Il punto del direttore del 21 luglio 2013
Da decenni l’Umbria si fa conoscere in tutto il mondo per manifestazioni culturali di altissimo livello. Due di queste sono Umbria Jazz, che quest’anno ha spento le quaranta candeline, e il Festival dei due mondi, giunto alla cinquantaseiesima edizione. Da pochi giorni si sono tirati i bilanci delle due kermesse. Entrambi lusinghieri, entrambi con numeri importanti (in totale 85mila paganti, un milione e 600mila euro d’incassi). Però un aspetto, incomprensibile, li accomuna, li unisce. Un aspetto che risponde al nome di sovrapposizione dei calendari.