Il punto del direttore del 22 marzo 2015
Tutto a posto. Niente in ordine. Una grande, immensa baraonda. Ecco, questo è il quadro dei lavori in corso nei partiti per la formazione delle liste. Un'operazione di tagli e cuci con le segreterie armate di bianchetto o meglio di matite con le gomme perché i posti in palio sono ridotti, appena venti, e gli aspiranti il doppio se non il triplo. Dentro il Pd i criteri della scelta sono stati diramati da Roma, i nomi e i cognomi dovranno rispettare un mix di competenze, territori e correnti, oltre che generi.