martedì 9 ottobre 2012

Stessi padroni per le chiavi del Paese

Editoriale Radio Onda Libera 9 ottobre 2012

La politica e' in movimento, e la novita' delle ultime ore e' la disponibilita' di Berlusconi a non candidarsi.  Per riunire il centrodestra, un atto di generosita, cosi e' stato definito, per  non consegnare l'Italia al centrosinistra. Questa la tattica del Pdl resa nota dal segretario Alfano che l'ha ufficializzata a Casini, leader dell'Udc.
Mentre dentro il centrosinistra, e in particolare dentro il Pd, litigano per le primarie, dalle parti del centrodestra si tenta di costruire l'alternativa, facendo bene i conti con i tecnici che sono al governo. E da queste parti il disegno diventa più chiaro. Si pensa a un contenitore che rimetta insieme tutti i partiti moderati, e per fare questo il Cavaliere e' anche disponibile a non essere più il leader. A questo punto il ruolo di regista spetterebbe di diritto a Casini.  Il quale ovviamente non si fida fino in fondo di Berlusconi e dei suoi per cui teme trabocchetti e inganni.
Detto questo, il giudizio sul progetto e' forse l'unico in un certo senso, valido per contrastare l'affermazione del centrosinistra, visti i sondaggi che si susseguono settimana dopo settimana.  Naturalmente l'idea e' quella di individuare un leader esterno, come Montezemolo o lo stesso Monti. Perché ciò sgombrerebbe il campo da ogni equivoco e ostacolo.
Assodata la fondatezza del piano politico, quello che non convince e' che i personaggi sulla scena sono gli stessi di 20, 30 anni fa. Insomma come si fa a ridare le chiavi del Paese a chi questo Paese l'ha rovinato spingendoci verso una crisi senza precedenti? Va bene farsi del male, ma quando e' troppo e' troppo.

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