lunedì 27 novembre 2017

Perugina e Acciaierie:
no derby, si gioca uniti

Il punto del direttore del 26 novembre 2017
 
Perugina e Ast, cioccolato e acciaio, due eccellenze di questa regione, due aziende in mano a multinazionali straniere, due fabbriche che rappresentano (o hanno rappresentato) l'identità delle due città capoluogo. Che oggi si ritrovano a vivere un momento o una stagione di profondo cambiamento. La prima toccata da un piano di ridimensionamento lacrime e sangue presentato dalla Nestlé, con 364 esuberi sulla carta, la seconda messa ufficialmente in vendita a metà settimana dalla Thyssen Krupp.

martedì 21 novembre 2017

Segnali di ripresa ma il lavoro non c'è

Il punto del direttore del 19 novembre 2017
 
Un'altra abbuffata di numeri e percentuali sull'economia dell'Umbria. Per prima li ha forniti la Cna, la Confederazione degli artigiani, che in un dossier ha riassunto il decennio di crisi e soprattutto i colpi inferti alla comunità regionale. Il quadro è impressionante: 24mila disoccupati in più, 7mila occupati in meno, consumi in diminuzione dell'8,3 per cento, oltre tremila persone in meno, investimenti in calo di oltre un terzo e per chiudere un meno 15 per cento di pil (prodotto interno lordo) nel periodo 2007-14. Dal 2015 si rileva un recupero, pari a più 3,2, in linea con la media nazionale. Solo quest'ultimo dato indica che la ripresa è avviata e la speranza è che prima o poi qualche effetto benefico lo produrrà anche sugli altri indicatori.

domenica 12 novembre 2017

Tocca alla Polidori
distribuire le carte

Il punto del direttore del 12 novembre 2017
 
Ormai siamo in campagna elettorale. Le elezioni in Sicilia ci sono state, il nuovo sistema di voto, il Rosatellum bis, è stato approvato, mancano i collegi ma sono in corso di definizione, ergo tutto è pronto per avviarci allo scioglimento delle Camere, entro fine anno, e per il voto in primavera. Come data più probabile marzo che maggio ma da queste non si scappa.

lunedì 6 novembre 2017

Senza una svolta l'Umbria sprofonda

Il punto del direttore del 5 novembre 2017
 
Ormai esiste un caso Umbria. Continuare a negarlo significa mentire sapendo di mentire, soprattutto alla luce degli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia secondo cui la nostra regione ha perso 15,7 punti di Pil (prodotto interno lordo) dal 2007 al 2015. Un numero pessimo, secondo solo al Molise, peggio perfino della media delle regioni del Sud (-11,9 per cento) e di gran lunga peggio delle regioni vicine, oltre che della media nazionale (-7,9 per cento).