martedì 2 ottobre 2012

La testa sotto la sabbia della droga

Editoriale Radio Onda Libera 20 agosto 2012

La droga uccide ancora. Uccide a Perugia, in un albergo del centro storico. Un giovane di appena 29 anni e' stato trovato morto nella camera che divideva con un'amica. I due erano arrivati dalla provincia di Rieti per il fine settimana. Ieri mattina la donna si e' svegliata e si e' accorta che il suo compagno aveva smesso di respirare.
Ovviamente sono in corso accertamenti per stabilire le cause del malore, da svelare dopo l'autopsia, anche se tutto fa pensare che si sia trattato di un'overdose. Al di la' della tristezza per l'ennesima morte per droga, l'attenzione va indirizzata ancora una volta sull'allarmante fenomeno degli stupefacenti a Perugia, definita in tutto il Paese capitale dello spaccio.
Il problema della droga a Perugia non e' di questi giorni, e' di qualche anno e per molto tempo si e' sottovalutato, minimizzato, anche nascosto. Quasi che gli spacciatori e i tossici che giravano per i vicoli del centro storico fossero dei fantasmi. 
Con questa politica il problema non si e' risolto, ma si e' acuito drammaticamente. E siamo arrivati al punto che ogni 15 giorni c'e un morto per droga, facendo salire Perugia ai vertici della classifica nazionale per il primato di overdosi. Un primato di cui non essere affatto fieri, ma di cui vergognarsi. Perché la responsabilità di questa situazione e' un po' di tutti, delle istituzioni che sono state incapaci di vedere il fenomeno, delle forze economiche che il loro guadagno ce lo vedevano, e di tutti coloro che si sono girati e si continuano a girare dall'altra parte, o chiudono gli occhi per non vedere. Senza rendersi conto che non aver fatto nulla significa un impoverimento della città, dell'università, di tutto. Rimediare oggi sarebbe obbligatorio, se non e' già troppo tardi. 

Nessun commento:

Posta un commento