un giovane non vale neppure duemila euro.
Paola Armellini non sembra farne una questione puramente personale, la morte di suo figlio deve rimettere in discussione tutto il sistema  che regola l'industria della musica dal vivo dove a volte non esistono tutele e garanzie.
E la Pausini? La notizia dell'esiguo risarcimento l'ha raggiunta mentre si sta preparando al concerto con Pino Daniele a Napoli. Dal suo staff filtra che la cantante sarebbe "turbata", ma non ha intenzione di commentare la vicenda. Forse farebbe bene a firmare e staccare un assegno. Da parte dell'Inail si puntualizza che «quei soldi non sono un risarcimento ma un anticipo dell'assegno funerario, riconoscendo che la retribuzione molto bassa del ragazzo non consente di immaginare risarcimenti consistenti".
Ma vita di un giovane non può, non deve valere millenovecentotrentasei euro e ottanta centesimi

Nessun commento:

Posta un commento