giovedì 4 ottobre 2012

E venne il giorno del decreto sanità

Editoriale Radio Onda Libera 6 settembre 2012

Il decreto sanità e' stato approvato. Non e' stato un iter semplice, ma alla fine tra qualche aggiustamento e qualche marcia indietro il governo ce l'ha fatta. E le novità sono parecchie. Il filo conduttore del provvedimento, lo slogan, e' spendere meno per spendere meglio. 


E' noto che le risorse destinate al servizio sanitario nazionale sono state ridotte drasticamente (900 milioni nel 2012, 1800 milioni nel 2013, 2000 nel 2014). Quindi si parte dal riordino dell'assistenza territoriale e del sistema delle cure primarie, con la previsione dei medici di famiglia 24 ore su 24, sette giorni su sette, una sorta di alleanza tra utente e dottori.
Le nomine dei primari saranno di competenza delle regioni ma con criteri piu' trasparenti e oggettivi per sottrarre la possibilità che tutto avvenga per sostegni politici. Ma il decreto contiene anche novità legate allo stile di vita. Innanzi tutto e' saltata la tassa sulle bibite gassate, resta l'obbligo della presenza di almeno il 20 per cento di succo naturale nelle bevande a base di frutta, poi sono state introdotte misure più severe per contrastare il fenomeno della ludopatia, la dipendenza dalle sale giochi, e accrescere i controlli sui minori. Confermato il divieto di vendere sigarette a chi ha meno di 18 anni. 
Un'altra novità fondamentale riguarda l'obbligo della presenza di defibrillatori automatici in tutte le società sportive, professionali e dilettantistiche. Una decisione questa importantissima perché permette di salvare la vita a giovani atleti, una forma di pronto soccorso e di prevenzione. 
Il pacchetto del decreto e' convincente, contiene molte strumenti che se applicati si riveleranno efficaci per garantire quella forma di tutela della salute che e' fondamentale per ogni cittadino. L'auspicio che queste norme siano approvate e non stravolte dal Parlamento, che non prevalgano gli interessi di lobbies rispetto a quelli della collettività. 

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