mercoledì 17 ottobre 2012

Sempre in bilico il futuro dell'Ast

Editoriale Radio Onda Libera 17 ottobre 2012

Il destino dell'Ast di Terni e' sempre legato a un filo. L'incontro di ieri a Roma non ha dato le risposte e le garanzie che si attendevano. In mattinata i vertici dell'azienda finlandese Outokumpu erano irremovibili, la fabbrica di viale Brin e' sul mercato e soprattutto viene spezzettata.

Il governo che ha sposato la linea delle istituzioni regionali ha chiesto il ritiro del piano. Ma l'amministratore finlandese ha detto che avrebbe dovuto sentire gli azionisti. In serata pare che si sia aperto un varco, nel senso che la Outokumpu si sarebbe resa disponibile a mettere l'australiano sul mercato senza smembramenti. Un dietro front, se confermato, che aprirebbe uno spiraglio.
In attesa di sviluppi il governo sta pensando di convocare a un tavolo anche la Thssen Krupp e poi di fare pressioni a bruxelles. Intanto gli operai si stanno organizzando per una nuova mobilitazione a difesa del sito produttivo che ricordiamolo da' da mangiare a migliaia di persone a Terni e in provincia e rappresenta l'azienda più importante e più grande della regione.
Fin qui la cronaca della giornata. Purtroppo al di la' degli incontri la situazione e' lontana dallo sbloccarsi.  Ed e' comprensibile la preoccupazione degli operai che vedono a rischio il loro futuro. C'e bisogno di non abbassare la guardia, di una mobilitazione continua e soprattutto compatta. In gioco c'e il futuro di una regione, altro che le chiacchiere e i fiumi di parole sul riordino istituzionale, sul dilemma se mantenere o no due le province. I cervelli della nostra regione anziché concentrarsi sulla sorte della storica fabbrica dell'acciaio hanno disperso le loro energie su difendere la provincia di Terni, invece di pensare a difendere i posti di lavoro.

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