martedì 2 ottobre 2012

Il gioco delle poltrone
mette tutti contro tutti

Il punto del direttore del 5 agosto 2012

Ad agosto il calcio è bugiardo. La politica pure. Anzi, è in linea con gli altri mesi. Il pallone quando comincia il campionato dice la verità, quanto meno con i risultati. La politica la verità non la dice quasi mai. Anzi è sempre pronta a dire il contrario. Intanto le chiacchiere abbondano. In questo periodo di caldo africano ci sono sul tavolo temi scottanti, Province e sanità su tutti, che innescano un bailamme pazzesco di dichiarazioni e controdichiarazioni.
Tutti contro tutti: tizio risponde a caio, sempronio a pinco pallino,maggioranza contro minoranza, Pdl contro Pd, Pd contro Pdl, pezzi di Pd contro altri del Pd, idem dentro il Pdl. Un'ammuina bella e buona. A prescindere dalle alleanze e dai partiti,a prescindere dalle posizioni e anche dai documenti. Mentre c'è chi, come il segretario regionale del Pd Lamberto Bottini, è coerente nella sua linea di sempre improntata a un colpo al cerchio e uno alla botte, ecco il "pierino" Renato Locchi, capogruppo sempre del Pd a Palazzo Cesaroni, che spariglia le carte manda in frantumi ogni pezzetto della costruzione lego. Beccandosi gli applausi di esponenti della minoranza che non sapendo fare di meglio si limitano a godere delle divisioni altrui. E beccandosi le reprimenda dei suoi compagni che tutto s'aspettavano tranne che qualcuno amico buttasse benzina sul fuoco. Il segretario regionale anziché prendere una posizione netta si è come al solito barcamenato come un pesce in barile, attirandosi pure lui qualche criticuccia.
Nel riportare tali comportamenti è opportuno oltre che rispettoso raccontare gli antefatti altrimenti il rischio è di non comprendere a pieno la vicenda. Allora, primo atto l'approvazione in giunta regionale della riforma della sanità con lo schema due Asl più due Aziende ospedaliere. Schema non gradito all'ala margheritina del Pd, quella definita Bbs (e cioè Barberini, Brega, Smacchi)che ha annunciato battaglia in merito sia in commissione che in aula. Dentro questo ragionamento si inserisce il riordino delle Province e con i criteri stabiliti dal governo quella di Terni è in pericolo a meno che un po' di comuni non vengano inglobati. Riordino che spacca la politica e le istituzioni, tra chi spinge per salvare la seconda Provincia della regione e chi ritiene di non perdere tempo per una soluzione simile e quindi si schiera per il superamento degli enti intermedi. Intanto il risiko, o campagna acquisti, è partito subito. Con pezzi di territorio che non ne vogliono sapere di essere spostati o accorpati manco in cambio di una sede Asl. Ma l'occasione è ghiotta, far cancellare la Provincia di Terni dal loro punto di vista politico sarebbe un male. Quindi la maggioranza che governa si butta a capofitto a studiare le carte della spending review con la calcolatrice in mano per trovare il bandolo della matassa e con il sostegno di chi non può che pensarla allo stesso modo, vedi la Cgil. Eh sì, perché chi ha un'idea diversa diventa automaticamente un nemico o uno da rimproverare per non dire di peggio. Equi si inserisce la presa di posizione dell'ex sindaco di Perugia Locchi che candido candido (per modo di dire) si schiera per una Asl e un'Azienda ospedaliera, e se non bastasse anche per la cancellazione delle Province. Apriti cielo. Locchi è diventato l'amico del giaguaro. E via con le prese di posizione contro, con la coppia inossidabile Polli-Di Girolamo, e a favore con Zaffini e  due (Barberini e Smacchi) della Bbs. In mezzo le parole di Nevi, capogruppo del Pdl, che attaccano e giustificano.
In tutta questa confusione che regna sopra il cielo dell'Umbria, la vera nota stonata è rappresentata da certe frasi che circolano in giro, per i salotti, per le agenzie e per il web, frasi poco eleganti o anche un tantino irriguardose nei confronti di chi si è limitato a esprimere un parere, un'opinione. Invitare i vecchietti ad andare in vacanza, chiarirsi le idee o mettersi sotto l'ombra può risultare sgarbato soprattutto se il suggerimento è legato a parole poco gradite. Si può essere d'accordo o non d'accordo con chiunque, l'importante è che chi ha un'idea possa esprimerla. E visto che il mondo è cambiato e sono altri i problemi che interessano la gente sarebbe anche ora di finirla con i giochetti tipo che chi è amico del nemico è automaticamente nemico.

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