martedì 2 ottobre 2012

Uno schiaffo alla spending review

Editoriale Radio Onda Libera 27 agosto 2012

Stipendi d'oro dei nostri politici mentre si continua a discutere di spending review, revisione della spesa, quindi tagli e tasse. Qualche dato? Il Quirinale costa 228 milioni l'anno. Un numero incredibile, stratosferico. Verrebbe voglia di dire: "Alla faccia della spending review". 

Comunque si leggano queste cifre non potranno mai fare rima con austerity. E se si scompongono, con delle semplici divisioni, l'incredulità aumenta. Allora 228 milioni per 365 fanno 624 mila euro al giorno, 26 mila euro l'ora, 433 euro al minuto. Il capo dello Stato può contare su 1.807 dipendenti (il personale si è ridotto di 394 unità rispetto al 31 dicembre 2006) e un parco auto con tre Maserati. Chi lavora per il Colle ha privilegi come l'indennità di alloggio, informatica, di guida, di servizio caccia, di cassa, di incarico, la 14esima mensilità e la triplice gratifica annua».
Senza fare demagogia, il confronto con l'estero e' impietoso. Ad esempio il presidente Hollande in Francia si è sforbiciato la busta paga di 7 mila euro al mese: da 21.300 euro lordi di Nicolas Sarkozy a 14.910 euro suoi.
Nella Spagna alle prese con la crisi lacrime e sangue, Re Juan Carlos lo scorso anno ha deciso di tagliare il proprio compenso del 7,1%: cioè meno 21 mila euro l'anno (portandolo così a 272.752 euro annui).
Insomma i politici, tutti, invocano sacrifici per uscire dalla crisi ma i sacrifici valgono solo per i cittadini. Per la Casta questo termine non e' conosciuto, anzi e' cancellato dal vocabolario.  Pensate che i presidenti delle Regioni guadagnano dai quasi 15 mIla euro netti al mese fino ai 7.mila euro e 500 i più poveri. Di fronte a queste situazioni a parte l'indignazione, non ci sono parole.


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