martedì 2 ottobre 2012

Le tasche degli italiani fanno gola

Editoriale Radio Onda Libera 22 agosto 2012

Parliamo di tasse, perche' in 15 anni sono aumentate del 114%. La pressione fiscale degli enti locali su ogni italiano è di 1.684 euro: si è passati da un importo totale di 47 miliardi del 1996 ai 102 del 2011. E' questo il calcolo della cassa degli artigiani di Mestre. Una fotografia che ha analizzato nel dettaglio il gettito riferito alla tassazione chiesta da Regioni, Province e Comuni dal 1996 al 2011.
L’Amministrazione centrale invece -  rivela l’analisi della Cgia – ha aumentato le entrate nello stesso periodo soltanto del 9%. Se nel 1996 il gettito era di 320,9 miliardi di euro, nel 2011 l’Erario ha incassato 349,9 miliardi, mentre il Pil nazionale, sempre negli ultimi 15 anni, è cresciuto del 15,4%. Sull’escalation delle tasse locali purtroppo la situazione è destinata a peggiorare. Con l’introduzione dell’imposta municipale sulla prima casa e l’aumento registrato dalle addizionali Irpef regionali e comunali nel 2012 le entrate in capo alle Autonomie locali sono destinate a subire un’ulteriore impennata”. Quelle più significative applicate dalle Province sono: Imposta sulle assicurazioni Rc auto; Imposta provinciale di trascrizione (autoveicoli, camion e rimorchi); Addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica (diverso da abitazioni); Tributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell’ambiente.
Infine, le più importanti in capo ai Comuni sono: Ici (imposta comunale sugli immobili; e l’Imu è stata introdotta nel 2012); Tarsu/Tia (la tassa sui rifiuti); addizionale comunale Irpef; tassa sull’occupazione spazi e aree pubbliche; imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni; addizionale sul consumo di energia elettrica (abitazioni). “L’aumento delle tasse locali – sottolinea Bortolussi – è il risultato del forte decentramento fiscale iniziato negli anni Novanta del secolo scorso. L’introduzione dell’Ici, dell’Irap e delle addizionali comunali e regionali Irpef hanno fatto impennare il gettito della tassazione locale che è servito a coprire le nuove funzioni e le nuove competenze che sono state trasferite alle autonomie locali”. 
Insomma non c'e governo o amministrazione che si succeda che non trovi il tempo e sopratutto l'idea di andare a rovistare nelle tasche dei cittadini. Ovviamente le tasse devo o esistere, a fronte dei servizi che il pubblico deve garantire. Ma deve pur esserci un minimo equilibrio, non una sproporzione gigantesca tra quanto incassato e quanto versato. Insomma nessuno dice che le tasse non vanno pagate, ci mancherebbe altro, vanno pagate e le devono pagare tutti. Ma va anche detto che prima di inventarsi l'ennesima tassa, imposta o tributo che sia, chi governa si potrebbe sforzare di tagliare i privilegi della casta, di ridurre la spesa pubblica. 

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