Due italiani su tre non credono più alle Regioni. Dopo i
partiti, le istituzioni. In crisi perfino il rapporto con i Comuni. Ecco, in
pratica i cittadini hanno rottamato le Regioni che a poco più di 40 anni
mostrano tutte le loro rughe. Il susseguirsi di scandali e di sprechi incomprensibili
in questa o in quella Regione ha profondamente turbato i cittadini. E
comportato un sensibile incremento del trend di diminuzione di fiducia nelle
istituzioni.
Oggi, la quota di italiani che riesce a giudicare positivamente i
partiti politici è ridotta al 4 per cento: meno di quanti, in qualche modo,
operano attivamente all'interno dei partiti stessi, la disistima e'
incredibilmente alta tra gli stessi addetti ai lavori. Ma, come si è detto, la disaffezione ha finito con il
toccare anche le istituzioni. La maggioranza (53 per cento) degli elettori
manifesta sfiducia persino nei confronti del Comune in cui vive, l'istituzione
locale un tempo più amata. Ancora minore è il consenso espresso per le Province
(38 per cento). E, com'è comprensibile alla luce degli ultimi
avvenimenti, risulta ulteriormente inferiore quello dichiarato per le Regioni:
due italiani su tre (64 per cento) affermano di non apprezzarle più. Il
distacco è ancora più accentuato tra i giovanissimi (71 per cento di sfiducia)
e tra i residenti nelle Regioni meridionali (70 per cento di sfiducia), a
conferma del tradizionale minore attaccamento alle istituzioni rilevabile in
queste aree.
Questo atteggiamento favorisce l'astensionismo perché non
si tratta solo di disaffezione o sfiducia verso le istituzioni locali ma bensì
di rifiuto netto della politica. Ad oggi oltre il 40 per cento degli italiani
prende seriamente in considerazione la possibilità di non presentarsi alle urne
alle prossime elezioni. Un fenomeno da
non sottovalutare perche mina alla base i principi su cui si regge il consenso
sociale.
Questa e' la fotografia della situazione esistente e non
potrebbe essere diversamente dopo le
feste con le maschere da maiale e i suv comprati per la neve. Non c'e' da
meravigliarsi. Resta da pensare a cosa e come fare per recuperare la
credibilità e la fiducia dei cittadini. E prima di tutto a se si vuole fare
qualcosa. Il rischio per questi partiti e' alto, quello di essere spazzati via
con la seconda repubblica.
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