martedì 2 ottobre 2012

Vietato restare a braccia conserte

Editoriale Radio Onda Libera 23 luglio 2012

Economia, con due notizie significative. La prima: secondo Bankitalia gli stipendi dei dipendenti sono fermi da un decennio. Nelle buste paga solo 29 euro in più dal 2000 al 2010. La seconda arriva da un'indagine di Unioncamere: Il posto fisso e' sempre più lontano. Solo 2 assunti su 10 sono a tempo indeterminato. Due notizie che testimoniano gli effetti negativi che la crisi ha avuto sulle retribuzioni e sull'occupazione.
Un paio di considerazioni accomunano i due brutti rilevamenti. E cioè che aumenta il divario tra Nord e Sud, sia per l'incremento degli stipendi nell"arco dei dieci anni esaminati, e sia per quanto riguarda il tasso di disoccupazione. Ed e' diversa la posizione tra uomini e donne sia sul fronte degli stipendi che per il lavoro che non c'è.
Da quanto esposto la situazione non e' affatto di conforto e quel che e' peggio sono le previsioni per nulla belle. Ma da uno stato di crisi  bisogna reagire e guardare avanti. E' difficile, questo si, ma non si può continuare a restare con le braccia conserte. Investire, rimettersi in gioco, rilanciare e' la strada giusta, non chiudersi a riccio. E questo vale per chi fa impresa, per chi cerca lavoro e per chi il lavoro lo perde.
Tanto a nuttata deve passare. Passano sempre. Il problema come saremo, come sarà il paese dopo. Ma per ora e' meglio non pensarci.

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