Editoriale Radio Onda Libera del 28 maggio 2014
I risultati delle elezioni fanno ancora discutere, polemizzare. Intanto il nuovo corso della politica viene visto e letto sotto la luce dei dati, dei numeri e delle percentuali usciti dalle urne. Il Pd gongola e il premier Renzi con il vento del 40 per cento dei consensi è volato a Bruxelles e sul tavolo con gli altri capi di Stato e di Governo ha messo in chiaro le cose, per lanciare più di un messaggio, a cominciare dalla necessità dell'Europa di cambiare se vuole salvarsi. Né con Angela Merkel, né con Martin Schulz.
Il blog del direttore responsabile del Gruppo Corriere (Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena,
Corriere di Arezzo, Corriere di Maremma, Corriere di Viterbo, Corriere di Rieti)
mercoledì 28 maggio 2014
martedì 27 maggio 2014
Dalle urne dell'Umbria 9 "spareggi"
Editoriale Radio Onda Libera del 27 maggio 2014
L'effetto Renzi che trascinato il Pd ai massimi storici non si è sentito nelle comunali in Umbria. E' questo il primo immediato dato di riflessione. Perché i risultati delle urne per i municipi parlano solo di due sindaci eletti al primo turno, a Umbertide e Castiglione del Lago. Per gli altri 9 comuni al di sopra dei 15mila abitanti la partita si sposta all'8 giugno per il turno di ballottaggio. Supplementari quindi nei capoluoghi Perugia e Terni, ma anche a Foligno, Spoleto, Bastia, Gubbio, Gualdo Tadino, Orvieto e Marsciano.
lunedì 26 maggio 2014
Trionfa il Pd di Renzi
Editoriale Radio Onda Libera del 26 maggio 2014
Il Pd a valanga con quasi il 41 per cento, un trionfo per Renzi che distanzia di 20 punti di Grillo. Delusione Forza Italia in calo, bene la Lega, su alla soglia di sbarramento il Nuovo centro destra e la lista Tsipras. Ecco, in attesa dei risultati definitivi, il verdetto delle urne delle elezioni europee che è lampante e inequivocabile. Mancano poche sezioni e il voto si è trasformato in un vero plebiscito per il Partito democratico il cui consenso è andato al di là di ogni aspettativa e di ogni sondaggio. Perché di questo si tratta, di un trionfo vero e proprio. E la conferma arriva dai distacchi.
Il Pd a valanga con quasi il 41 per cento, un trionfo per Renzi che distanzia di 20 punti di Grillo. Delusione Forza Italia in calo, bene la Lega, su alla soglia di sbarramento il Nuovo centro destra e la lista Tsipras. Ecco, in attesa dei risultati definitivi, il verdetto delle urne delle elezioni europee che è lampante e inequivocabile. Mancano poche sezioni e il voto si è trasformato in un vero plebiscito per il Partito democratico il cui consenso è andato al di là di ogni aspettativa e di ogni sondaggio. Perché di questo si tratta, di un trionfo vero e proprio. E la conferma arriva dai distacchi.
domenica 25 maggio 2014
Qualche buon motivo
per non disertare le urne
Il punto del direttore del 25 maggio 2014
Andare a votare oggi è importante, forse più importante delle altre volte. Quello di oggi non è un voto solo per l’Europa, è un voto anche per la politica italiana. E in alcuni comuni è un voto per il rinnovo dei sindaci e dei consigli.
Al di là della disaffezione verso i politici e al di là del disgusto verso certa cattiva politica, disertare le urne e accrescere l’esercito degli astensionisti non è una mossa, a nostro avviso, giusta e intelligente. Non è giusta perché abdicare al diritto di voto significa disprezzare il sacrificio di chi si è battuto per estenderlo a tutti, uomini e donne del nostro Stato. Non è intelligente perché rinunciare alla possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare vuol dire essere conniventi di un sistema e soprattutto non fare nulla per provare a cambiarlo.
sabato 24 maggio 2014
Andare a votare è l'unica soluzione
Editoriale Radio Onda Libera del 24 maggio 2014
Ormai ci siamo. Quasi. Due giorni e domenica si aprono le
urne. La campagna elettorale è alle sgoccioli, stasera si chiude. L'incognita principale è l'affluenza ai seggi. La
disaffezione nei confronti della politica potrebbe portare a un'astensione
record, addirittura pari o superiore al 40 per cento. Il distacco tra i partiti e la gente è enorme, cresciuto
di elezione in elezione. E riguarda tutti gli schieramenti, da destra a
sinistra, che in questi anni non sono riusciti a intercettare la fiducia di chi
si è trovato faccia a faccia con una crisi economica senza precedenti.
giovedì 22 maggio 2014
Omicidio Rosi, ergastoli confermati
Editoriale Radio Onda Libera del 22 maggio 2014
Facciamo una pausa negli ultimi scorci della campagna elettorale e parliamo dell'omicidio di Ramazzano, il terribile delitto del bancario Luca Rosi alla periferia di Perugia. Sono stati confermati in appello i tre ergastoli ai tre rumeni che in una notte di due anni fa durante una rapina in una villetta uccisero senza pietà il giovane padrone di casa. Non è servito il pentimento più volte espresso di Rosu, uno degli assassini. Né le lunghe arringhe dei difensori.
Facciamo una pausa negli ultimi scorci della campagna elettorale e parliamo dell'omicidio di Ramazzano, il terribile delitto del bancario Luca Rosi alla periferia di Perugia. Sono stati confermati in appello i tre ergastoli ai tre rumeni che in una notte di due anni fa durante una rapina in una villetta uccisero senza pietà il giovane padrone di casa. Non è servito il pentimento più volte espresso di Rosu, uno degli assassini. Né le lunghe arringhe dei difensori.
Alta tensione in vista del "derby"
Editoriale Radio Onda Libera del 21 maggio 2014
La campagna elettorale si è infuocata. Volano gli insulti tra i leader della politica italiana, insulti pesanti, pesantissimi. E tutto ruota attorno al significato di questo voto, in particolare se il voto europeo avrà ripercussioni sul governo. Ormai, da come si sono messe le cose, pare proprio così. E il premier Renzi sta battendo l'Italia in lungo e in largo per dire che non si tratta di un test su Palazzo Chigi e soprattutto per intercettare i delusi del Movimento 5Stelle. E sì perché il derby, per usare un eufemismo calcistico, domenica si giocherà proprio tra democratici e pentastellati.
La campagna elettorale si è infuocata. Volano gli insulti tra i leader della politica italiana, insulti pesanti, pesantissimi. E tutto ruota attorno al significato di questo voto, in particolare se il voto europeo avrà ripercussioni sul governo. Ormai, da come si sono messe le cose, pare proprio così. E il premier Renzi sta battendo l'Italia in lungo e in largo per dire che non si tratta di un test su Palazzo Chigi e soprattutto per intercettare i delusi del Movimento 5Stelle. E sì perché il derby, per usare un eufemismo calcistico, domenica si giocherà proprio tra democratici e pentastellati.
La rabbia buona di Grillo
Editoriale Radio Onda Libera del 20 maggio 2014
Lo show di Grillo davanti alle telecamere. Torna in Rai da Vespa dopo 21 anni ed esordisce dicendo che il Movimento 5 Stelle rappresenta la rabbia buona di questo Paese. E' una scelta politica la sua, quella di dire in tv quello che pensa dei partiti, destra e sinistra si sono spartiti l'Italia, e ne ha per tutti. Ha sottolineato più volte che quello del 25 maggio è un voto politico. O noi o loro, gli onesti contro i disonesti. Bisogna scegliere tra chi da 20 dice le stesse cose e non le fa e chi propone di rovesciare tutto, cambiare tutto.
Lo show di Grillo davanti alle telecamere. Torna in Rai da Vespa dopo 21 anni ed esordisce dicendo che il Movimento 5 Stelle rappresenta la rabbia buona di questo Paese. E' una scelta politica la sua, quella di dire in tv quello che pensa dei partiti, destra e sinistra si sono spartiti l'Italia, e ne ha per tutti. Ha sottolineato più volte che quello del 25 maggio è un voto politico. O noi o loro, gli onesti contro i disonesti. Bisogna scegliere tra chi da 20 dice le stesse cose e non le fa e chi propone di rovesciare tutto, cambiare tutto.
Alle urne con una sola certezza
Editoriale Radio Onda Libera del 19 maggio 2014
Parliamo di elezioni perché domenica prossima si vota per le europee e per amministrative. Un appuntamento importante non solo perché si rinnovano i rappresentanti ma perché ha un valore per la politica italiana. Lo scontro è a due con un terzo a fare da spettatore. E' una campagna elettorale aperta, soprattutto in questi ultimi giorni.
Parliamo di elezioni perché domenica prossima si vota per le europee e per amministrative. Un appuntamento importante non solo perché si rinnovano i rappresentanti ma perché ha un valore per la politica italiana. Lo scontro è a due con un terzo a fare da spettatore. E' una campagna elettorale aperta, soprattutto in questi ultimi giorni.
lunedì 19 maggio 2014
Una campagna moscia,
si spera negli ultimi fuochi
Il punto del direttore del 18 maggio 2014
Una volta c'erano le folle oceaniche ad ascoltare nelle piazze i comizi dei leader dei partiti. Una volta c'erano i muri tappezzati di manifesti 6x3 con le facce quasi sempre sorridenti dei candidati. Una volta c'erano in giro pacchi e pacchi di santini, tutti colorati e tutti con la penna che da sola scriveva il cognome di chi votare. Una volta c'erano le tavolate di commensali che sostenevano e applaudivano il proprio "cavallo". Una volta c'erano i confronti e gli sfottò che contrapponevano gli avversari politici. Una volta i titolari di tipografie e di ristoranti si sfregavano le mani a ogni consultazione.
Una volta c'erano le folle oceaniche ad ascoltare nelle piazze i comizi dei leader dei partiti. Una volta c'erano i muri tappezzati di manifesti 6x3 con le facce quasi sempre sorridenti dei candidati. Una volta c'erano in giro pacchi e pacchi di santini, tutti colorati e tutti con la penna che da sola scriveva il cognome di chi votare. Una volta c'erano le tavolate di commensali che sostenevano e applaudivano il proprio "cavallo". Una volta c'erano i confronti e gli sfottò che contrapponevano gli avversari politici. Una volta i titolari di tipografie e di ristoranti si sfregavano le mani a ogni consultazione.
La legge è uguale per tutti
Editoriale Radio Onda Libera del 16 maggio 2014
L'onorevole del Pd Francantonio Genovese è andato in carcere. La Camera ha votato sì all’arresto con 371 voti a favore e 39 contrari. Sull’ex sindaco di Messina, che ha atteso nella sua città l’esito della votazione, pendono le accuse di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. I toni che hanno accompagnato la vicenda sono stati esasperati e pesanti, una due giorni di accuse incrociate: da una parte il Movimento 5 Stelle ha imputato al Pd l’intenzione di voler salvare Genovese o comunque rinviare la decisione a dopo le elezioni europee; dall’altra, i democratici hanno parlato fino all’ultimo della possibilità che i grillini tendessero un “trappolone” approfittando del voto segreto per votare contro l’arresto e scaricare poi la “colpa” sul Pd.
L'onorevole del Pd Francantonio Genovese è andato in carcere. La Camera ha votato sì all’arresto con 371 voti a favore e 39 contrari. Sull’ex sindaco di Messina, che ha atteso nella sua città l’esito della votazione, pendono le accuse di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. I toni che hanno accompagnato la vicenda sono stati esasperati e pesanti, una due giorni di accuse incrociate: da una parte il Movimento 5 Stelle ha imputato al Pd l’intenzione di voler salvare Genovese o comunque rinviare la decisione a dopo le elezioni europee; dall’altra, i democratici hanno parlato fino all’ultimo della possibilità che i grillini tendessero un “trappolone” approfittando del voto segreto per votare contro l’arresto e scaricare poi la “colpa” sul Pd.
Ora nessun alibi per l'aeroporto
Editoriale Radio Onda Libera del 15 maggio 2014
Aeroporto di Perugia: è stata firmata la concessione ventennale alla società Sase. Una bella notizia. Dopo quella del ministro dei Trasporti è arrivata anche quella del collega dell'Economia. Solo così si è chiusa una vicenda che sembrava non finire mai. Ora lo scalo dedicato a San Francesco d'Assisi può programmare il suo futuro di crescita. La tanto sospirata concessione è la condizione fondamentale, anzi unica, per immaginare uno sviluppo. Anche in funzione dell'ingresso di un socio in grado di rilevare un pacchetto consistente di azioni.
Aeroporto di Perugia: è stata firmata la concessione ventennale alla società Sase. Una bella notizia. Dopo quella del ministro dei Trasporti è arrivata anche quella del collega dell'Economia. Solo così si è chiusa una vicenda che sembrava non finire mai. Ora lo scalo dedicato a San Francesco d'Assisi può programmare il suo futuro di crescita. La tanto sospirata concessione è la condizione fondamentale, anzi unica, per immaginare uno sviluppo. Anche in funzione dell'ingresso di un socio in grado di rilevare un pacchetto consistente di azioni.
mercoledì 14 maggio 2014
Una regìa unica per il turismo umbro
Editoriale Radio Onda Libera del 14 maggio 2014
La politica turistica in Umbria è affidata a Steve McCurry, famoso fotografo americano che torna per realizzare un nuovo e più ampio reportage sulla regione voluto da palazzo Donini. La giunta regionale ha infatti dato il via libera al progetto che prevede l’acquisizione di altri 45 scatti per un investimento complessivo di 70mila euro, prelevati dai fondi strutturali europei. Una parte del lavoro di McCurry sarà quindi dedicato ai Ceri, disegnati sullo stemma della regione e di sicuro tra le icone più riconoscibili fuori dall’Umbria.
La politica turistica in Umbria è affidata a Steve McCurry, famoso fotografo americano che torna per realizzare un nuovo e più ampio reportage sulla regione voluto da palazzo Donini. La giunta regionale ha infatti dato il via libera al progetto che prevede l’acquisizione di altri 45 scatti per un investimento complessivo di 70mila euro, prelevati dai fondi strutturali europei. Una parte del lavoro di McCurry sarà quindi dedicato ai Ceri, disegnati sullo stemma della regione e di sicuro tra le icone più riconoscibili fuori dall’Umbria.
martedì 13 maggio 2014
Pene esemplari per eliminare il marcio
Editoriale Radio Onda Libera del 13 maggio 2014
Tangenti e corruzione. Dagli interrogatori arrivano le prime ammissioni sulle mazzette che gli imprenditori sono stati costretti a pagare per poter far lavorare le loro imprese per Expo 2015. E si sta scoprendo che le tangenti sono incassate da consulenti e mediatori riuniti in una sorta di lobby, i politici citati nelle intercettazioni invece negano. Tre giorni dopo gli arresti arrivano le spiegazioni che in alcuni casi sanno di confessione.
Tangenti e corruzione. Dagli interrogatori arrivano le prime ammissioni sulle mazzette che gli imprenditori sono stati costretti a pagare per poter far lavorare le loro imprese per Expo 2015. E si sta scoprendo che le tangenti sono incassate da consulenti e mediatori riuniti in una sorta di lobby, i politici citati nelle intercettazioni invece negano. Tre giorni dopo gli arresti arrivano le spiegazioni che in alcuni casi sanno di confessione.
Meno chiacchiere contro la corruzione
Editoriale Radio Onda Libera del 12 maggio 2014
Parliamo di corruzione perché il presidente del Consiglio Renzi sta pensando di affidare a Raffaele Cantone, magistrato anti camorra, la supervisione dei lavori di Expo 2015. Così il premier, dopo la bufera dell’inchiesta sulla “cupola” dell’Expo e i gravi episodi di corruzione emersi negli ultimi giorni, intende “blindare” i lavori affiancando ai tecnici dell’Expo e al suo commissario unico, Giuseppe Sala, una task force ad hoc. Formata non da “tecnici” in senso stretto ma da avvocati, magistrati contabili ed esperti di contratti. Coordinati – se accetterà il compito – da Cantone.
Parliamo di corruzione perché il presidente del Consiglio Renzi sta pensando di affidare a Raffaele Cantone, magistrato anti camorra, la supervisione dei lavori di Expo 2015. Così il premier, dopo la bufera dell’inchiesta sulla “cupola” dell’Expo e i gravi episodi di corruzione emersi negli ultimi giorni, intende “blindare” i lavori affiancando ai tecnici dell’Expo e al suo commissario unico, Giuseppe Sala, una task force ad hoc. Formata non da “tecnici” in senso stretto ma da avvocati, magistrati contabili ed esperti di contratti. Coordinati – se accetterà il compito – da Cantone.
domenica 11 maggio 2014
Tanto social, pochi comizi
e per fortuna niente nominati
Il punto del direttore dell'11 maggio 2014
Ancora due settimane di campagna elettorale. Due settimane di propaganda e appelli, santini e cenette, polemiche e confronti. Pochi, fino a oggi, i manifesti e le vele, pochissimi i comizi e le grandi abbuffate. Si preferiscono i porta a porta, gli aperitivi, i rinfreschi, le mini riunioni. In compenso tecnologia a valanga, facebook, whats app e twitter, in genere tanto social network. Ecco, questo lo spaccato dell'atmosfera durante la vigilia del voto nella nostra regione. Per il resto, routine assoluta.
Ancora due settimane di campagna elettorale. Due settimane di propaganda e appelli, santini e cenette, polemiche e confronti. Pochi, fino a oggi, i manifesti e le vele, pochissimi i comizi e le grandi abbuffate. Si preferiscono i porta a porta, gli aperitivi, i rinfreschi, le mini riunioni. In compenso tecnologia a valanga, facebook, whats app e twitter, in genere tanto social network. Ecco, questo lo spaccato dell'atmosfera durante la vigilia del voto nella nostra regione. Per il resto, routine assoluta.
venerdì 9 maggio 2014
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio
Editoriale Radio Onda Libera del 9 maggio 2014
Una presunta cupola bipartisan è stata scoperta ieri e
oggi occupa tutte le prime pagine dei giornali. Una cupola di destra e di
sinistra sugli appalti dell’Expo 2015, ma anche sulla sanità lombarda (ancora
una volta). Alla base un accordo, un
patto tra personaggi che hanno navigato alla grande nella prima Repubblica e
oggi dopo un ventennio sono stati beccati a fare affari con chi governa e
gestisce la borsa dell'esposizione internazionale di Milano.
Le "spine" del decreto sul lavoro
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 maggio 2014
Il decreto lavoro è stato approvato tra proteste e manette. Nell'aula del Senato è andata in scena l'ennesima contestazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che si sono incatenati ai banchi per esprimere il proprio dissenso per i contenuti del provvedimento e anche perché il governo ha messo la fiducia per farlo approvare senza problemi. La protesta ha accomunato anche Forza Italia, Lega e Sel. I lavori sono stati sospesi e poi ripresi, fino alla votazione. Il Pd lo ha difeso perché sostiene porterà occupazione. Il decreto che scade il 19 maggio ora torna alla Camera. I tempi sono stretti e l'iter è a rischio.
Il decreto lavoro è stato approvato tra proteste e manette. Nell'aula del Senato è andata in scena l'ennesima contestazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che si sono incatenati ai banchi per esprimere il proprio dissenso per i contenuti del provvedimento e anche perché il governo ha messo la fiducia per farlo approvare senza problemi. La protesta ha accomunato anche Forza Italia, Lega e Sel. I lavori sono stati sospesi e poi ripresi, fino alla votazione. Il Pd lo ha difeso perché sostiene porterà occupazione. Il decreto che scade il 19 maggio ora torna alla Camera. I tempi sono stretti e l'iter è a rischio.
Non è facile il cammino delle riforme
Editoriale Radio Onda Libera del 7 maggio 2014
Riforme, la strada è irta di ostacoli. Il governo prima
è andato sotto sull'eleggibilità diretta dei senatori, poi ha incassato il via
libera al suo disegno di legge come testo base dei lavori della commissione per
la riforma costituzionale, con i sì anche di alcuni esponenti di Forza Italia.
E' la conclusione di una lunga giornata di trattative, di confronto anche duro
e di battaglia a colpi di ordine del giorno.
martedì 6 maggio 2014
La Coppa Italia della vergogna
Editoriale Radio Onda Libera del 6 maggio 2014
Violenza negli e davanti agli stadi dopo la sera di follia all'Olimpico per la finale di coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Perché è ovviamente esploso il caso politico, anche per la presenza in tribuna del premier Renzi e del presidente del Senato Grasso. A intervenire in merito addirittura il capo dello Stato Napolitano che ha invitato “le società a rompere con i facinorosi” perché con loro “non bisogna trattare”, bisogna prendere le distanze dalla violenza e dalle provocazioni negli stadi. Ricordiamo per inciso che prima della partita c'è stata una sparatoria con feriti.
Violenza negli e davanti agli stadi dopo la sera di follia all'Olimpico per la finale di coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Perché è ovviamente esploso il caso politico, anche per la presenza in tribuna del premier Renzi e del presidente del Senato Grasso. A intervenire in merito addirittura il capo dello Stato Napolitano che ha invitato “le società a rompere con i facinorosi” perché con loro “non bisogna trattare”, bisogna prendere le distanze dalla violenza e dalle provocazioni negli stadi. Ricordiamo per inciso che prima della partita c'è stata una sparatoria con feriti.
lunedì 5 maggio 2014
Perugia in serie B, giù il cappello
Editoriale Radio Onda Libera del 5 maggio 2014
Il Perugia dopo nove anni è tornato in serie B. Un successo che porta la firma di Moscati, per la cronaca i biancorossi hanno vinto 1 a 0 contro il Frosinone, ma è un successo dell'intera squadra, dell'allenatore Andrea Camplone che ha saldato il debito con la città (un anno fa sfumò la promozione ai play off) e della società che ci ha creduto e ha fatto il miracolo di riportare allo stadio oltre ventimila persone.
Il Perugia dopo nove anni è tornato in serie B. Un successo che porta la firma di Moscati, per la cronaca i biancorossi hanno vinto 1 a 0 contro il Frosinone, ma è un successo dell'intera squadra, dell'allenatore Andrea Camplone che ha saldato il debito con la città (un anno fa sfumò la promozione ai play off) e della società che ci ha creduto e ha fatto il miracolo di riportare allo stadio oltre ventimila persone.
domenica 4 maggio 2014
Che confusione, sarà perché si vota
Il punto del direttore del 4 maggio 2014
Servirebbe un tom tom di ultima generazione per orientarsi
in questa campagna elettorale affollata come non mai di candidati e liste,
copiosa di proclami e programmi, per niente avara di appelli sui social
network. Gli aspiranti a una poltrona macinano chilometri su chilometri,
stringono mani, elargiscono impegni. Questo il canovaccio dentro cui si muove
il teatrino della politica nostrana.
sabato 3 maggio 2014
Primo maggio senza lavoro
Editoriale Radio Onda Libera del 2 maggio 2014
Primo maggio, l'allarme lavoro. Oppure la festa della disoccupazione. O ancora basta con annunci, servono i fatti. Questi i titoli per sintetizzare la giornata di ieri, pronunciati dai leader dei sindacati, dal presidente della Repubblica e dalle altre istituzioni. Le manifestazioni si sono tenute un po' dappertutto, dal Nord al Sud della penisola, particolarmente affollate nei luoghi simbolo delle crisi di fabbriche che chiudono, che licenziano, che soffrono come non mai.
Primo maggio, l'allarme lavoro. Oppure la festa della disoccupazione. O ancora basta con annunci, servono i fatti. Questi i titoli per sintetizzare la giornata di ieri, pronunciati dai leader dei sindacati, dal presidente della Repubblica e dalle altre istituzioni. Le manifestazioni si sono tenute un po' dappertutto, dal Nord al Sud della penisola, particolarmente affollate nei luoghi simbolo delle crisi di fabbriche che chiudono, che licenziano, che soffrono come non mai.
giovedì 1 maggio 2014
La pubblica amministrazione che sarà
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 maggio 2014
La riforma della pubblica amministrazione arriverà a giugno, dopo quaranta giorni di discussione con le parti sociali e i cittadini che possono scrivere proposte e suggerimenti a rivoluzione @governo.it. Il consiglio dei ministri ha approvato le linee guida di questa riforma che dovrebbe, se approvata, cambiare radicalmente il volto del paese e semplificare la vita di noi tutti.
La riforma della pubblica amministrazione arriverà a giugno, dopo quaranta giorni di discussione con le parti sociali e i cittadini che possono scrivere proposte e suggerimenti a rivoluzione @governo.it. Il consiglio dei ministri ha approvato le linee guida di questa riforma che dovrebbe, se approvata, cambiare radicalmente il volto del paese e semplificare la vita di noi tutti.
Mez, in 400 pagine l'ultima verità
Editoriale Radio Onda Libera del 30 aprile 2014
Delitto Meredith, in 400 pagine le motivazioni che secondo i giudici hanno spinto Amanda e Raffaele a uccidere la giovane studentessa inglese in una notte di oltre sei anni fa in un casolare a Perugia, vicino all'università per stranieri. Innanzi tutto fu uccisa da due diversi coltelli e tutto cominciò da un banale litigio, non da una questione di sesso. Questi gli elementi di novità rispetto a quanto si sapeva in precedenza.
Delitto Meredith, in 400 pagine le motivazioni che secondo i giudici hanno spinto Amanda e Raffaele a uccidere la giovane studentessa inglese in una notte di oltre sei anni fa in un casolare a Perugia, vicino all'università per stranieri. Innanzi tutto fu uccisa da due diversi coltelli e tutto cominciò da un banale litigio, non da una questione di sesso. Questi gli elementi di novità rispetto a quanto si sapeva in precedenza.
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