Editoriale Radio Onda Libera 29 agosto 2012
Oggi si aprono a Londra le Paralimpiadi, 12 giorni di gare, 12 giorni di sport ma anche di passione, di sacrificio, di imprese al limite del possibile. Di sport, ma anche di coraggio, determinazione e volontà. Vi prenderanno parte circa 4500 atleti in rappresentanza di 147 Paesi. Per molti, sarà "la più grande Paralimpiade di sempre". Anche per i numeri.
Ci saranno 250 protagonisti in più rispetto a Pechino 2008 e pure le bandiere in pista hanno preso il volo, più 28. L'Italia parteciperà con 98 atleti che si confronteranno in 12 discipline.
Venti le discipline nelle quali si misureranno i campioni che hanno deciso di volare a Londra per giocarsi la medaglia. Rugby, scherma, bocce, tennis e pallacanestro in carrozzina. E poi, atletica, tanta atletica, judo, sollevamento pesi, calcio a 5 e a 7, vela, tiro, sittin volley, nuoto, tennistavolo (ping pong), canottaggio, goalball (ci perdonino gli specialisti, una sorta di pallamano per non vedenti), arco, ciclismo su strada e su pista, equitazione.
Insomma, di tutto e di più. Per divertirsi e divertire. Sui percorsi già tracciati qualche giorno prima dalle Olimpiadi. E sotto l'egida della Regina Elisabetta, che interverrà alla cerimonia di apertura allo stadio olimpico della City così come aveva salutato con la sua presenza l'inizio dei Giochi 2012.
Anche per loro, per questi atleti possiamo parlare di gare e primati ma la cosa importante e' che ragazzi e ragazze con disabilità riescono ad accettare il loro problema e impegnarsi nello sport, in qualunque disciplina, anziché isolarsi dal mondo e rinchiudersi nel proprio dramma.
E quindi al di la' delle prestazioni questi 98 atleti la loro battaglia l'hanno già vinta. L'hanno vinta eccome arrivando a Londra.
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