martedì 2 ottobre 2012

Poca prevenzione per la sicurezza stradale

Editoriale Radio Onda Libera 16 agosto 2012

Le cifre sugli incidenti stradali sono impressionanti, spaventose. Le ha comunicate il Viminale in occasione del tradizionale incontro del ministro dell'interno Cancellieri il giorno di ferragosto. I morti sulle strade sono oltre duemila in un anno. Piu di 63mila i feriti. 
Numeri terribili  che sconcertano. Sei persone al giorno, tutti i giorni, perdono la vita, dal nord al sud dell'Italia, su strade e autostrade, in macchina o in bicicletta o in moto o a piedi. E' una vera e propria strage quella che si consuma ogni anno sulle nostre strade. Tra il primo agosto del 2011 e il 31 luglio del 2012 sono morte 2.058 persone, quasi sei al giorno, mentre altre 63.397 sono rimaste ferite. In totale  si sono verificati 87.605 incidenti, di cui 1.889 con esito mortale. Accertate oltre 2,7 milioni di infrazioni (2.754.372) mentre sono stati 1.819.315 i controlli con etilometri e precursori. 
A parte le cifre, è ovvio che una componente fortuita ci può essere, dovuta a un guasto o a un evento non prevedibile, ma quello che va assolutamente sottolineato e' il fatto che visti i dati non si fa abbastanza per la prevenzione, non si fa abbastanza per la sicurezza stradale, non si fa abbastanza per impedire altri lutti, altri dolori. Un'assunzione di responsabilità da parte di tutti, da chi ha il dovere di controllare a chi si mette alla guida non in perfette condizioni psico-fisiche, sarebbe necessaria, auspicabile per non contare lungo le strade altri morti e altre croci che segnano una delle tante morti spezzate. 

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