Editoriale Radio Onda Libera del 31 dicembre 2014
Chiudiamo l'anno con una notizia di economia buona a metà. E cioè che ci sono secondo l'Istat segnali positivi per la domanda interna con uno stop alla recessione, ma purtroppo il tasso di disoccupazione non scenderà perché le condizioni del mercato del lavoro restano complesse e difficili.
Il blog del direttore responsabile del Gruppo Corriere (Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena,
Corriere di Arezzo, Corriere di Maremma, Corriere di Viterbo, Corriere di Rieti)
mercoledì 31 dicembre 2014
martedì 30 dicembre 2014
Prima di tutto viene la poltrona
Editoriale Radio Onda Libera del 30 dicembre 2014
E' tempo di bilanci, a dicembre è consuetudine, anche per la politica. Lo ha fatto Renzi rivendicando le cose fatte dal suo governo, lo ha fatto il presidente del consiglio regionale dell'Umbria Brega, che ha tirato anche un po' il resoconto del quinquennio visto che tra pochi mesi, a maggio, si andrà alle elezioni regionali.
Allora vediamo cosa è accaduto a casa nostra e quali sono le questioni sospese.
E' tempo di bilanci, a dicembre è consuetudine, anche per la politica. Lo ha fatto Renzi rivendicando le cose fatte dal suo governo, lo ha fatto il presidente del consiglio regionale dell'Umbria Brega, che ha tirato anche un po' il resoconto del quinquennio visto che tra pochi mesi, a maggio, si andrà alle elezioni regionali.
Allora vediamo cosa è accaduto a casa nostra e quali sono le questioni sospese.
lunedì 29 dicembre 2014
Tasse e bonus, la beffa è servita
Editoriale Radio Onda Libera del 29 dicembre 2014
Per tasse e tariffe, anche quest'anno ci sono stati gli aumenti. Come ogni anno, all'insegna della tradizione. A fine dicembre di solito
si fanno i bilanci nei vari settori. Anche per quanto riguarda il portafogli, e
scopriamo che il 2014 ci lascia una bella lista di rincari sulle bollette di
rifiuti, acqua, trasporti. L'elenco degli aumenti tariffari è lungo e tale, nel
2014, da aver inciso sulle tasche degli italiani per 324 euro in più rispetto allo
scorso anno. A fare i conti è stato il Codacons che, tolta qualche piccola eccezione come quella dell’assicurazione auto, ha rilevato aumenti generalizzati in quasi tutti i settori, nazionali e locali.
domenica 28 dicembre 2014
Il destino dell’Umbria:
la Regione che verrà
Il punto del direttore del 28 dicembre 2014
A fine anno, è consuetudine, si fanno i bilanci e si guarda al futuro. Mai come in questo scampolo di dicembre ci accompagna l’incertezza e si fa una grande fatica ad armarsi di speranza. Non solo per lo status quo, per la crisi economica che pare non allentare i suoi morsi ma anche per le prospettive che solo i più ottimisti vedono tingersi di un altro colore che non sia il nero.
A fine anno, è consuetudine, si fanno i bilanci e si guarda al futuro. Mai come in questo scampolo di dicembre ci accompagna l’incertezza e si fa una grande fatica ad armarsi di speranza. Non solo per lo status quo, per la crisi economica che pare non allentare i suoi morsi ma anche per le prospettive che solo i più ottimisti vedono tingersi di un altro colore che non sia il nero.
sabato 27 dicembre 2014
Gli accorpamenti vanno governati
Editoriale Radio Onda Libera del 23 dicembre 2014
Il futuro dell'Umbria. Da anni si parla di un nuovo assetto istituzionale, si sostiene che le Regioni così come delineate non si reggono più, che l'impianto è vecchio, risale a oltre quarant'anni fa, quando l'Italia fu divisa nelle venti regioni attuali e l'Europa non era ancora nata. Da qualche tempo il tema, la parola d'ordine è accorpamento.
Il futuro dell'Umbria. Da anni si parla di un nuovo assetto istituzionale, si sostiene che le Regioni così come delineate non si reggono più, che l'impianto è vecchio, risale a oltre quarant'anni fa, quando l'Italia fu divisa nelle venti regioni attuali e l'Europa non era ancora nata. Da qualche tempo il tema, la parola d'ordine è accorpamento.
Annuncite, concretezza e coerenza
Editoriale Radio Onda Libera del 22 dicembre 2014
Parliamo di politica, delle cose da fare e delle cose non fatte. Il presidente del consiglio Renzi è specializzato nelle prime, in particolare nell'annunciarle. Ieri sera da Fazio a "Che tempo che fa" ha parlato di tutto, dell'Europa, del Quirinale, del lavoro, della corruzione, delle riforme, della magistratura. Le sue risposte sembravano un'enciclopedia della Treccani. E quando parla a 360 gradi il premier dà il meglio di sé.
Parliamo di politica, delle cose da fare e delle cose non fatte. Il presidente del consiglio Renzi è specializzato nelle prime, in particolare nell'annunciarle. Ieri sera da Fazio a "Che tempo che fa" ha parlato di tutto, dell'Europa, del Quirinale, del lavoro, della corruzione, delle riforme, della magistratura. Le sue risposte sembravano un'enciclopedia della Treccani. E quando parla a 360 gradi il premier dà il meglio di sé.
Tra notizie serie e buffe
anche gli effetti speciali
Il punto del direttore del 21 dicembre 2014
Ci sono notizie serie e notizie buffe. Rientra nella prima categoria quella targata Confindustria che nell’assemblea annuale ha lanciato un’iniezione di ottimismo sostenendo che la ripresa è vicina, che si intravede la luce in fondo al tunnel della crisi. Appartiene allo stesso genere quella che ha conquistato i titoli relativamente alla clamorosa protesta dei dipendenti delle Province preoccupati per il posto di lavoro.
I partiti pensano solo a litigare
Editoriale Radio Onda Libera del 19 dicembre 2014
Pare certo che le elezioni regionali si svolgeranno a maggio; il centrodestra è spaccato è diviso sulle primarie, con il sindaco di Assisi Claudio Ricci che da un anno aspira alla presidenza della Regione e da mesi si diverte a fare il gambero, e poi spieghiamo il perché. Intanto il Partito democratico è incartato sulla legge elettorale. Questo e il quadro della politica a casa nostra. La situazione nazionale è ancora più ingarbugliata, interessata da eventi importanti, come l'approvazione della legge di stabilità e il cambio del presidente della Repubblica.
Pare certo che le elezioni regionali si svolgeranno a maggio; il centrodestra è spaccato è diviso sulle primarie, con il sindaco di Assisi Claudio Ricci che da un anno aspira alla presidenza della Regione e da mesi si diverte a fare il gambero, e poi spieghiamo il perché. Intanto il Partito democratico è incartato sulla legge elettorale. Questo e il quadro della politica a casa nostra. La situazione nazionale è ancora più ingarbugliata, interessata da eventi importanti, come l'approvazione della legge di stabilità e il cambio del presidente della Repubblica.
giovedì 18 dicembre 2014
Una zavorra chiamata corruzione
Editoriale Radio Onda Libera del 18 dicembre 2014
Corruzione e politica, partiamo subito da un dato. Se con "Mani pulite" l’Italia avesse ridotto la corruzione al livello della Francia (-1 punto), il prodotto interno lordo, la ricchezza di un Paese, sarebbe stato nel 2014 di quasi 300 miliardi in più (circa 5mila euro a persona)”, in questo arco di oltre venti anni. A spiegarlo è il Centro studi di Confindustria che nel rapporto "Il rebus della ripresa" evidenzia quanto la corruzione sia stata e sia “un vero freno per il progresso economico e civile”.
Corruzione e politica, partiamo subito da un dato. Se con "Mani pulite" l’Italia avesse ridotto la corruzione al livello della Francia (-1 punto), il prodotto interno lordo, la ricchezza di un Paese, sarebbe stato nel 2014 di quasi 300 miliardi in più (circa 5mila euro a persona)”, in questo arco di oltre venti anni. A spiegarlo è il Centro studi di Confindustria che nel rapporto "Il rebus della ripresa" evidenzia quanto la corruzione sia stata e sia “un vero freno per il progresso economico e civile”.
mercoledì 17 dicembre 2014
Ast verso il sì, ora c'è il polo chimico
Editoriale Radio Onda Libera del 17 dicembre 2014
Alla Tk-Ast è in corso il referendum per votare l'accordo siglato il 3 dicembre scorso, il risultato si conoscerà stasera. Tra poche ore, cioè, sapremo il parere dei lavoratori delle Acciarierie sull'intesa siglata da azienda, sindacati e ministero dopo cinque mesi di proteste, scioperi, manifestazioni e tensioni per il piano industriale della multinazionale tedesca che aveva deciso oltre cinquecento esuberi e lo spegnimento di uno dei due forni, quindi la riduzione della produzione.
Alla Tk-Ast è in corso il referendum per votare l'accordo siglato il 3 dicembre scorso, il risultato si conoscerà stasera. Tra poche ore, cioè, sapremo il parere dei lavoratori delle Acciarierie sull'intesa siglata da azienda, sindacati e ministero dopo cinque mesi di proteste, scioperi, manifestazioni e tensioni per il piano industriale della multinazionale tedesca che aveva deciso oltre cinquecento esuberi e lo spegnimento di uno dei due forni, quindi la riduzione della produzione.
In fondo al tunnel una luce lontana
Editoriale Radio Onda Libera del 16 dicembre 2014
Secondo la Confindustria umbra la svolta è vicina, la luce in fondo al tunnel si intravede. Ma i tempi non saranno brevi, c'è bisogno di accordi seri tra le diverse componenti. Il presidente regionale degli industriali, Cesaretti, all'assemblea annuale al Lyrick vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, nonostante le indagini negative di Bankitalia e Unioncamere. Qualche segnale arriva dalla fiducia delle imprese manifatturiere, che hanno avuto nell'ultimo mese un aumento nella produzione, e perfino dal settore delle costruzioni, come dal terziario e dalle esportazioni.
Secondo la Confindustria umbra la svolta è vicina, la luce in fondo al tunnel si intravede. Ma i tempi non saranno brevi, c'è bisogno di accordi seri tra le diverse componenti. Il presidente regionale degli industriali, Cesaretti, all'assemblea annuale al Lyrick vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, nonostante le indagini negative di Bankitalia e Unioncamere. Qualche segnale arriva dalla fiducia delle imprese manifatturiere, che hanno avuto nell'ultimo mese un aumento nella produzione, e perfino dal settore delle costruzioni, come dal terziario e dalle esportazioni.
Le tredicesime solo per le tasse
Editoriale Radio Onda Libera del 15 dicembre 2014
Oggi parliamo di tasse, consumi e tredicesime. Secondo un'indagine della Coldiretti solo il 26 per cento dei cittadini userà la tredicesima per lo shopping natalizio. Il 51 per cento, oltre la metà quindi, ci pagherà bollette e mutui, il restante 23 per cento la destinerà al risparmio. Questo il quadro fatto dall'associazione degli agricoltori, in occasione dell'arrivo della tredicesima nella busta paga di oltre 30 milioni di italiani e che è quantificata in circa 39 miliardi di euro in più nelle tasche dei dipendenti e pensionati.
Promesse da marinaio:
la legge è in alto mare
Il punto del direttore del 14 dicembre 2014
Le promesse dei politici sono promesse da marinaio. Nel senso che a farle si fa in fretta, tanto le parole non costano, ad attuarle poi c’è sempre tempo, tanto manco i rinvii hanno un prezzo.
Le promesse dei politici sono promesse da marinaio. Nel senso che a farle si fa in fretta, tanto le parole non costano, ad attuarle poi c’è sempre tempo, tanto manco i rinvii hanno un prezzo.
Il tema del giorno è la legge elettorale. Solo in questo anno che sta finendo sono state sbandierate tre o quattro scadenze. Entro giugno sarà approvata, poi entro settembre, poi entro novembre e l'ultima è entro dicembre. Ma c’è anche entro gennaio. Le perplessità sul rispetto dei termini sono tante ma la speranza è sempre l’ultima a morire e con essa la fiducia che i nostri politici si rendano conto di aver quasi esaurito il loro bonus con la credibilità.
Contro la corruzione servono i fatti
Editoriale Radio Onda Libera del 12 dicembre 2014
La corruzione dilaga, le inchieste di oggi sembrano peggio di quelle di vent'anni fa, all'epoca di Mani pulite. Una percezione, questa, suffragata dai fatti e anche dalle parole del premier, come quelle scritte ieri, testuali: "Su cinquantamila carcerati, solo 257 per corruzione. Non è serio. Non basta lo sdegno, servono regole più dure". Su Twitter il presidente del consiglio Renzi è tornato a promettere il pugno duro sulla corruzione dopo le vicende di "Mafia capitale". Le misure saranno discusse nel consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio. Staremo a vedere.
La corruzione dilaga, le inchieste di oggi sembrano peggio di quelle di vent'anni fa, all'epoca di Mani pulite. Una percezione, questa, suffragata dai fatti e anche dalle parole del premier, come quelle scritte ieri, testuali: "Su cinquantamila carcerati, solo 257 per corruzione. Non è serio. Non basta lo sdegno, servono regole più dure". Su Twitter il presidente del consiglio Renzi è tornato a promettere il pugno duro sulla corruzione dopo le vicende di "Mafia capitale". Le misure saranno discusse nel consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio. Staremo a vedere.
giovedì 11 dicembre 2014
La 'ndrangheta sotto casa
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 dicembre 2014
La 'ndrangheta abitava a Perugia, in Umbria. Aveva deciso di fare i suoi affari nella nostra regione, una volta considerata dal punto di vista della sicurezza un'isola felice. Da ieri si sa che i carabinieri dei Ros hanno portato a termine un'imponente operazione contro la criminalità organizzata calabrese che aveva allargato i suoi tentacoli in Umbria e in alcune città del centro Italia. Con un bilancio veramente lusinghiero, 61 arresti e 30 milioni di beni sequestrati.
La 'ndrangheta abitava a Perugia, in Umbria. Aveva deciso di fare i suoi affari nella nostra regione, una volta considerata dal punto di vista della sicurezza un'isola felice. Da ieri si sa che i carabinieri dei Ros hanno portato a termine un'imponente operazione contro la criminalità organizzata calabrese che aveva allargato i suoi tentacoli in Umbria e in alcune città del centro Italia. Con un bilancio veramente lusinghiero, 61 arresti e 30 milioni di beni sequestrati.
mercoledì 10 dicembre 2014
L'isola felice non esiste più
Editoriale Radio Onda Libera del 10 dicembre 2014
Le mani della 'ndrangheta sull'Umbria: 61 gli arresti
nella notte e qualcuno ancora in corso di esecuzione da parte dei carabinieri
del Ros. Sono stati effettuati sequestri di beni per oltre 30 milioni. Nel mirino degli investigatori
un sodalizio radicato nella regione, con "diffuse infiltrazioni nel
tessuto economico locale" e "saldi collegamenti" con le cosche
calabresi di origine.
Più rispetto per il piccolo Loris
Editoriale Radio Onda LIbera del 9 dicembre 2014
L'omicidio del piccolo Loris ha
commosso tutto il Paese e come al solito rischia di spaccarlo tra innocentisti
e colpevolisti. Perché c'è stata una svolta, una svolta clamorosa e in un certo
senso annunciata, nelle indagini. Ieri intorno a mezzanotte, Veronica
Panarello, la madre di Loris Stival, il bambino di otto anni trovato morto il
29 novembre in un canale di Santa Croce Camerina, nel Ragusano, è stata
sottoposta a fermo con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di
cadavere dopo un nuovo interrogatorio durato circa sei ore nel tardo pomeriggio
di ieri.
lunedì 8 dicembre 2014
Chi fa le primarie e chi fa marameo
Il punto del direttore del 7 dicembre 2014
In politica mai dire mai. E mai detto risulta più azzeccato in questo periodo. Un esempio? Le primarie. Che per il Pd nel 2007 rappresentavano la cartina di tornasole, la carta d'identità di un partito nuovo che nasceva dal basso e che affidava alla base la scelta della classe dirigente e delle candidature. E per Forza Italia erano lo spauracchio sventolato in qualche occasione più per minaccia che per convinzione anche perché un partito personalistico come quello di Berlusconi non si poteva permettere di discutere la leadership del fondatore.
In politica mai dire mai. E mai detto risulta più azzeccato in questo periodo. Un esempio? Le primarie. Che per il Pd nel 2007 rappresentavano la cartina di tornasole, la carta d'identità di un partito nuovo che nasceva dal basso e che affidava alla base la scelta della classe dirigente e delle candidature. E per Forza Italia erano lo spauracchio sventolato in qualche occasione più per minaccia che per convinzione anche perché un partito personalistico come quello di Berlusconi non si poteva permettere di discutere la leadership del fondatore.
venerdì 5 dicembre 2014
Peggio di Mani pulite
Editoriale Radio Onda Libera del 5 dicembre 2014
Politica e affari. Mafia capitale così è stato definito il gruppo criminale che controllava i grandi appalti, i business della delinquenza romana, quella immischiata con il potere e aveva in busta paga i politici. Uno scandalo, una vergogna di gigantesche proporzioni. Il famoso "mondo di mezzo" dove la corruzione inquinava la politica e turbava gli appalti e dove erano coinvolti pezzi dell'eversione nera e della banda della Magliana. Una cupola vera e propria quella scoperta a Roma confermata dagli inquirenti che alla domanda se nella capitale esiste a Roma si sono limitati a dire che l'operazione ne è la risposta positiva.
Politica e affari. Mafia capitale così è stato definito il gruppo criminale che controllava i grandi appalti, i business della delinquenza romana, quella immischiata con il potere e aveva in busta paga i politici. Uno scandalo, una vergogna di gigantesche proporzioni. Il famoso "mondo di mezzo" dove la corruzione inquinava la politica e turbava gli appalti e dove erano coinvolti pezzi dell'eversione nera e della banda della Magliana. Una cupola vera e propria quella scoperta a Roma confermata dagli inquirenti che alla domanda se nella capitale esiste a Roma si sono limitati a dire che l'operazione ne è la risposta positiva.
giovedì 4 dicembre 2014
Operai d'acciao, la lotta ha pagato
Editoriale Radio Onda Libera del 4 dicembre 2014
Finalmente è arrivata la fumata bianca sull'Ast di Terni nell'incontro al ministero dello Sviluppo economico a Roma. Tutte le parti hanno firmato l'accordo; governo, azienda e sindacati hanno dunque siglato l'intesa dopo una serie infinita di incontri, dopo cinque mesi di trattative, dopo cinque mesi di trepidazioni, tra scioperi, iniziative di protesta e preoccupazioni. Secondo le prime informazioni, l'accordo non prevede licenziamenti visto che i 290 esuberi sono stati raggiunti con esodi volontari, cioè i lavoratori hanno accettato il bonus degli ottantamila euro offerto dall'azienda.
Finalmente è arrivata la fumata bianca sull'Ast di Terni nell'incontro al ministero dello Sviluppo economico a Roma. Tutte le parti hanno firmato l'accordo; governo, azienda e sindacati hanno dunque siglato l'intesa dopo una serie infinita di incontri, dopo cinque mesi di trattative, dopo cinque mesi di trepidazioni, tra scioperi, iniziative di protesta e preoccupazioni. Secondo le prime informazioni, l'accordo non prevede licenziamenti visto che i 290 esuberi sono stati raggiunti con esodi volontari, cioè i lavoratori hanno accettato il bonus degli ottantamila euro offerto dall'azienda.
mercoledì 3 dicembre 2014
All'alba l'accordo sull'Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 3 dicembre 2014
Al ministero per lo Sviluppo economico c'è stata l'ennesima maratona notturna per la trattativa sull'Ast. All'alba un accordo di massima è stato raggiunto, ora si stanno scrivendo i dettagli dell'intesa. Un compito non facile, anzi si tratta di condividere punto per punto, virgola per virgola. La presidente della Regione che doveva partire per Bruxelles alle 6 ha ritardato la partenza pur di non abbandonare il tavolo della trattativa. E ha assicurato che arriveranno nuovi fondi per il sostegno alla aziende dell'indotto.
Al ministero per lo Sviluppo economico c'è stata l'ennesima maratona notturna per la trattativa sull'Ast. All'alba un accordo di massima è stato raggiunto, ora si stanno scrivendo i dettagli dell'intesa. Un compito non facile, anzi si tratta di condividere punto per punto, virgola per virgola. La presidente della Regione che doveva partire per Bruxelles alle 6 ha ritardato la partenza pur di non abbandonare il tavolo della trattativa. E ha assicurato che arriveranno nuovi fondi per il sostegno alla aziende dell'indotto.
martedì 2 dicembre 2014
Qualità della vita, numeri da studiare
Editoriale Radio Onda Libera del 2 dicembre 2014
Parliamo della qualità della vita, della pagella del Sole 24 ore. Come ogni anno a dicembre il quotidiano economico di Confindustria diffonde la classifica delle città dove si vive meglio e dove si vive peggio in base a 36 parametri suddivisi in sei voci. La notizia è che Perugia sorpassa Terni e il sorpasso consiste nello scavalcamento di 23 posizioni. Ravenna è il top per qualità della vita nel 2014, Agrigento il posto peggiore. Al centro tutta l’Italia con i due capoluoghi di provincia umbri che si scambiano le posizioni rispetto alla classifica del 2013: Perugia sale di 23 posizioni e si posiziona al 27° posto, Terni che ne perde 23 e cade al 62°.
Parliamo della qualità della vita, della pagella del Sole 24 ore. Come ogni anno a dicembre il quotidiano economico di Confindustria diffonde la classifica delle città dove si vive meglio e dove si vive peggio in base a 36 parametri suddivisi in sei voci. La notizia è che Perugia sorpassa Terni e il sorpasso consiste nello scavalcamento di 23 posizioni. Ravenna è il top per qualità della vita nel 2014, Agrigento il posto peggiore. Al centro tutta l’Italia con i due capoluoghi di provincia umbri che si scambiano le posizioni rispetto alla classifica del 2013: Perugia sale di 23 posizioni e si posiziona al 27° posto, Terni che ne perde 23 e cade al 62°.
Lotta per le poltrone e problemi veri
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 dicembre 2014
Ci stiamo immergendo in clima di campagna elettorale per le prossime regionali. Il Pd ha dato ufficialmente il via libera alla ricandidatura a presidente della Regione a Catiuscia Marini. Quindi niente primarie, nonostante un comitato le chiedesse, soprattutto per mancanza di candidati, di sfidanti. Ora dentro al partito comincerà la battaglia per un posto in lista. Dalle parti del centrodestra la situazione è molto più confusa, incasinata.
Ci stiamo immergendo in clima di campagna elettorale per le prossime regionali. Il Pd ha dato ufficialmente il via libera alla ricandidatura a presidente della Regione a Catiuscia Marini. Quindi niente primarie, nonostante un comitato le chiedesse, soprattutto per mancanza di candidati, di sfidanti. Ora dentro al partito comincerà la battaglia per un posto in lista. Dalle parti del centrodestra la situazione è molto più confusa, incasinata.
domenica 30 novembre 2014
Coalizioni in forse e partiti in guerra
Il punto del direttore del 30 novembre 2014
Gli uni contro gli altri armati. E' la frase giusta e più azzeccata se si dovesse sintetizzare al massimo quello che accade dentro e nei pressi del centrodestra umbro. Tutto ruota attorno all'autocandidatura di Claudio Ricci, sindaco di Assisi, a presidente della Regione. Ad appoggiarlo in toto soltanto gli alfaniani, per il resto il suo nome spacca alla grande. Spacca Forza Italia, spacca i Fratelli d'Italia. spacca i sindaci dello stesso colore.
Gli uni contro gli altri armati. E' la frase giusta e più azzeccata se si dovesse sintetizzare al massimo quello che accade dentro e nei pressi del centrodestra umbro. Tutto ruota attorno all'autocandidatura di Claudio Ricci, sindaco di Assisi, a presidente della Regione. Ad appoggiarlo in toto soltanto gli alfaniani, per il resto il suo nome spacca alla grande. Spacca Forza Italia, spacca i Fratelli d'Italia. spacca i sindaci dello stesso colore.
La sconfitta di Perugia non è orfana
Editoriale Radio Onda Libera del 28 novembre 2014
I perché della bocciatura di Perugia capitale europea della cultura 2019 meritano una riflessione. La giuria ha reso note le motivazioni, le pagelle in base alle quali è stata scelta Matera. E i motivi principali che hanno fatto perdere Perugia e Assisi sono sostanzialmente tre: poca attrattività dei progetti, scarsa partecipazione della gente e perplessità sui budget.
I perché della bocciatura di Perugia capitale europea della cultura 2019 meritano una riflessione. La giuria ha reso note le motivazioni, le pagelle in base alle quali è stata scelta Matera. E i motivi principali che hanno fatto perdere Perugia e Assisi sono sostanzialmente tre: poca attrattività dei progetti, scarsa partecipazione della gente e perplessità sui budget.
La sofferenza infinita dell'Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 27 novembre 2014
Quella dell'Ast è una vertenza infinita. La trattativa al ministero dello Sviluppo economico si è interrotta all'alba, un nuovo incontro è fissato per domani. Dopo ore di confronto, poche ore fa il ministro Federica Guidi e i sindacalisti nazionali hanno dovuto prendere atto che non c’era verso, non era aria di chiudere l'accordo. Quindi hanno dovuto accettare di sospendere di nuovo tutto e rinviare il confronto con la multinazionale tedesca. Ma forse neppure domani si chiuderà, si parla già di un altro giorno, martedì, perché da quel giorno in poi la fabbrica, che in alcuni suoi reparti ha ripreso a funzionare da ieri, opererà a pieno regime.
Quella dell'Ast è una vertenza infinita. La trattativa al ministero dello Sviluppo economico si è interrotta all'alba, un nuovo incontro è fissato per domani. Dopo ore di confronto, poche ore fa il ministro Federica Guidi e i sindacalisti nazionali hanno dovuto prendere atto che non c’era verso, non era aria di chiudere l'accordo. Quindi hanno dovuto accettare di sospendere di nuovo tutto e rinviare il confronto con la multinazionale tedesca. Ma forse neppure domani si chiuderà, si parla già di un altro giorno, martedì, perché da quel giorno in poi la fabbrica, che in alcuni suoi reparti ha ripreso a funzionare da ieri, opererà a pieno regime.
"Tifo" obbligatorio per le acciaierie
Editoriale Radio Onda Libera del 26 novembre 2014
Oggi alla Tk-Ast si ricomincia a lavorare dopo 35 giorni di sciopero. La fabbrica riprende a funzionare. E intanto al ministero per lo Sviluppo economico riprende la trattativa sul piano industriale. Alle acciaierie di viale Brin si torna al lavoro in alcuni reparti con il pensiero fisso a Roma.
Oggi alla Tk-Ast si ricomincia a lavorare dopo 35 giorni di sciopero. La fabbrica riprende a funzionare. E intanto al ministero per lo Sviluppo economico riprende la trattativa sul piano industriale. Alle acciaierie di viale Brin si torna al lavoro in alcuni reparti con il pensiero fisso a Roma.
La gente non è più bendata
Editoriale Radio Onda Libera del 25 novembre 2014
Oggi parliamo di elezioni perché non si spengono le polemiche dopo il voto in Emilia e Calabria. Tanti i commenti e le letture più che del risultato della sfiducia dei cittadini verso la politica e del fatto che hanno disertato le urne, facendo registrare tassi negativi di affluenza sconosciuti al nostro Paese con punte di meno 30 per cento rispetto alle scorse europee e alle precedenti regionali. Ricordiamo solo le percentuali: 36,7 in Emilia e 44 in Calabria.
Oggi parliamo di elezioni perché non si spengono le polemiche dopo il voto in Emilia e Calabria. Tanti i commenti e le letture più che del risultato della sfiducia dei cittadini verso la politica e del fatto che hanno disertato le urne, facendo registrare tassi negativi di affluenza sconosciuti al nostro Paese con punte di meno 30 per cento rispetto alle scorse europee e alle precedenti regionali. Ricordiamo solo le percentuali: 36,7 in Emilia e 44 in Calabria.
lunedì 24 novembre 2014
Messaggio chiaro da Emilia e Calabria
Editoriale Radio Onda Libera del 24 novembre 2014
Oggi parliamo delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, due regioni andate al voto in anticipo per motivi giudiziari. Il primo dato è impressionante, e riguarda l'affluenza. I numeri sono impietosi e sono di una chiarezza desolante e disarmante, confermando quello che era il grande timore della vigilia, e cioè il partito del non voto. Ai seggi si sono recati 4 cittadini su 10. Ma se in Calabria il dato definitivo è il 44,07% (contro il 59,26% della precedente votazione), in Emilia Romagna l’affluenza si è fermata addirittura al 37,67%, quasi la metà dell’ultima tornata elettorale, quando aveva espresso il proprio voto il 68% degli aventi diritto.
Oggi parliamo delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, due regioni andate al voto in anticipo per motivi giudiziari. Il primo dato è impressionante, e riguarda l'affluenza. I numeri sono impietosi e sono di una chiarezza desolante e disarmante, confermando quello che era il grande timore della vigilia, e cioè il partito del non voto. Ai seggi si sono recati 4 cittadini su 10. Ma se in Calabria il dato definitivo è il 44,07% (contro il 59,26% della precedente votazione), in Emilia Romagna l’affluenza si è fermata addirittura al 37,67%, quasi la metà dell’ultima tornata elettorale, quando aveva espresso il proprio voto il 68% degli aventi diritto.
Rinnovamento e primarie:
questa la politica alla Totò
Il punto del direttore del 23 novembre 2014
La politica dovrebbe essere una cosa seria. Invece negli ultimi tempi certe decisioni sembrano bizzarre, astruse, per non dire di peggio. Una per tutte? Quella uscita dall'assemblea regionale del Pd che ha dato il via libera alla ricandidatura di Catiuscia Marini alla presidenza della Regione e in particolare la trovata del segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli che ha proposto un rinnovamento del 70 per cento dei nomi in lista. Di fatto il ragionamento politico del capo del partito in Umbria è il seguente: la Marini è stata brava in questi cinque anni, ha governato bene e va promossa per il bis; giunta e gruppo sono inadeguati, non sono stati all'altezza quindi vanno rimossi.
C'è una luce in fondo al tunnel
Editoriale Radio Onda Libera del 21 novembre 2014
Lo stabilimento Tk-Ast resterà fermo almeno fino a giovedì Questa la decisione dei lavoratori dopo aver esaminato l'ipotesi di accordo che tornerà sul tavolo nazionale del ministero mercoledì prossimo. Ci sarà un referendum prima della firma. Queste le novità dell'ultima ora su questa vertenza che ha segnato un mese di sciopero a oltranza e una grandissima preoccupazione.
Lo stabilimento Tk-Ast resterà fermo almeno fino a giovedì Questa la decisione dei lavoratori dopo aver esaminato l'ipotesi di accordo che tornerà sul tavolo nazionale del ministero mercoledì prossimo. Ci sarà un referendum prima della firma. Queste le novità dell'ultima ora su questa vertenza che ha segnato un mese di sciopero a oltranza e una grandissima preoccupazione.
Settimana decisiva per l'Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 20 novembre 2014
Una bozza di accordo sull'Ast c'è. Come c'è ed è evidente la volontà di andare avanti. Di chiudere una vertenza che sta sfinendo i lavoratori in primis e poi la città tutta. La trattativa riprenderà mercoledì prossimo. Ma oggi l'assemblea dovrà esprimersi nel merito e dare il mandato al sindacato ad andare avanti per chiudere definitivamente l'accordo. Gli ultimi giorni sono stati pesanti, pesantissimi. La maratona è iniziata intorno alle 11 di martedì ed è andata avanti fino all'alba di ieri. Poi si è interrotta per poche ore, ed è ripresa ed è andata avanti dopo uno stop all'ora di pranzo fino a notte.
Una bozza di accordo sull'Ast c'è. Come c'è ed è evidente la volontà di andare avanti. Di chiudere una vertenza che sta sfinendo i lavoratori in primis e poi la città tutta. La trattativa riprenderà mercoledì prossimo. Ma oggi l'assemblea dovrà esprimersi nel merito e dare il mandato al sindacato ad andare avanti per chiudere definitivamente l'accordo. Gli ultimi giorni sono stati pesanti, pesantissimi. La maratona è iniziata intorno alle 11 di martedì ed è andata avanti fino all'alba di ieri. Poi si è interrotta per poche ore, ed è ripresa ed è andata avanti dopo uno stop all'ora di pranzo fino a notte.
Una base d'accordo finalmente c'è
Editoriale Radio Onda Libera del 19 novembre 2014
Sulla Tk-Ast si cerca l’accordo a tutti i costi. Ormai è chiaro. Le parti vogliono uscire dal ministero dello Sviluppo economico con un'intesa. E dopo una giornata e una notte di trattative fiume, all'alba di oggi sindacati, Tk-Ast, governo ed enti locali hanno deciso di aggiornarsi alle 10. Secondo le indiscrezioni sembra che si stia lavorando a un'ipotesi che preveda una divisione in due parti dell'accordo: una su aspetti generali come produzione e incentivi governativi e una specifica su contratto integrativo da svolgere in un secondo momento.
Sulla Tk-Ast si cerca l’accordo a tutti i costi. Ormai è chiaro. Le parti vogliono uscire dal ministero dello Sviluppo economico con un'intesa. E dopo una giornata e una notte di trattative fiume, all'alba di oggi sindacati, Tk-Ast, governo ed enti locali hanno deciso di aggiornarsi alle 10. Secondo le indiscrezioni sembra che si stia lavorando a un'ipotesi che preveda una divisione in due parti dell'accordo: una su aspetti generali come produzione e incentivi governativi e una specifica su contratto integrativo da svolgere in un secondo momento.
martedì 18 novembre 2014
Imprenditori lasciati troppo soli
Editoriale Radio Onda Libera del 18 novembre 2014
Un imprenditore si è suicidato nel suo capannone alla periferia di Perugia perché l'azienda era in crisi. È stato trovato senza vita, impiccato a una trave da uno dei suoi operai. Non ha lasciato alcun biglietto ma tutti sapevano che era assillato dalla situazione economica, aveva timore di non riuscire a far fronte ai debiti nonostante avesse diversi crediti e a non pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. Aveva 48 anni, lascia la moglie e tre figli.
Un imprenditore si è suicidato nel suo capannone alla periferia di Perugia perché l'azienda era in crisi. È stato trovato senza vita, impiccato a una trave da uno dei suoi operai. Non ha lasciato alcun biglietto ma tutti sapevano che era assillato dalla situazione economica, aveva timore di non riuscire a far fronte ai debiti nonostante avesse diversi crediti e a non pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. Aveva 48 anni, lascia la moglie e tre figli.
lunedì 17 novembre 2014
Quel professore non è un esempio
Editoriale Radio Onda Libera del 17 novembre 2014
Un professore insulta un ragazzino di 14 anni perché è
gay, lui reagisce e il docente lo picchia con calci e pugni. Questa la notizia di cronaca accaduta in una scuola della
provincia di Perugia. E purtroppo non è la prima, né sarà l'ultima in merito a
questo fenomeno che quando si verificano fatti del genere assume toni da
pregiudizio grave. Ovviamente la notizia ha fatto il giro del Paese
scatenando reazioni e commenti durissimi.
domenica 16 novembre 2014
La voglia di primarie
e Ricci fa il burlone
Il punto del direttore del 16 novembre 2014
La politica ruota attorno alle primarie. In questo non c'è niente di sorprendente. Anzi è normale che sia così, alla vigilia di una campagna elettorale tutta invernale. Ma la voce primarie prima apparteneva soltanto al mondo del centrosinistra, oggi è entrata nel vocabolario anche del centrodestra. Poi vedremo come e grazie a chi.
La politica ruota attorno alle primarie. In questo non c'è niente di sorprendente. Anzi è normale che sia così, alla vigilia di una campagna elettorale tutta invernale. Ma la voce primarie prima apparteneva soltanto al mondo del centrosinistra, oggi è entrata nel vocabolario anche del centrodestra. Poi vedremo come e grazie a chi.
Allora, a invocare e sbandierare le primarie ci pensa un comitato nato all'interno del Pd che ne sta facendo una questione di principio innanzi tutto nel nome di un cambiamento e di un cambio di passo.
Tk-Ast. in campo anche Confindustria
Editoriale Radio Onda Libera del 14 novembre 2014
Per l'Ast oggi forse è la volta buona. Dopo l'incontro esplorativo di ieri pomeriggio la riunione è stata fissata per stamattina, alle 9.30, sempre al ministero dello Sviluppo economico. La convocazione è arrivata direttamente dal ministro Guidi all'azienda, ai sindacati e alle istituzioni. E la percezione è che si voglia arrivare a un accordo, a chiudere definitivamente la vertenza.
Per l'Ast oggi forse è la volta buona. Dopo l'incontro esplorativo di ieri pomeriggio la riunione è stata fissata per stamattina, alle 9.30, sempre al ministero dello Sviluppo economico. La convocazione è arrivata direttamente dal ministro Guidi all'azienda, ai sindacati e alle istituzioni. E la percezione è che si voglia arrivare a un accordo, a chiudere definitivamente la vertenza.
Italia spaccata in due dagli operai Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 13 novembre 2014
La rabbia e la disperazione degli operai dell'Ast si sono viste tutte in quelle immagini trasmesse dai notiziari e dai siti internet. Sulle corsie dell'autostrada con chilometri di fila e l'Italia spaccata in due per l'occupazione di chi si sente abbandonato da tutti. Ecco spiegata la protesta dei lavoratori delle acciaierie di Terni dopo l'ennesimo incontro di martedì al ministero dello Sviluppo economico che si è concluso con un nulla di fatto.
La rabbia e la disperazione degli operai dell'Ast si sono viste tutte in quelle immagini trasmesse dai notiziari e dai siti internet. Sulle corsie dell'autostrada con chilometri di fila e l'Italia spaccata in due per l'occupazione di chi si sente abbandonato da tutti. Ecco spiegata la protesta dei lavoratori delle acciaierie di Terni dopo l'ennesimo incontro di martedì al ministero dello Sviluppo economico che si è concluso con un nulla di fatto.
Polveriera d'acciaio
Editoriale Radio Onda Libera del 12 novembre 2014
Vertenza Ast: altro rinvio, l'ennesimo. A martedì prossimo, 18 novembre. Il risultato dell'incontro al ministero dello sviluppo economico tra governo, azienda e sindacati ha fatto infuriare i lavoratori. L'esasperazione e la tensione a Terni sono alle stelle. Stanotte sono state bloccate le strade vicino alla fabbrica e sono stati incendiati dei cassonetti. Intanto il prefetto ha tenuto ieri il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Vertenza Ast: altro rinvio, l'ennesimo. A martedì prossimo, 18 novembre. Il risultato dell'incontro al ministero dello sviluppo economico tra governo, azienda e sindacati ha fatto infuriare i lavoratori. L'esasperazione e la tensione a Terni sono alle stelle. Stanotte sono state bloccate le strade vicino alla fabbrica e sono stati incendiati dei cassonetti. Intanto il prefetto ha tenuto ieri il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Per trattare serve il buon senso
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 novembre 2014
La vertenza Ast tiene banco nell'agenda economica. Ieri pomeriggio si è tenuto un altro incontro al ministero, l'ennesimo, tra l'azienda e i sindacati. La trattativa nella notte è stata sospesa: si riprende oggi martedì, alle 14. L’azienda dovrà formalizzare un nuovo piano, lo ha chiesto ufficialmente il ministro Guidi all'amministratore delegato Morselli, e ha chiesto ai sindacati di alleggerire le forme di protesta.
La vertenza Ast tiene banco nell'agenda economica. Ieri pomeriggio si è tenuto un altro incontro al ministero, l'ennesimo, tra l'azienda e i sindacati. La trattativa nella notte è stata sospesa: si riprende oggi martedì, alle 14. L’azienda dovrà formalizzare un nuovo piano, lo ha chiesto ufficialmente il ministro Guidi all'amministratore delegato Morselli, e ha chiesto ai sindacati di alleggerire le forme di protesta.
Politici sempre più spalle al muro
Editoriale Radio Onda Libera del 10 novembre 2014
La politica registra parecchi colpi di scena. Il primo, l'indiscrezione secondo cui il presidente della Repubblica Napolitano ai dimetterebbe a fine anno,ma conclusione del semestre europeo. Anche senza la nuova legge elettorale e senza le altre riforme. La nota dal Quirinale non ha confermato né smentito ufficialmente ma ha ribadito che l'incarico avuto un anno e mezzo fa, quando i partiti non seppero scegliere il successore e gli chiesero di gestire l'impasse, era a termine, giusto il tempo per fare le riforme.
La politica registra parecchi colpi di scena. Il primo, l'indiscrezione secondo cui il presidente della Repubblica Napolitano ai dimetterebbe a fine anno,ma conclusione del semestre europeo. Anche senza la nuova legge elettorale e senza le altre riforme. La nota dal Quirinale non ha confermato né smentito ufficialmente ma ha ribadito che l'incarico avuto un anno e mezzo fa, quando i partiti non seppero scegliere il successore e gli chiesero di gestire l'impasse, era a termine, giusto il tempo per fare le riforme.
I partiti pensano alle elezioni
Le imprese invece chiudono
Il punto del direttore del 9 novembre 2014
Finalmente qualcosa si muove in politica. Tanto per cominciare, è stato trovato l'accordo sulla nuova legge elettorale regionale. Quattro sono i cardini individuati: preferenza di genere, collegio unico, abolizione del listino e turno secco. L'intesa raggiunta dal gruppo del Pd va salutata positivamente soprattutto dopo le polemiche, le frecciate e le tirate d'orecchie del segretario umbro Giacomo Leonelli che non ci è andato giù leggero nel rimproverare i legiferatori di Palazzo Cesaroni del suo partito di fare melina. Come i giocatori quando si passano la palla a centrocampo per traccheggiare e non concludere in porta. E soprattutto di mettere a repentaglio la credibilità e la faccia.
Finalmente qualcosa si muove in politica. Tanto per cominciare, è stato trovato l'accordo sulla nuova legge elettorale regionale. Quattro sono i cardini individuati: preferenza di genere, collegio unico, abolizione del listino e turno secco. L'intesa raggiunta dal gruppo del Pd va salutata positivamente soprattutto dopo le polemiche, le frecciate e le tirate d'orecchie del segretario umbro Giacomo Leonelli che non ci è andato giù leggero nel rimproverare i legiferatori di Palazzo Cesaroni del suo partito di fare melina. Come i giocatori quando si passano la palla a centrocampo per traccheggiare e non concludere in porta. E soprattutto di mettere a repentaglio la credibilità e la faccia.
Primi spiragli nella vertenza Tk-Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 7 novembre 2014
Si è riaperta la trattativa, è ripreso il dialogo per il futuro della fabbrica di Terni. Questo l'esito di ieri sera dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico. E questo è un aspetto positivo rispetto al muro che c'era. Il presidente del consiglio Renzi ha parlato di spiraglio. L'azienda parla di "accordo di ristrutturazione". Intanto sono stati sbloccati gli stipendi, la Thyssen Krupp si è impegnata a pagarli entro lunedì.
Si è riaperta la trattativa, è ripreso il dialogo per il futuro della fabbrica di Terni. Questo l'esito di ieri sera dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico. E questo è un aspetto positivo rispetto al muro che c'era. Il presidente del consiglio Renzi ha parlato di spiraglio. L'azienda parla di "accordo di ristrutturazione". Intanto sono stati sbloccati gli stipendi, la Thyssen Krupp si è impegnata a pagarli entro lunedì.
Cielo ancora cupo sopra le acciaierie
Editoriale Radio Onda Libera del 6 novembre 2014
Oggi al ministero dello sviluppo economico si prova a far ripartire il dialogo per sbloccare e risolvere la vertenza. Tk-Ast. Ma il clima non è dei migliori perché l'amministratore delegato Lucia Morselli ha ribadito ieri che non pagherà gli stipendi. Dopo la trasferta al parlamento europeo, e ieri sera una partecipata fiaccolata per le vie di Terni, oggi è una giornata importante.
Oggi al ministero dello sviluppo economico si prova a far ripartire il dialogo per sbloccare e risolvere la vertenza. Tk-Ast. Ma il clima non è dei migliori perché l'amministratore delegato Lucia Morselli ha ribadito ieri che non pagherà gli stipendi. Dopo la trasferta al parlamento europeo, e ieri sera una partecipata fiaccolata per le vie di Terni, oggi è una giornata importante.
Renzi, l'acciaio e una vertenza infinita
Editoriale Radio Onda Libera del 5 novembre 2014
La protesta dei lavoratori delle acciaierie ternane è arrivata a Bruxelles, al parlamento europeo. Una manifestazione pacifica, giro di incontri con i parlamentari europei, scambio di documenti. E richieste di aiuto per sbloccare una vertenza che dura da troppo tempo. I dipendenti dell'Ast si attendono fatti concreti, e hanno appreso con speranza quanto detto dal presidente del consiglio Matteo Renzi, parlando ai gruppi parlamentari del suo partito, il Pd. E cioè, testualmente, "Terni senza acciaio è una città fantasma. Credo e penso che si possa trovare un accordo, purché non si usino le vertenze aperte per polemiche politiche".
La protesta dei lavoratori delle acciaierie ternane è arrivata a Bruxelles, al parlamento europeo. Una manifestazione pacifica, giro di incontri con i parlamentari europei, scambio di documenti. E richieste di aiuto per sbloccare una vertenza che dura da troppo tempo. I dipendenti dell'Ast si attendono fatti concreti, e hanno appreso con speranza quanto detto dal presidente del consiglio Matteo Renzi, parlando ai gruppi parlamentari del suo partito, il Pd. E cioè, testualmente, "Terni senza acciaio è una città fantasma. Credo e penso che si possa trovare un accordo, purché non si usino le vertenze aperte per polemiche politiche".
In Parlamento a scaldare lo scranno
Editoriale Radio Onda Libera del 4 novembre 2014
Oggi parliamo di politica, o meglio dell'attività del Parlamento. I parlamentari lavorano poco e prendono molto di stipendio. Questo si sa. E ogni volta arriva una conferma. Ogni volta che, per esempio vengono diffusi i dati di Open police, l'osservatorio civico sulla trasparenza della politica italiana.
Oggi parliamo di politica, o meglio dell'attività del Parlamento. I parlamentari lavorano poco e prendono molto di stipendio. Questo si sa. E ogni volta arriva una conferma. Ogni volta che, per esempio vengono diffusi i dati di Open police, l'osservatorio civico sulla trasparenza della politica italiana.
lunedì 3 novembre 2014
L'abusivismo che mina l'Italia
Editoriale Radio Onda Libera del 3 novembre 2014
Panettieri, macellai, studi medici, meccanici, benzinai, tassisti, perfino morti. La lista degli abusivi è lunghissima e inimmaginabile, il Paese sembra invaso da comportamenti illegali e senza scrupoli. Tante piccole e grandi truffe, tanti piccoli e grandi raggiri, contribuiscono a fornire l'immagine di una nazione gestita dall'illegalità. A parlare e a dipingere questo quadro è Roberto Ippolito che ha scritto un libro in cui si trova di tutto, dal fisioterapista-musicista al falso psicologo fino alle statue abusive...
Panettieri, macellai, studi medici, meccanici, benzinai, tassisti, perfino morti. La lista degli abusivi è lunghissima e inimmaginabile, il Paese sembra invaso da comportamenti illegali e senza scrupoli. Tante piccole e grandi truffe, tanti piccoli e grandi raggiri, contribuiscono a fornire l'immagine di una nazione gestita dall'illegalità. A parlare e a dipingere questo quadro è Roberto Ippolito che ha scritto un libro in cui si trova di tutto, dal fisioterapista-musicista al falso psicologo fino alle statue abusive...
domenica 2 novembre 2014
Il dramma delle Acciaierie
e i siparietti della politica
Il punto del direttore del 2 novembre 2014
Mentre la politica non perde occasione per mostrare il suo lato peggiore, l’economia mette a nudo un sistema che non regge più e che parla solo di tagli, esuberi e ammortizzatori sociali. A metà settimana la vertenza Ast ha guadagnato le prime pagine dei giornali nazionali e i primi titoli dei telegiornali grazie alle manganellate della polizia al corteo di tute blu che sfilava a Roma per raggiungere la sede del ministero dello Sviluppo economico. Un fatto gravissimo e inaccettabile la carica dei poliziotti ai danni di lavoratori che sono scesi in piazza per difendere il loro posto. Questo il giudizio di condanna unanime espresso e scritto da tutte le parti. E la constatazione amara è che ci sono voluti i manganelli per riaprire il tavolo delle trattative.
Mentre la politica non perde occasione per mostrare il suo lato peggiore, l’economia mette a nudo un sistema che non regge più e che parla solo di tagli, esuberi e ammortizzatori sociali. A metà settimana la vertenza Ast ha guadagnato le prime pagine dei giornali nazionali e i primi titoli dei telegiornali grazie alle manganellate della polizia al corteo di tute blu che sfilava a Roma per raggiungere la sede del ministero dello Sviluppo economico. Un fatto gravissimo e inaccettabile la carica dei poliziotti ai danni di lavoratori che sono scesi in piazza per difendere il loro posto. Questo il giudizio di condanna unanime espresso e scritto da tutte le parti. E la constatazione amara è che ci sono voluti i manganelli per riaprire il tavolo delle trattative.
venerdì 31 ottobre 2014
Riparte la trattativa sul futuro dell'Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 31 ottobre 2014
Dopo le cariche della polizia di mercoledì a Roma, per gli operai dell'Ast si apre uno spiraglio. Una settimana ancora. Per sapere se la trattativa ripartirà su nuove basi e con un nuovo piano oppure la Thyssen Krupp metterà sul tavolo le stesse condizioni di tre mesi fa. L'incontro al ministero dello Sviluppo economico è stato fissato per giovedì prossimo. Ci saranno i sindacati, l'azienda e il ministro Guidi. E' questa la disposizione data da Renzi all'indomani degli scontri romani. Certo ci sono volute le manganellate dei poliziotti per sbloccare la situazione. Questa è purtroppo l'amara constatazione. Chiusa la parentesi.
Dopo le cariche della polizia di mercoledì a Roma, per gli operai dell'Ast si apre uno spiraglio. Una settimana ancora. Per sapere se la trattativa ripartirà su nuove basi e con un nuovo piano oppure la Thyssen Krupp metterà sul tavolo le stesse condizioni di tre mesi fa. L'incontro al ministero dello Sviluppo economico è stato fissato per giovedì prossimo. Ci saranno i sindacati, l'azienda e il ministro Guidi. E' questa la disposizione data da Renzi all'indomani degli scontri romani. Certo ci sono volute le manganellate dei poliziotti per sbloccare la situazione. Questa è purtroppo l'amara constatazione. Chiusa la parentesi.
Le manganellate della vergogna
Editoriale Radio Onda Libera del 30 ottobre 2014
Manganellate della polizia sui lavoratori dell'Ast ieri in corteo a Roma. Un fatto gravissimo, inaccettabile, che ha scatenato reazioni e polemiche. Così la vertenza lunga e dolorosa delle acciaierie di Terni ha oltrepassato i confini regionali finendo con l'occupare i primi titoli dei telegiornali di tutto il Paese e le aperture dei giornali nazionali.
Manganellate della polizia sui lavoratori dell'Ast ieri in corteo a Roma. Un fatto gravissimo, inaccettabile, che ha scatenato reazioni e polemiche. Così la vertenza lunga e dolorosa delle acciaierie di Terni ha oltrepassato i confini regionali finendo con l'occupare i primi titoli dei telegiornali di tutto il Paese e le aperture dei giornali nazionali.
Una vita spezzata a coltellate
Editoriale Radio Onda Libera del 29 ottobre 2014
Un terribile fatto di cronaca è accaduto nella notte. A Terni c'è stato un omicidio. Un uomo ha ucciso la moglie a coltellate dopo aver chiuso i figli in una stanza. il dramma nella notte in un appartamento di via Gramsci nel centro della città.
Poche e scarse le notizie finora recuperate, si sa soltanto che la donna è morta poco dopo in seguito alle ferite riportate. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri. E dalle poche informazioni trapelate pare che l'uomo, un italiano, avrebbe chiuso in una stanza i figli per non farli assistere al delitto e poi abbia proceduto a uccidere la compagna.
Un terribile fatto di cronaca è accaduto nella notte. A Terni c'è stato un omicidio. Un uomo ha ucciso la moglie a coltellate dopo aver chiuso i figli in una stanza. il dramma nella notte in un appartamento di via Gramsci nel centro della città.
Poche e scarse le notizie finora recuperate, si sa soltanto che la donna è morta poco dopo in seguito alle ferite riportate. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri. E dalle poche informazioni trapelate pare che l'uomo, un italiano, avrebbe chiuso in una stanza i figli per non farli assistere al delitto e poi abbia proceduto a uccidere la compagna.
Seconde generazioni discriminate
Editoriale Radio Onda Libera del 28 ottobre 2014
Quattordici studenti su cento delle scuole elementari, medie e superiori umbre sono figli di migranti e, anche se in più del 54% dei casi sono nati in Italia, non sono cittadini italiani. Un dato, il 14%, che fa dell’Umbria una delle regioni che, in termini di incidenza percentuale, ospita più studenti con cittadinanza non italiana appena dopo l’Emilia Romagna (15,3%) e al pari della Lombardia. La situazione emerge dal report statistico relativo all’anno scolastico in corso pubblicato lunedì dal ministero dell’Istruzione che registra, in Italia, il ‘sorpasso’ delle seconde generazioni.
Quattordici studenti su cento delle scuole elementari, medie e superiori umbre sono figli di migranti e, anche se in più del 54% dei casi sono nati in Italia, non sono cittadini italiani. Un dato, il 14%, che fa dell’Umbria una delle regioni che, in termini di incidenza percentuale, ospita più studenti con cittadinanza non italiana appena dopo l’Emilia Romagna (15,3%) e al pari della Lombardia. La situazione emerge dal report statistico relativo all’anno scolastico in corso pubblicato lunedì dal ministero dell’Istruzione che registra, in Italia, il ‘sorpasso’ delle seconde generazioni.
martedì 28 ottobre 2014
Contatto Renzi-operai Ast. Era ora
Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2014
Finalmente il presidente del consiglio ha ricevuto una
delegazione dei lavoratori dell'Ast e soprattutto ha preso impegni per
raggiungere in tempi brevi un accordo. Lo ha fatto durante i lavori della
Leopolda, a Firenze. Questa è la novità delle ultime ore, novità che porterà
a una risoluzione positiva o meno ancora non si sa, ma intanto il premier si è
mosso, e questo è un passo avanti, visto che da più di tre mesi nonostante le
promesse e gli annunci Renzi non aveva avuto il tempo di parlare con gli operai
ternani. Da ieri Renzi è in un certo senso inchiodato alle sue responsabilità, quindi non potrà far finta di niente o scaricare su altri.
domenica 26 ottobre 2014
Centrodestra e primarie,
pensiero nom stupendo
Il punto del direttore del 25 ottobre 2014
Legge elettorale, alleanze, primarie, candidature, regionali. Sono queste le parole d'attualità e all'ordine del giorno della politica umbra. E dietro ognuna di esse ci sono ragionamenti e polemiche, distingui e prese di posizione, insomma di tutto e di più. Com'era prevedibile l'autunno per i partiti sarebbe stato caldo e così è. Veramente anche in economia si annunciava incandescente e anche in quest'ambito ciò sta avvenendo.
Legge elettorale, alleanze, primarie, candidature, regionali. Sono queste le parole d'attualità e all'ordine del giorno della politica umbra. E dietro ognuna di esse ci sono ragionamenti e polemiche, distingui e prese di posizione, insomma di tutto e di più. Com'era prevedibile l'autunno per i partiti sarebbe stato caldo e così è. Veramente anche in economia si annunciava incandescente e anche in quest'ambito ciò sta avvenendo.
venerdì 24 ottobre 2014
Il siparietto dell'esame di maturità
Editoriale Radio Onda Libera del 24 ottobre 2014
Dietrofront sull'esame di maturità. I commissari
esterni rimangono. Una vera e propria marcia indietro del governo: nella Legge
di stabilità è saltata la modifica che prevedeva l’abolizione dei commissari
esterni per risparmiare 140 milioni l’anno. Soddisfatti insegnanti e istituti,
arrabbiati gli studenti. E' proprio così. Nella stesura finale della Legge di
stabilità è saltata la modifica alle commissioni per l’esame di maturità.
giovedì 23 ottobre 2014
Acciaio, tensioni e visite notturne
Editoriale Radio Onda Libera del 23 ottobre 2014
La vertenza dell'acciaio si fa sempre più incandescente. Il punto della situazione fino a ieri sera era questo. L'azienda va dritta per la sua strada, i sindacati rispondono con lo sciopero a oltranza e con l'organizzazione della manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi, e il governo con il ministro Guidi convoca l'Ast per il 29. Ma stanotte intorno all'una c'è stato un blitz dell'amministratore delegato Lucia Morselli che si è presentata davanti ai cancelli della fabbrica dove è in corso il presidio degli operai.
La vertenza dell'acciaio si fa sempre più incandescente. Il punto della situazione fino a ieri sera era questo. L'azienda va dritta per la sua strada, i sindacati rispondono con lo sciopero a oltranza e con l'organizzazione della manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi, e il governo con il ministro Guidi convoca l'Ast per il 29. Ma stanotte intorno all'una c'è stato un blitz dell'amministratore delegato Lucia Morselli che si è presentata davanti ai cancelli della fabbrica dove è in corso il presidio degli operai.
mercoledì 22 ottobre 2014
Troppi ospedali da "curare"
Editoriale Radio Onda Libera del 22 ottobre 2014
Un terzo degli ospedali italiani è nella lista nera, quella degli ospedali spreconi e pericolosi. In soldoni si perde qualcosa come 4 miliardi l'anno. E' questo il dato sconvolgente emerso dallo studio arrivato direttamente dal ministero della Salute che ha presentato il "Piano esiti" che fotografa le performance dei nostri ospedali. Ne viene fuori un quadro ancora negativo nonostante qualche miglioramento rispetto agli anni precedenti.
Un terzo degli ospedali italiani è nella lista nera, quella degli ospedali spreconi e pericolosi. In soldoni si perde qualcosa come 4 miliardi l'anno. E' questo il dato sconvolgente emerso dallo studio arrivato direttamente dal ministero della Salute che ha presentato il "Piano esiti" che fotografa le performance dei nostri ospedali. Ne viene fuori un quadro ancora negativo nonostante qualche miglioramento rispetto agli anni precedenti.
martedì 21 ottobre 2014
I tedeschi non sentono Terni
Editoriale Radio Onda Libera del 21 ottobre 2014
Ieri nessuna chiamata. I dipendenti delle
acciaierie di Terni s'aspettavano un contatto, una promessa, uno spiraglio per
riaprire le trattative. Invece niente, solo frasi scontate e purtroppo vecchie.
Niente che tenesse conto dello sciopero di venerdì quando in piazza sono scese
oltre quindicimila persone in difesa del polo ternano. L'azienda fa sapere, tramite un lancio di un'agenzia, che
tutto rimane come prima, che le lettere di mobilità sono confermate, che si va
avanti con il piano di luglio.
lunedì 20 ottobre 2014
Assisi e Terni sperano, Perugia riflette
Editoriale Radio Onda Libera del 20 ottobre 2014
Pace, cultura e lavoro. I tre fatti che hanno caratterizzato gli ultimi giorni della settimana in Umbria. Cominciamo dal primo e cioè dalla marcia. Centomila persone, secondo gli organizzatori, con il motto "Cento anni di guerre bastano" e le bandiere dell'arcobaleno hanno partecipato alla marcia Perugia-Assisi. Tante le autorità presenti, tra cui la presidente della Camera, Laura Boldrini. E' arrivato anche il messaggio del Papa: "Fondamentale la cultura della solidarietà che deve essere ispirata ai valori morali e al servizio della persona e del bene comune".
Pace, cultura e lavoro. I tre fatti che hanno caratterizzato gli ultimi giorni della settimana in Umbria. Cominciamo dal primo e cioè dalla marcia. Centomila persone, secondo gli organizzatori, con il motto "Cento anni di guerre bastano" e le bandiere dell'arcobaleno hanno partecipato alla marcia Perugia-Assisi. Tante le autorità presenti, tra cui la presidente della Camera, Laura Boldrini. E' arrivato anche il messaggio del Papa: "Fondamentale la cultura della solidarietà che deve essere ispirata ai valori morali e al servizio della persona e del bene comune".
Tra l’acciaio e la marcia
c'è la capitale bocciata
Il punto del direttore del 19 ottobre 2014
Lavoro, pace e cultura. Non è uno slogan. Sono le tre parole che sintetizzano i tre grandi eventi della nostra regione. E si tratta di eventi straordinari, quasi di pari grado e importanza pur se in ambiti differenti. Ci riferiamo, nell’ordine, allo sciopero generale in difesa delle AcciaieriediTerni, alla marcia per ribadire ancora una volta un forte no a tutte le guerre e alla bocciaturadiPerugia-Assisi capitale europea della cultura 2019.
Lavoro, pace e cultura. Non è uno slogan. Sono le tre parole che sintetizzano i tre grandi eventi della nostra regione. E si tratta di eventi straordinari, quasi di pari grado e importanza pur se in ambiti differenti. Ci riferiamo, nell’ordine, allo sciopero generale in difesa delle AcciaieriediTerni, alla marcia per ribadire ancora una volta un forte no a tutte le guerre e alla bocciaturadiPerugia-Assisi capitale europea della cultura 2019.
Terni e l'Umbria in piazza per l'acciaio
Editoriale Radio Onda Libera del 17 ottobre 2014
La città di Terni è mobilitata per lo sciopero generale in difesa delle acciaierie. In questi minuti sta partendo da viale Brin, sede della fabbrica, il corteo che si dirigerà verso il centro, in piazza della Repubblica dove si svolgerà la manifestazione con il comizio finale a cui prenderanno parte i segretari generale di Cgil e Uil, Camusso e Angeletti, mentre per la Cisl sarà presente il segretario generale Fim, Farina.
La città di Terni è mobilitata per lo sciopero generale in difesa delle acciaierie. In questi minuti sta partendo da viale Brin, sede della fabbrica, il corteo che si dirigerà verso il centro, in piazza della Repubblica dove si svolgerà la manifestazione con il comizio finale a cui prenderanno parte i segretari generale di Cgil e Uil, Camusso e Angeletti, mentre per la Cisl sarà presente il segretario generale Fim, Farina.
giovedì 16 ottobre 2014
Sprechi, inefficienze e solita politica
Editoriale Radio Onda Libera del 16 ottobre 2014
"Ottomila comuni sono troppi, bisognerebbe pensare a una riduzione che renda più facile il coordinamento". Sono parole del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, in audizione alla commissione sull’anagrafe tributaria. Questa proposta faceva già parte delle misure di riduzione della spesa pubblica ma poi si è persa nel dimenticatoio. Una delle tante di questa politica affetta da annuncite che ha la memoria corta.
"Ottomila comuni sono troppi, bisognerebbe pensare a una riduzione che renda più facile il coordinamento". Sono parole del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, in audizione alla commissione sull’anagrafe tributaria. Questa proposta faceva già parte delle misure di riduzione della spesa pubblica ma poi si è persa nel dimenticatoio. Una delle tante di questa politica affetta da annuncite che ha la memoria corta.
mercoledì 15 ottobre 2014
Un futuro segnato dall'incertezza
Editoriale Radio Onda Libera del 15 ottobre 2014
Metà dei pensionati in Italia vivono con meno di mille
euro al mese. Secondo il bilancio sociale dell'Inps, oltre 2 milioni di persone
hanno un reddito previdenziale inferiore a 500 euro. Il 70% ha meno di 1.500
euro al mese. La crisi morde le aziende: la spesa per ammortizzatori
sociali e contributi figurativi è oltre 23,5 miliardi. E' questo il ritratto di un Paese attraverso il suo
rapporto con i contributi e la previdenza. E' quello che emerge dal bilancio sociale dell'Inps, che per prima cosa dipinge la situazione di difficoltà nella quale si trovano molte persone uscite dalla fase lavorativa della vita: nel 2013 quasi la metà dei pensionati (il 43,5%, pari a 6,8 milioni di persone), aveva un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro al mese.
Tensione alta nella "polveriera" Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 14 ottobre 2014
Il consiglio comunale straordinario ha accolto la
rabbia e la disperazione dei lavoratori dell'Ast per il posto di lavoro in bilico. Il centro multimediale di terni si è trasformato in una
polveriera, tutti contro tutti, i politici che non vengono ascoltati dai
lavoratori, i sindacati che fanno fatica a imporsi e chiedono dimissioni di
massa. La tensione in mattinata era alle stelle, il consiglio è
stato aggiornato al pomeriggio ma dopo è stato anche peggio e alla fine non è
stato stilato neppure un documento unitario sulla questione Ast.
Riaprire la trattativa Ast è un dovere
Editoriale Radio Onda Libera del 13 ottobre 2014
L'Ast riparte dopo lo sciopero che l'ha bloccata da venerdì sera. Tra un'ora al centro multimediale si svolgerà il consiglio comunale straordinario sul futuro delle acciaierie. La settimana si chiuderà con lo sciopero generale di venerdì in difesa della fabbrica di Terni. Ma andiamo con ordine. E ricordiamo che giovedì notte si è verificata la rottura delle trattative tra azienda e sindacati che hanno bocciato la mediazione del governo, e sono partite 537 lettere di mobilità, a confermare un braccio di ferro senza precedenti tra la multinazionale tedesca e i rappresentanti dei lavoratori.
L'Ast riparte dopo lo sciopero che l'ha bloccata da venerdì sera. Tra un'ora al centro multimediale si svolgerà il consiglio comunale straordinario sul futuro delle acciaierie. La settimana si chiuderà con lo sciopero generale di venerdì in difesa della fabbrica di Terni. Ma andiamo con ordine. E ricordiamo che giovedì notte si è verificata la rottura delle trattative tra azienda e sindacati che hanno bocciato la mediazione del governo, e sono partite 537 lettere di mobilità, a confermare un braccio di ferro senza precedenti tra la multinazionale tedesca e i rappresentanti dei lavoratori.
La partita dell'acciaio
è la partita dell'Umbria
Il punto del direttore del 10 ottobre 2014
Purtroppo è accaduto ciò che si temeva, che si paventava alla vigilia dell’ultimo, ennesimo, incontro: la rottura della trattativa sul tavolo nazionale. L’azienda e i sindacati sono stati per una volta d’accordo nel rifiutare la proposta del governo, per il resto le distanze sono rimaste abissali da far alzare bandiera bianca e dichiarare il fallimento di ogni ipotesi di accordo. Il filo, esile, del confronto si è strappato mentre a Palazzo Madama andava in scena l'indegno spettacolo della politica per il jobs act.
I 537 "schiaffi" di una trattativa saltata
Editoriale Radio Onda Libera del 10 ottobre 2014
Il fallimento della trattativa della Tk-Ast ma soprattutto le 537 lettere di mobilità, l'anticamera del licenziamento, inviate dall'azienda hanno scatenato la reazione dei lavoratori delle acciaierie e della città intera. Terni ieri ha vissuto una giornata drammatica, l'assemblea dei lavoratori si è tenuta davanti alla fabbrica di viale Brin, subito la proclamazione dello sciopero di 24 ore fino alle 14 di oggi, poi i cortei fino alla Prefettura e al Comune, quindi il blocco della stazione ferroviaria con i traffico in tilt per ore.
Rotta la trattativa Ast, rischi enormi
Editoriale Radio Onda Libera del 9 ottobre 2014
Oggi ci occupiamo ancora della trattativa per l’Ast, la fabbrica di acciaio di Terni,
che si è rotta stanotte intorno alle una. Proprio mentre al Senato si stava
votando la fiducia per il jobs act. Azienda e sindacati hanno rigettato la proposta
d’accordo. Impossibile trovare un’intesa e ora si aprono scenari a dir poco
preoccupanti: l’Ast avrebbe pronte le lettere di licenziamento, quelle 550
inviate già a luglio e poi “stracciate”, mentre i sindacati ritengono
necessario un confronto con i lavoratori.
mercoledì 8 ottobre 2014
Il governo non può fare il notaio
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 ottobre 2014
Niente di fatto nell'incontro di ieri sulla Tk-Ast. Oggi pomeriggio le parti si rivedranno. E forse finalmente si raggiungerà un accordo oppure si romperà. La sensazione emersa è che il piano industriale della multinazionale tedesca sarebbe collegato al jobs act, nel senso che nel provvedimento del governo ci sono norme che a Thyssen Krupp interesserebbero molto. Come ad esempio i licenziamenti detti "economici", determinati da nuove tecnologie o calo di vendite oppure il demansionamento.
Niente di fatto nell'incontro di ieri sulla Tk-Ast. Oggi pomeriggio le parti si rivedranno. E forse finalmente si raggiungerà un accordo oppure si romperà. La sensazione emersa è che il piano industriale della multinazionale tedesca sarebbe collegato al jobs act, nel senso che nel provvedimento del governo ci sono norme che a Thyssen Krupp interesserebbero molto. Come ad esempio i licenziamenti detti "economici", determinati da nuove tecnologie o calo di vendite oppure il demansionamento.
martedì 7 ottobre 2014
Umbria col fiato sospeso per la Tk-Ast
Editoriale Radio Onda Libera del 7 ottobre 2014
Oggi è il giorno del vertice decisivo per la Tk-Ast. O almeno così dovrebbe essere. A mezzogiorno le parti si incontreranno al ministero dello Sviluppo economico per un confronto che potrebbe segnare definitivamente le sorti delle acciaierie ternane. Azienda e sindacati hanno messo ampiamente in chiaro le rispettive posizioni. La Thyssen vuole 290 esuberi e lo spegnimento del forno, i lavoratori vogliono un altro piano industriale. Non è chiara quella del governo, del ministro Guidi che oggi dovrà per forza di cose ufficializzare.
Oggi è il giorno del vertice decisivo per la Tk-Ast. O almeno così dovrebbe essere. A mezzogiorno le parti si incontreranno al ministero dello Sviluppo economico per un confronto che potrebbe segnare definitivamente le sorti delle acciaierie ternane. Azienda e sindacati hanno messo ampiamente in chiaro le rispettive posizioni. La Thyssen vuole 290 esuberi e lo spegnimento del forno, i lavoratori vogliono un altro piano industriale. Non è chiara quella del governo, del ministro Guidi che oggi dovrà per forza di cose ufficializzare.
lunedì 6 ottobre 2014
Benvenuti alla "sagra dello spreco"
Editoriale Radio Onda Libera del 6 ottobre 2014
La sanità degli sprechi. Dall'elaborazione degli ultimi
dati disponibili del ministero della Salute pubblicati on line sull'attività
economico-sanitaria (2011) emergono delle vere e proprie disparità, una
fotografia sui soldi letteralmente buttati e sulle inefficienze in un comparto
delicato come la sanità. Una sorta di classifica degli ospedali che spendono di
più. E tutto ciò costa 50 miliardi l'anno alle casse dello Stato.
domenica 5 ottobre 2014
La cultura dell’incontro
non vale per la politica
Il punto del direttore del 5 ottobre 2014
San Francesco non è un santo qualsiasi. E' colui che meglio di tutti, o prima di tutti, ha interpretato i valori cristiani della povertà e dell'umiltà, della pace, della fratellanza e del rispetto del creato. Il suo insegnamento a distanza di secoli è di straordinaria attualità oltre che di immensa grandezza. Il Poverello d'Assisi è un gigante della Chiesa, un personaggio del medioevo di grandissima caratura, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia con le parole "nacque al mondo un sole".
San Francesco non è un santo qualsiasi. E' colui che meglio di tutti, o prima di tutti, ha interpretato i valori cristiani della povertà e dell'umiltà, della pace, della fratellanza e del rispetto del creato. Il suo insegnamento a distanza di secoli è di straordinaria attualità oltre che di immensa grandezza. Il Poverello d'Assisi è un gigante della Chiesa, un personaggio del medioevo di grandissima caratura, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia con le parole "nacque al mondo un sole".
venerdì 3 ottobre 2014
Parlamento "ostaggio" e partiti lacerati
Editoriale Radio Onda Libera del 3 settembre 2014
Ancora un'altra pagina vergognosa. Niente da fare per l'elezione dei due giudici costituzionali. Un'altra fumata nera dal Parlamento nonostante il ticket dei candidati fosse cambiato. L’azzurro Donato Bruno aveva fatto un passo indietro e al suo posto era stato scelto un avvocato generale dello Stato, Ignazio Caramazza, gradito al Colle e indicato da Gianni Letta. Ma non c’è stato nulla da fare.
Ancora un'altra pagina vergognosa. Niente da fare per l'elezione dei due giudici costituzionali. Un'altra fumata nera dal Parlamento nonostante il ticket dei candidati fosse cambiato. L’azzurro Donato Bruno aveva fatto un passo indietro e al suo posto era stato scelto un avvocato generale dello Stato, Ignazio Caramazza, gradito al Colle e indicato da Gianni Letta. Ma non c’è stato nulla da fare.
giovedì 2 ottobre 2014
Lacrime e sangue per l'acciaio ternano
Editoriale Radio Onda Libera del 2 ottobre 2014
La Tk-Ast va avanti con il piano "lacrime e sangue" anche se modificato. Non più 550 lavoratori da spedire in mobilità, ma 290 con qualche beneficio in più. L'amministratore delegato Lucia Morselli ha infatti fatto sapere che il piano presentato il 17 luglio si può correggere, ma si dovrà fare questo: collocamento nelle liste di mobilità per 290 addetti – con 80mila euro di incentivo a chi accetta entro il 28 dicembre, che scendono a 50mila per chi decide di farlo dopo – e apertura delle procedure di cassa integrazione fino al 2016.
La Tk-Ast va avanti con il piano "lacrime e sangue" anche se modificato. Non più 550 lavoratori da spedire in mobilità, ma 290 con qualche beneficio in più. L'amministratore delegato Lucia Morselli ha infatti fatto sapere che il piano presentato il 17 luglio si può correggere, ma si dovrà fare questo: collocamento nelle liste di mobilità per 290 addetti – con 80mila euro di incentivo a chi accetta entro il 28 dicembre, che scendono a 50mila per chi decide di farlo dopo – e apertura delle procedure di cassa integrazione fino al 2016.
mercoledì 1 ottobre 2014
Disoccupazione giovanile da paura
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 ottobre 2014
Nuovo record per la disoccupazione giovanile. Mentre cala il tasso generale di 0,3 punti percentuali, si registra un nuovo picco per i più giovani. L’Istat nel suo bollettino rileva che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 44,2%, ed è ancora in crescita di 1,0 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,6 punti nel confronto tendenziale.
Nuovo record per la disoccupazione giovanile. Mentre cala il tasso generale di 0,3 punti percentuali, si registra un nuovo picco per i più giovani. L’Istat nel suo bollettino rileva che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 44,2%, ed è ancora in crescita di 1,0 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,6 punti nel confronto tendenziale.
martedì 30 settembre 2014
Lo scandalo delle baby pensioni
Editoriale Radio Onda Libera del 30 settembre 2014
Oggi parliamo di lavoro e pensioni, proprio all'indomani dell'approvazione da parte del Partito democratico del Jobs act, il piano sul lavoro, e alla vigilia della manovra d'autunno con il governo che deve trovare almeno 20 miliardi di euro. E mentre si rumoreggia di possibili nuovi tagli ecco un dato che invita a riflettere. Perché si tratta dell'esercito dei baby pensionati, di coloro che godono di un trattamento pensionistico pur avendo versato contributi inferiori alla media. E il tutto a spese di Pantaleone, dei cittadini italiani.
Oggi parliamo di lavoro e pensioni, proprio all'indomani dell'approvazione da parte del Partito democratico del Jobs act, il piano sul lavoro, e alla vigilia della manovra d'autunno con il governo che deve trovare almeno 20 miliardi di euro. E mentre si rumoreggia di possibili nuovi tagli ecco un dato che invita a riflettere. Perché si tratta dell'esercito dei baby pensionati, di coloro che godono di un trattamento pensionistico pur avendo versato contributi inferiori alla media. E il tutto a spese di Pantaleone, dei cittadini italiani.
lunedì 29 settembre 2014
Anziani e bimbi da amare e difendere
Editoriale Radio Onda Libera del 29 settembre 2014
“La violenza sugli anziani è disumana come quella sui bambini”. Parole durissime quelle pronunciate da Papa Francesco, con un chiaro riferimento agli ultimi scandali della pedofilia del clero e agli arresti domiciliari in Vaticano per l’ex nunzio polacco Jozef Wesolowski, indagato per abusi su minori e pedopornografia.
“La violenza sugli anziani è disumana come quella sui bambini”. Parole durissime quelle pronunciate da Papa Francesco, con un chiaro riferimento agli ultimi scandali della pedofilia del clero e agli arresti domiciliari in Vaticano per l’ex nunzio polacco Jozef Wesolowski, indagato per abusi su minori e pedopornografia.
domenica 28 settembre 2014
I tre temi segnati sull'agenda politica
Il punto del direttore del 28 settembre 2014
Legge elettorale, Province e candidature per le regionali. Sono i tre temi scritti in grassetto nell’agenda politica e intorno ai quali si intrecciano discussioni e anche divisioni. Partiamo dalle regole che dovranno disciplinare le prossime elezioni regionali. La premessa che vale la pena ricordare è che ci saranno dieci consiglieri in meno, quindi meno posti ma non per questo meno aspiranti. Anzi. E un primo step sarà quello di essere inseriti in lista, poi raccogliere tante, ma tante, preferenze per essere eletti. A proposito, c’è anche chi cambia casacca con la promessa della candidatura. Come se un partito fosse un bus da cui si sale e scende a proprio piacimento o a seconda dell’interesse personale.
Legge elettorale, Province e candidature per le regionali. Sono i tre temi scritti in grassetto nell’agenda politica e intorno ai quali si intrecciano discussioni e anche divisioni. Partiamo dalle regole che dovranno disciplinare le prossime elezioni regionali. La premessa che vale la pena ricordare è che ci saranno dieci consiglieri in meno, quindi meno posti ma non per questo meno aspiranti. Anzi. E un primo step sarà quello di essere inseriti in lista, poi raccogliere tante, ma tante, preferenze per essere eletti. A proposito, c’è anche chi cambia casacca con la promessa della candidatura. Come se un partito fosse un bus da cui si sale e scende a proprio piacimento o a seconda dell’interesse personale.
venerdì 26 settembre 2014
Sulla salute non si specula
Editoriale Radio Onda Libera del 26 settembre 2014
Un medico in servizio a Terni è stato arrestato per concussione. E' stato sorpreso in flagranza dalla Digos mentre prendeva soldi da una paziente per anticipare una operazione chirurgica. Quando ha visto i poliziotti è rimasto semplicemente di sasso. Gli agenti lo hanno pizzicato nel suo ufficio all’interno dell’ospedale, un istante dopo aver incassato i primi trecento euro. In pratica, l’acconto di una mazzetta da mille euro chiesta a una paziente di nazionalità straniera affetta da calcoli biliari. Soldi che sarebbero serviti a scavalcare le liste di attesa e ad anticipare i tempi dell’operazione.
Un medico in servizio a Terni è stato arrestato per concussione. E' stato sorpreso in flagranza dalla Digos mentre prendeva soldi da una paziente per anticipare una operazione chirurgica. Quando ha visto i poliziotti è rimasto semplicemente di sasso. Gli agenti lo hanno pizzicato nel suo ufficio all’interno dell’ospedale, un istante dopo aver incassato i primi trecento euro. In pratica, l’acconto di una mazzetta da mille euro chiesta a una paziente di nazionalità straniera affetta da calcoli biliari. Soldi che sarebbero serviti a scavalcare le liste di attesa e ad anticipare i tempi dell’operazione.
Messaggi di sangue e di violenza
Editoriale Radio Onda Libera del 25 settembre 2014
Da qualche settimana per televisione compaiono immagini agghiaccianti di terroristi che decapitano soldati, giornalisti, cooperanti e ora anche un turista francese, uno che con la guerra non c'entra assolutamente nulla. L'uccisione dell'uomo è stata documentata in un video intitolato "Messaggio di sangue per il governo francese". Il gruppo jihadista algerino "Jund al-Khilafa", alleato dello Stato islamico che imperversa tra Siria e Iraq e si trova da alcuni giorni sotto i bombardamenti di forze Usa e dei Paesi arabi, ha rivendicato il sequestro (avvenuto domenica sera a Tizi Ouzou, 110 chilometri ad est di Algeri, in Cabilia) e l'uccisione del turista, Hervè Goudel, 55 anni, sposato e padre di due figli.
Da qualche settimana per televisione compaiono immagini agghiaccianti di terroristi che decapitano soldati, giornalisti, cooperanti e ora anche un turista francese, uno che con la guerra non c'entra assolutamente nulla. L'uccisione dell'uomo è stata documentata in un video intitolato "Messaggio di sangue per il governo francese". Il gruppo jihadista algerino "Jund al-Khilafa", alleato dello Stato islamico che imperversa tra Siria e Iraq e si trova da alcuni giorni sotto i bombardamenti di forze Usa e dei Paesi arabi, ha rivendicato il sequestro (avvenuto domenica sera a Tizi Ouzou, 110 chilometri ad est di Algeri, in Cabilia) e l'uccisione del turista, Hervè Goudel, 55 anni, sposato e padre di due figli.
mercoledì 24 settembre 2014
Classe politica senza vergona
Editoriale Radio Onda Libera del 24 settembre 2014
La politica non va, perde tempo, si impantana e si arroventa su se stessa. E' il caso dell'elezione per i due membri laici della Corte costituzionale che non vede la fumata bianca dopo quattordici votazioni e dopo aver bruciato quasi cento ore di lavoro di Camera e Senato. Con il rischio di bloccare o far saltare provvedimenti urgenti e importanti come il jobs act. Onestamente, la questione sta diventando ridicola se pensiamo che Papa Francesco è stato eletto al quinto scrutinio...
La politica non va, perde tempo, si impantana e si arroventa su se stessa. E' il caso dell'elezione per i due membri laici della Corte costituzionale che non vede la fumata bianca dopo quattordici votazioni e dopo aver bruciato quasi cento ore di lavoro di Camera e Senato. Con il rischio di bloccare o far saltare provvedimenti urgenti e importanti come il jobs act. Onestamente, la questione sta diventando ridicola se pensiamo che Papa Francesco è stato eletto al quinto scrutinio...
Bagnasco e un appello da ascoltare
Editoriale Radio Onda Libera del 23 settembre 2014
Chiesa e politica, economia e morale. Prendiamo spunto dalle parole del cardinale Bagnasco, capo dei vescovi italiani, che alla ripresa dei lavori della Cei ha rivolto un appello a tutti i responsabili della cosa pubblica, a coloro che hanno risorse finanziarie o capacità imprenditoriali, di fare rete "super partes". "La gente - ha spiegato - è stremata e non può attendere oltre. Il disagio, lo si sa, più perdura e più lascia il segno negli animi".
Chiesa e politica, economia e morale. Prendiamo spunto dalle parole del cardinale Bagnasco, capo dei vescovi italiani, che alla ripresa dei lavori della Cei ha rivolto un appello a tutti i responsabili della cosa pubblica, a coloro che hanno risorse finanziarie o capacità imprenditoriali, di fare rete "super partes". "La gente - ha spiegato - è stremata e non può attendere oltre. Il disagio, lo si sa, più perdura e più lascia il segno negli animi".
La vergogna dei vitalizi
Editoriale Radio Onda Libera del 22 settembre 2014
I vitalizi d'oro, quelle pensioni inventate per chi ha fatto politica che rappresentano uno scandaloso privilegio, costano 170 milioni l'anno e i bilanci delle Regioni non reggono più. Non è una novità, lo sapevamo da sempre. Ma qual è la notizia oggi? E' che il sottosegretario Zanetti ha presentato una proposta di legge proprio contro i baby pensionati della politica. Era ora, potremmo dire. Ma entriamo nel merito.
I vitalizi d'oro, quelle pensioni inventate per chi ha fatto politica che rappresentano uno scandaloso privilegio, costano 170 milioni l'anno e i bilanci delle Regioni non reggono più. Non è una novità, lo sapevamo da sempre. Ma qual è la notizia oggi? E' che il sottosegretario Zanetti ha presentato una proposta di legge proprio contro i baby pensionati della politica. Era ora, potremmo dire. Ma entriamo nel merito.
E adesso una riflessione seria
per una buona informazione
Il punto del direttore del 21 settembre 2014
Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi. E possono far male, offendere e forse perfino uccidere. La storia del prete che si è tolto la vita all'indomani della diffusione della notizia che lo riguardava come vittima di un'estorsione a sfondo sessuale obbliga a una riflessione seria, profonda e senza ipocrisie. Il fatto nel suo epilogo drammatico porta il ragionamento alle implicazioni, ai vari diritti che entrano in conflitto. Da quello di cronaca a quello dei cittadini a essere informati, da quello della privacy a quello della dignità e dell'onore, a quello della riservatezza delle indagini giudiziarie.
Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi. E possono far male, offendere e forse perfino uccidere. La storia del prete che si è tolto la vita all'indomani della diffusione della notizia che lo riguardava come vittima di un'estorsione a sfondo sessuale obbliga a una riflessione seria, profonda e senza ipocrisie. Il fatto nel suo epilogo drammatico porta il ragionamento alle implicazioni, ai vari diritti che entrano in conflitto. Da quello di cronaca a quello dei cittadini a essere informati, da quello della privacy a quello della dignità e dell'onore, a quello della riservatezza delle indagini giudiziarie.
C'è un'altra Casta che punta i piedi
Editoriale Radio Onda Libera del 19 settembre 2014
Questa mattina parliamo di politica ed economia, e di una Casta molto privilegiata dentro i Palazzi che contano, quelli della capitale. Ora, finalmente, si sta decidendo di stabilire un tetto agli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato con la previsione di tagli ai funzionari e ai burocrati ma 23 sigle sindacali contestano la decisione ritenendola irricevibile. Ma il piano delle presidenze Grasso e Boldrini va avanti e il testo in dieci articoli, cinque pagine, prevede una spending review per 96 milioni di euro da portare a compimento nel 2018 ma con partenza dal primo gennaio dell'anno prossimo.
Questa mattina parliamo di politica ed economia, e di una Casta molto privilegiata dentro i Palazzi che contano, quelli della capitale. Ora, finalmente, si sta decidendo di stabilire un tetto agli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato con la previsione di tagli ai funzionari e ai burocrati ma 23 sigle sindacali contestano la decisione ritenendola irricevibile. Ma il piano delle presidenze Grasso e Boldrini va avanti e il testo in dieci articoli, cinque pagine, prevede una spending review per 96 milioni di euro da portare a compimento nel 2018 ma con partenza dal primo gennaio dell'anno prossimo.
Riforme impossibili se il freno è tirato
Editoriale Radio Onda Libera del 18 settembre 2014
La politica si trova in pieno stallo, in piena impasse. Il Parlamento non riesce a eleggere i rappresentanti alla Corte costituzionale e al Consiglio superiore della magistratura. E il motivo è perché non c'è intesa tra i partiti, quindi si susseguono e si incrociano veti e diktat, ricatti e tradimenti. Non è bastato l'intervento del presidente della Repubblica che esige l'accordo, nonostante l'ennesimo vertice tra Berlusconi e Renzi per salvare il salvabile.
La politica si trova in pieno stallo, in piena impasse. Il Parlamento non riesce a eleggere i rappresentanti alla Corte costituzionale e al Consiglio superiore della magistratura. E il motivo è perché non c'è intesa tra i partiti, quindi si susseguono e si incrociano veti e diktat, ricatti e tradimenti. Non è bastato l'intervento del presidente della Repubblica che esige l'accordo, nonostante l'ennesimo vertice tra Berlusconi e Renzi per salvare il salvabile.
Il lavoro che uccide non è lavoro
Editoriale Radio Onda Libera del 17 settembre 2014
Ancora un incidente mortale sul lavoro. Sempre a Terni. E' la seconda vittima in pochi giorni. L'ultimo si è verificato ieri all'interno del centro di finitura della Thyssen Krupp, l'acciaieria al centro dell'attenzione in questo periodo per il pesante taglio di personale che l'azienda vuole fare. A perdere la vita è stato Enrico Pezzanera, 62enne titolare di una ditta esterna di autotrasporti, colpito in pieno da rottami di ferro in fase di movimentazione.
Ancora un incidente mortale sul lavoro. Sempre a Terni. E' la seconda vittima in pochi giorni. L'ultimo si è verificato ieri all'interno del centro di finitura della Thyssen Krupp, l'acciaieria al centro dell'attenzione in questo periodo per il pesante taglio di personale che l'azienda vuole fare. A perdere la vita è stato Enrico Pezzanera, 62enne titolare di una ditta esterna di autotrasporti, colpito in pieno da rottami di ferro in fase di movimentazione.
I bimbi non meritano di essere poveri
Editoriale Radio Onda Libera del 16 settembre 2014
Oggi parliamo di economia o meglio povertà. Perché c'è una notizia che dovrebbe far riflettere. In Italia, in due anni, su circa 10 milioni di minori, quelli in stato di indigenza sono passati da 723mila a 1 milione e 434mila. In un anno sono cresciuti del 30 per cento. Molti altri vivono in una zona grigia e sono ad alto rischio. Insomma pare proprio che l'infanzia venga piano piano cancellata dalla crisi, che colpisce le fasce di età più basse e interessa anche vaste aree del Nord secondo gli esperti.
Oggi parliamo di economia o meglio povertà. Perché c'è una notizia che dovrebbe far riflettere. In Italia, in due anni, su circa 10 milioni di minori, quelli in stato di indigenza sono passati da 723mila a 1 milione e 434mila. In un anno sono cresciuti del 30 per cento. Molti altri vivono in una zona grigia e sono ad alto rischio. Insomma pare proprio che l'infanzia venga piano piano cancellata dalla crisi, che colpisce le fasce di età più basse e interessa anche vaste aree del Nord secondo gli esperti.
Ministri nelle scuole ok, ma non basta
Editoriale Radio Onda Libera del 15 settembre 2014
Oggi suona la campanella per 120mila studenti umbri, l'anno scolastico si apre con i vecchi e i nuovi problemi, con gli effetti dei tagli sulla formazione delle classi e con gli accorpamenti, sugli edifici scolastici, il caro libri e la solita questione dei precari scontenti. Come ogni anno si registrano le lettere delle istituzioni agli studenti a cui augurano di rivalutare l'importanza dell'apprendimento e della cultura. Nelle aule sono entrati da poco più di mezz'ora 119.814 studenti di ogni ordine e grado. Oltre 90mila andranno nelle scuole della provincia di Perugia, circa 40mila negli istituti scolastici ternani.
Oggi suona la campanella per 120mila studenti umbri, l'anno scolastico si apre con i vecchi e i nuovi problemi, con gli effetti dei tagli sulla formazione delle classi e con gli accorpamenti, sugli edifici scolastici, il caro libri e la solita questione dei precari scontenti. Come ogni anno si registrano le lettere delle istituzioni agli studenti a cui augurano di rivalutare l'importanza dell'apprendimento e della cultura. Nelle aule sono entrati da poco più di mezz'ora 119.814 studenti di ogni ordine e grado. Oltre 90mila andranno nelle scuole della provincia di Perugia, circa 40mila negli istituti scolastici ternani.
lunedì 15 settembre 2014
Le imprese soffronto,
la politica vivacchia
Il punto del direttore del 14 settembre 2014
La mente umana, si sa, è uno dei misteri più complicati del mondo. Quando scatta qualcosa, può essere questione di un nanosecondo, avviene velocemente un corto circuito che manda in tilt tutto, compresi gli affetti veri. E così può spegnersi una vita. Di fronte alla notizia di una persona che arriva a questo punto le parole sono inutili e se pronunciate suonano stonate e fuori luogo. Di solito la cronaca riserva un piccolo spazio ai suicidi, a quei gesti di disperazione che lasciano senza risposta mille interrogativi. E’ una forma di rispetto verso chi non riuscendo a vedere la luce, versa in uno stato di fragilità profonda e decide di porre fine all’esistenza. Ma in certi casi la notizia diventa più di una “breve” perché il personaggio che firma il gesto estremo è molto conosciuto, apprezzato in diversi ambienti del territorio regionale, come Roberto Prosperi.
giovedì 11 settembre 2014
Regioni, rimborsi e coerenza
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 settembre 2014
Spese pazze in Regione, è scoppiato il caso in Emilia Romagna che dal punto di vista politico non è una regione qualsiasi soprattutto in questo momento con il Pd che governa il Paese. Quattromila euro circa a Stefano Bonaccini. Cinquemila e cinquecento a Matteo Richetti. Sono queste le cifre che la Procura di Bologna contesta al responsabile Enti locali e al deputato del Partito democratico. I rimborsi “sospetti” riguardano 19 mesi di mandato nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna: cene, pranzi, qualche notte in albergo e rimborsi chilometrici che secondo i pm non sarebbero consoni con l’attività politica.
Spese pazze in Regione, è scoppiato il caso in Emilia Romagna che dal punto di vista politico non è una regione qualsiasi soprattutto in questo momento con il Pd che governa il Paese. Quattromila euro circa a Stefano Bonaccini. Cinquemila e cinquecento a Matteo Richetti. Sono queste le cifre che la Procura di Bologna contesta al responsabile Enti locali e al deputato del Partito democratico. I rimborsi “sospetti” riguardano 19 mesi di mandato nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna: cene, pranzi, qualche notte in albergo e rimborsi chilometrici che secondo i pm non sarebbero consoni con l’attività politica.
mercoledì 10 settembre 2014
La droga ha fatto un altro morto
Editoriale Radio Onda Libera del 10 settembre 2014
La droga che continua a uccidere. Da registrare un altro morto, un'altra vittima. La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio a Perugia, in pieno centro, in un luogo verde. L'uomo è un tunisino noto alle forze dell'ordine come tossicodipendente. Non sono affatto chiare le cause del decesso, l'ipotesi più accreditata, al termine del sopralluogo della polizia e del medico legale, è che lo straniero sia morto per overdose. Comunque entro domani sarà effettuata l'autopsia per sciogliere ogni dubbio.
La droga che continua a uccidere. Da registrare un altro morto, un'altra vittima. La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio a Perugia, in pieno centro, in un luogo verde. L'uomo è un tunisino noto alle forze dell'ordine come tossicodipendente. Non sono affatto chiare le cause del decesso, l'ipotesi più accreditata, al termine del sopralluogo della polizia e del medico legale, è che lo straniero sia morto per overdose. Comunque entro domani sarà effettuata l'autopsia per sciogliere ogni dubbio.
martedì 9 settembre 2014
Con gli slogan non si mangia
Editoriale Radio Onda Libera del 9 settembre 2014
Il governo ha deciso di mettersi a dieta, di preparare un elenco di interventi per ridurre le spese di ogni singolo ministero. A prendere le forbici in mano è il commissario Cottarelli che dovrà attuare la tanto agognata spending review per trovare le coperture economiche per le riforme. Fonti ministeriali fanno sapere che i ministri avrebbero già accettato un piano di massima sui tagli di spesa del tre per cento. Non si dovrebbe trattare di tagli lineari, ma ogni ministero sarà responsabilizzato nel rintracciare le voci da tagliare.
Il governo ha deciso di mettersi a dieta, di preparare un elenco di interventi per ridurre le spese di ogni singolo ministero. A prendere le forbici in mano è il commissario Cottarelli che dovrà attuare la tanto agognata spending review per trovare le coperture economiche per le riforme. Fonti ministeriali fanno sapere che i ministri avrebbero già accettato un piano di massima sui tagli di spesa del tre per cento. Non si dovrebbe trattare di tagli lineari, ma ogni ministero sarà responsabilizzato nel rintracciare le voci da tagliare.
lunedì 8 settembre 2014
Il futuro di una città non si svende
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 settembre 2014
Continuiamo a parlare di economia, perché il destino della Thyssen Krupp, della fabbrica di Terni, è legato alla politica di queste ore. Oggi al ministero è previsto un altro incontro dopo quello di giovedì notte al termine del quale la multinazionale tedesca ha ritirato il piano definito lacrime e sangue.
Continuiamo a parlare di economia, perché il destino della Thyssen Krupp, della fabbrica di Terni, è legato alla politica di queste ore. Oggi al ministero è previsto un altro incontro dopo quello di giovedì notte al termine del quale la multinazionale tedesca ha ritirato il piano definito lacrime e sangue.
domenica 7 settembre 2014
Si riparte con l'acciaio
e i tormenti della politica
Il punto del direttore del 7 settembre 2014
Dove eravamo rimasti prima della pausa di agosto? A una situazione di incertezza per l'economia e la politica ma anche e soprattutto immaginando il futuro di questa regione che non riesce a sciogliere quei nodi che la bloccano costringendola a stare ferma quando tutto il mondo cambia, gira a ritmi pazzeschi. Dimenticando che quando non ci si muove, spesso e volentieri si indietreggia, si regredisce.
giovedì 4 settembre 2014
Rivoluzione a scuola: conterà il merito
Editoriale Radio Onda Libera del 4 settembre 2014
E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
mercoledì 3 settembre 2014
Quanto si risparmia senza Province
Editoriale Radio Onda Libera del 3 settembre 2014
Da cinque mesi le Province sono state svuotate dai loro poteri e trasformate in enti di secondo livello, ora a giorni saranno pronti i decreti attuativi per dare corpo alla riforma. Nel frattempo una società del Tesoro e della Banca d’Italia, la Sose, ha fatto con il centro studi Nomisma una simulazione del personale e dei costi necessari a questi enti di area vasta.
Da cinque mesi le Province sono state svuotate dai loro poteri e trasformate in enti di secondo livello, ora a giorni saranno pronti i decreti attuativi per dare corpo alla riforma. Nel frattempo una società del Tesoro e della Banca d’Italia, la Sose, ha fatto con il centro studi Nomisma una simulazione del personale e dei costi necessari a questi enti di area vasta.
"Mille giorni" da non passare invano
Editoriale Radio Onda Libera del 2 settembre 2014
La politica italiana riparte a pieno ritmo anche se per la verità quest'estate si è fermata poco. Va registrato il cambio di passo del governo che ha annunciato la partenza del programma dei mille giorni.
Proviamo a vedere meglio di che cosa si tratta. L'intento del premier Renzi è di invertire la rotta, abbandonare la mania degli annunci, soprattutto dopo le ultime critiche e gaffe comunicative come quella del carretto dei gelati che non è stato tanto gradita, e puntare sui risultati.
La politica italiana riparte a pieno ritmo anche se per la verità quest'estate si è fermata poco. Va registrato il cambio di passo del governo che ha annunciato la partenza del programma dei mille giorni.
Proviamo a vedere meglio di che cosa si tratta. L'intento del premier Renzi è di invertire la rotta, abbandonare la mania degli annunci, soprattutto dopo le ultime critiche e gaffe comunicative come quella del carretto dei gelati che non è stato tanto gradita, e puntare sui risultati.
martedì 2 settembre 2014
Ecco perché non farò la doccia gelata
Il punto del direttore dell'1 settembre 2014
Non accetterò di fare la doccia gelata. Ringrazio per la nomination presa in prestito dal Grande Fratello ma rifiuto di accodarmi. Voglio spiegare in sintesi il rifiuto di fare un gesto che ideato per una nobile causa, raccogliere fondi per la Sla, ha contagiato anche in buona fede personaggi famosi e comuni mortali.
Non accetterò di fare la doccia gelata. Ringrazio per la nomination presa in prestito dal Grande Fratello ma rifiuto di accodarmi. Voglio spiegare in sintesi il rifiuto di fare un gesto che ideato per una nobile causa, raccogliere fondi per la Sla, ha contagiato anche in buona fede personaggi famosi e comuni mortali.
giovedì 14 agosto 2014
Il “Don” non c’è più,
ma la sua opera resta per sempre
Il punto del direttore del 14 agosto 2014
Il “Don” non c’è più. Lo chiamavano così i ragazzi che lo hanno conosciuto. Il suo cuore ha cessato di battere martedì notte, nella sua stanza, alla Comunità Incontro di Molino Silla, la sua casa. Assistito fino all'ultimo respiro dai ragazzi che lui ha aiutato per una vita intera. Fin da quando nel febbraio del 1963, a piazza Navona, Alfredo, uno dei tanti giovani drogati gli si avvicinò per comunicargli il suo dolore, la sua disperazione. Don Pierino non mise mano al portafogli per mondarsi la coscienza, lo portò con sé nella sua abitazione. Quel giorno nacque l'idea di un centro, di una comunità dove accogliere i tossicodipendenti, quelli che per una dose di droga si bruciavano (e si bruciano) il corpo e l'anima.
Il “Don” non c’è più. Lo chiamavano così i ragazzi che lo hanno conosciuto. Il suo cuore ha cessato di battere martedì notte, nella sua stanza, alla Comunità Incontro di Molino Silla, la sua casa. Assistito fino all'ultimo respiro dai ragazzi che lui ha aiutato per una vita intera. Fin da quando nel febbraio del 1963, a piazza Navona, Alfredo, uno dei tanti giovani drogati gli si avvicinò per comunicargli il suo dolore, la sua disperazione. Don Pierino non mise mano al portafogli per mondarsi la coscienza, lo portò con sé nella sua abitazione. Quel giorno nacque l'idea di un centro, di una comunità dove accogliere i tossicodipendenti, quelli che per una dose di droga si bruciavano (e si bruciano) il corpo e l'anima.
giovedì 31 luglio 2014
Il penoso "teatrino" del Senato
Editoriale Radio Onda Libera del 31 luglio 2014
La politica non sta dando il meglio di sé in questi giorni. Diciamolo subito. Lo spettacolo che va in scena al Senato è veramente penoso. L'ultima novità è la promessa di Renzi di cambiare l'Italicum. Un contentino alle opposizioni nella speranza che l'opposizione e soprattutto l'ostruzionismo rientri nei ranghi.
La politica non sta dando il meglio di sé in questi giorni. Diciamolo subito. Lo spettacolo che va in scena al Senato è veramente penoso. L'ultima novità è la promessa di Renzi di cambiare l'Italicum. Un contentino alle opposizioni nella speranza che l'opposizione e soprattutto l'ostruzionismo rientri nei ranghi.
mercoledì 30 luglio 2014
La politica si avvita, i problemi restano
Editoriale Radio Onda Libera del 30 luglio 2014
Oggi parliamo di politica perché è saltata la mediazione sulle riforme. Al Senato è andato in scena il caos, un brutto spettacolo, con tanto di protesta e rissa sfiorata tra i senatori al termine della seduta per l'annullamento dell'ostruzionismo e la bocciatura di qualcosa come 1.400 emendamenti.
Oggi parliamo di politica perché è saltata la mediazione sulle riforme. Al Senato è andato in scena il caos, un brutto spettacolo, con tanto di protesta e rissa sfiorata tra i senatori al termine della seduta per l'annullamento dell'ostruzionismo e la bocciatura di qualcosa come 1.400 emendamenti.
lunedì 28 luglio 2014
Ast, la solidarietà da sola non basta
Il punto del direttore del 27 luglio 2014
I tempi non sono belli, la ripresa non è a portata di orizzonte. Affidarsi a indagini ottimistiche serve solo a risollevare momentaneamente il morale. Poi i numeri, quelli che contano per chi fa impresa, sono impietosi e obbligano a stare con i piedi per terra.
Questa premessa per introdurre qualche riflessione sulla situazione che sta vivendo la ThyssenKrupp, la prima azienda della regione, la fabbrica per antonomasia, l’Acciaieria con la maiuscola. Qui è stato presentato un piano industriale lacrime e sangue, risparmi per 100 milioni e 550 esuberi. Un lessico più o meno elegante per dire che si taglia il lavoro e si mandano a casa 550 dipendenti, quasi un quarto dei 2.800 che ricevono la busta paga.
I tempi non sono belli, la ripresa non è a portata di orizzonte. Affidarsi a indagini ottimistiche serve solo a risollevare momentaneamente il morale. Poi i numeri, quelli che contano per chi fa impresa, sono impietosi e obbligano a stare con i piedi per terra.
Questa premessa per introdurre qualche riflessione sulla situazione che sta vivendo la ThyssenKrupp, la prima azienda della regione, la fabbrica per antonomasia, l’Acciaieria con la maiuscola. Qui è stato presentato un piano industriale lacrime e sangue, risparmi per 100 milioni e 550 esuberi. Un lessico più o meno elegante per dire che si taglia il lavoro e si mandano a casa 550 dipendenti, quasi un quarto dei 2.800 che ricevono la busta paga.
venerdì 25 luglio 2014
Troppe chiacchiere frenano le riforme
Editotiale Radio Onda Libera del 25 luglio 2014
Riforme, tagliola sugli interventi, voto entro l’8 agosto e referendum sulla riforma del Senato. Il governo va avanti spedito per la sua strada e continua a dettare i tempi nonostante le proteste. Le opposizioni (M5S, Sel e Lega Nord) rispondono con lo scontro, formano un corteo con un centinaio di deputati e senatori e raggiungono il Quirinale per chiedere di essere ricevuti al Colle. Beppe Grillo su Twitter li sostiene: “Il governo sta uccidendo la democrazia”. Intanto in un’Aula semivuota si discute il dl competitività.
Riforme, tagliola sugli interventi, voto entro l’8 agosto e referendum sulla riforma del Senato. Il governo va avanti spedito per la sua strada e continua a dettare i tempi nonostante le proteste. Le opposizioni (M5S, Sel e Lega Nord) rispondono con lo scontro, formano un corteo con un centinaio di deputati e senatori e raggiungono il Quirinale per chiedere di essere ricevuti al Colle. Beppe Grillo su Twitter li sostiene: “Il governo sta uccidendo la democrazia”. Intanto in un’Aula semivuota si discute il dl competitività.
giovedì 24 luglio 2014
L'Italia non può attendere
Editoriale Radio Onda Libera del 24 luglio 2014
Riforme: al Senato è stallo, in altre parole si potrebbe dire che è un casino. Oltre due ore per votare tre emendamenti. Di questo passo servono due anni di lavori per approvare il provvedimento sul Senato. L'ostruzionismo di M5S, Sel e Forza italia fa effetto sulle prime votazioni sulle riforme costituzionali nell'aula di Palazzo Madama. Si ricorre a ogni tattica possibile per rallentare all'infinito i lavori.
Riforme: al Senato è stallo, in altre parole si potrebbe dire che è un casino. Oltre due ore per votare tre emendamenti. Di questo passo servono due anni di lavori per approvare il provvedimento sul Senato. L'ostruzionismo di M5S, Sel e Forza italia fa effetto sulle prime votazioni sulle riforme costituzionali nell'aula di Palazzo Madama. Si ricorre a ogni tattica possibile per rallentare all'infinito i lavori.
mercoledì 23 luglio 2014
I ricatti non fanno per Renzi
Editoriale Radio Onda Libera del 23 luglio 2014
La sfida di Renzi è ormai palese, anche se non è una novità. E cioè che se non passano le riforme si torna a votare. Nessuna mediazione è possibile. Siamo ormai alla prova di forza finale, le riforme devono fare un passo avanti verso l'approvazione, in particolare quella del Senato non più elettivo. A costo di stare in aula fino al 15 agosto, dalla mattina alla notte, tutti i giorni.
La sfida di Renzi è ormai palese, anche se non è una novità. E cioè che se non passano le riforme si torna a votare. Nessuna mediazione è possibile. Siamo ormai alla prova di forza finale, le riforme devono fare un passo avanti verso l'approvazione, in particolare quella del Senato non più elettivo. A costo di stare in aula fino al 15 agosto, dalla mattina alla notte, tutti i giorni.
martedì 22 luglio 2014
Prova di credibilità per la politica
Editoriale Radio Onda Libera del 22 luglio 2014
Le riforme sono il tema del giorno, in particolare il nuovo Senato non più elettivo, e forse ha ragione il ministro Boschi quando chiude il suo appello ai colleghi senatori ricordando che "oggi è il tempo delle scelte: nelle vostre mani l'ultima chance di credibilità per la politica tutta".
Le riforme sono il tema del giorno, in particolare il nuovo Senato non più elettivo, e forse ha ragione il ministro Boschi quando chiude il suo appello ai colleghi senatori ricordando che "oggi è il tempo delle scelte: nelle vostre mani l'ultima chance di credibilità per la politica tutta".
lunedì 21 luglio 2014
Politici all'esame delle riforme
Editoriale Radio Onda Libera del 21 luglio 2014
Riforme: questa che comincia è la settimana decisiva per gli auspicati passi avanti. Renzi lo ha detto per l'ennesima volta, testualmente ha usato questa metafora: le riforme sono come il pin del telefonino, senza non funziona. Intanto si registra a sorpresa la mossa del Movimento 5Stelle che chiede di riaprire il tavolo con il Pd sulla legge elettorale.
Riforme: questa che comincia è la settimana decisiva per gli auspicati passi avanti. Renzi lo ha detto per l'ennesima volta, testualmente ha usato questa metafora: le riforme sono come il pin del telefonino, senza non funziona. Intanto si registra a sorpresa la mossa del Movimento 5Stelle che chiede di riaprire il tavolo con il Pd sulla legge elettorale.
domenica 20 luglio 2014
Collegi e alleanze, la politica vivacchia
Il punto del direttore del 20 luglio 2014
La politica umbra vivacchia, si trascina stancamente in questa estate dalle temperature altalenanti e non si preoccupa di sfornare grandi sussulti o grandi idee. La mente è rivolta a settembre, a quando riprenderanno i lavori e si dovrà decidere il da farsi. Le regionali incombono, dopo le ferie mancheranno sei mesi all'appuntamento con le urne. Insomma queste sono le ultime, poche, settimane di ricreazione. Poi la campanella suonerà e si dovrà rientrare nei ranghi.
Questa la premessa. Due comunque le questioni scritte in cima all’agenda di settembre.
La politica umbra vivacchia, si trascina stancamente in questa estate dalle temperature altalenanti e non si preoccupa di sfornare grandi sussulti o grandi idee. La mente è rivolta a settembre, a quando riprenderanno i lavori e si dovrà decidere il da farsi. Le regionali incombono, dopo le ferie mancheranno sei mesi all'appuntamento con le urne. Insomma queste sono le ultime, poche, settimane di ricreazione. Poi la campanella suonerà e si dovrà rientrare nei ranghi.
Questa la premessa. Due comunque le questioni scritte in cima all’agenda di settembre.
venerdì 18 luglio 2014
E' di tutti la lotta per l'acciaieria
Editoriale Radio Onda Libera del 18 luglio 2014
Alla Tk-Ast, la fabbrica di Terni, le acciaierie, tagli alla produzione e 550 posti a rischio. Questi i contenuti in due parole del piano industriale presentato dall'azienda. Per i sindacati si tratta di un progetto irricevibile e inaccettabile. E' messa in discussione la sopravvivenza del sito. E la risposta non può che essere una e dura. Otto ore di sciopero,
Alla Tk-Ast, la fabbrica di Terni, le acciaierie, tagli alla produzione e 550 posti a rischio. Questi i contenuti in due parole del piano industriale presentato dall'azienda. Per i sindacati si tratta di un progetto irricevibile e inaccettabile. E' messa in discussione la sopravvivenza del sito. E la risposta non può che essere una e dura. Otto ore di sciopero,
giovedì 17 luglio 2014
Riforme alla velocità dei gamberi
Editoriale Radio Onda Libera del 17 luglio 2014
Il cammino delle riforme non è così semplice e lineare. Se ne sta accorgendo lo stesso Renzi che era partito con la marcia ingranata snocciolando lo slogan di una riforma al mese. Quella del Senato ha trovato nemici esterni e interni, quella elettorale è appesa al filo dell'alleanza con Berlusconi con il patto del Nazzareno o a quello del dialogo con i pentastellati.
Il cammino delle riforme non è così semplice e lineare. Se ne sta accorgendo lo stesso Renzi che era partito con la marcia ingranata snocciolando lo slogan di una riforma al mese. Quella del Senato ha trovato nemici esterni e interni, quella elettorale è appesa al filo dell'alleanza con Berlusconi con il patto del Nazzareno o a quello del dialogo con i pentastellati.
mercoledì 16 luglio 2014
Sollecito sempre a caccia di titoli
Editoriale Radio Onda Libera del 16 luglio 2014
Oggi parliamo del caso Meredith, in particolare di Raffaele Sollecito che si è laureato in ingegneria e scienze informatiche a Verona. Ha preso il titolo di dottore magistrale tra gli applausi, i flash e le strette di mano di parenti e amici. Doveva essere una normale mattinata di un normale studente che corona il suo corso di studi. Ma per Sollecito non può essere così ed è proprio lui che tiene accesi i riflettori.
Oggi parliamo del caso Meredith, in particolare di Raffaele Sollecito che si è laureato in ingegneria e scienze informatiche a Verona. Ha preso il titolo di dottore magistrale tra gli applausi, i flash e le strette di mano di parenti e amici. Doveva essere una normale mattinata di un normale studente che corona il suo corso di studi. Ma per Sollecito non può essere così ed è proprio lui che tiene accesi i riflettori.
lunedì 14 luglio 2014
Germania sul trono del calcio
Editoriale Radio Onda Libera del 14 luglio 2014
Calcio, la Germania è campione del mondo. Dopo aver vinto 1-0 nei tempi supplementari contro l'Argentina. E' questa la notizia che campeggia su tutti i giornali, i siti e nelle tv. La finale è stata combattuta ed è stata caricata di significati di tutte le specie, dopo un mondiale che ha regalato colpi di scena incredibile, l'esclusione dell'Italia e l'umiliazione del Brasile tanto per citarne solo un paio.
Calcio, la Germania è campione del mondo. Dopo aver vinto 1-0 nei tempi supplementari contro l'Argentina. E' questa la notizia che campeggia su tutti i giornali, i siti e nelle tv. La finale è stata combattuta ed è stata caricata di significati di tutte le specie, dopo un mondiale che ha regalato colpi di scena incredibile, l'esclusione dell'Italia e l'umiliazione del Brasile tanto per citarne solo un paio.
domenica 13 luglio 2014
La speranza della politica
è nella voce dei sindaci
Il punto del direttore del 13 luglio 2014
Nel pieno dei Festival e di un'estate che si fa desiderare, la politica offre pochi spunti di riflessione.
Mentre a livello nazionale tiene banco il dibattito sulle grandi riforme, da noi qualche annusamento tra i partiti sulla legge elettorale e poi quasi più nulla.
A parte l’uscita, forte e determinata, di diciassette sindaci del Partito democratico che hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere un lungo documento in cui mettere in chiaro alcuni punti. La presa di posizione è stata elaborata all’indomani della disfatta elettorale del Pd, il partito che detiene la maggioranza delle amministrazioni comunali, che ha consegnato al centrodestra la guida del capoluogo umbro.
Nel pieno dei Festival e di un'estate che si fa desiderare, la politica offre pochi spunti di riflessione.
Mentre a livello nazionale tiene banco il dibattito sulle grandi riforme, da noi qualche annusamento tra i partiti sulla legge elettorale e poi quasi più nulla.
A parte l’uscita, forte e determinata, di diciassette sindaci del Partito democratico che hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere un lungo documento in cui mettere in chiaro alcuni punti. La presa di posizione è stata elaborata all’indomani della disfatta elettorale del Pd, il partito che detiene la maggioranza delle amministrazioni comunali, che ha consegnato al centrodestra la guida del capoluogo umbro.
sabato 12 luglio 2014
Grandi eventi uno sopra l'altro
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 luglio 2014
Un week end intenso, a Perugia e in Umbria. Stasera s'alza il sipario su Umbria Jazz, a Spoleto siamo alle battute finali del Festival dei due mondi, a Montone è iniziato Umbria film festival. Questi sono solo alcuni degli eventi principali, di richiamo internazionale, che si svolgono nella nostra regione che ospita anche rassegne, mostre e sagre in ogni paese, in ogni centro.
Un week end intenso, a Perugia e in Umbria. Stasera s'alza il sipario su Umbria Jazz, a Spoleto siamo alle battute finali del Festival dei due mondi, a Montone è iniziato Umbria film festival. Questi sono solo alcuni degli eventi principali, di richiamo internazionale, che si svolgono nella nostra regione che ospita anche rassegne, mostre e sagre in ogni paese, in ogni centro.
Il "partito della poltrona" non molla
Editoriale Radio Onda Libera del 10 luglio 2014
Le riforme tengono banco e dettano l'agenda politica. Ma il percorso è accompagnato da polemiche, per non dire altro. La novità di queste ore è il rinvio a stamattina del voto in commissione sulla riforma del Senato, probabile e alto il rischio di ostruzionismo da parte dei grillini e dei vendoliani di Sel, poi nel pomeriggio il provvedimento dovrebbe arrivare in aula e lì la battaglia è garantita.
Le riforme tengono banco e dettano l'agenda politica. Ma il percorso è accompagnato da polemiche, per non dire altro. La novità di queste ore è il rinvio a stamattina del voto in commissione sulla riforma del Senato, probabile e alto il rischio di ostruzionismo da parte dei grillini e dei vendoliani di Sel, poi nel pomeriggio il provvedimento dovrebbe arrivare in aula e lì la battaglia è garantita.
mercoledì 9 luglio 2014
Famiglie a terra, ma la politica è cieca
Editoriale Radio Onda Libera del 9 luglio 2014
La spesa torna indietro di 10 anni. La crisi continua a farsi sentire, a picchiare duro sulle famiglie italiane che sono costrette a un risparmio obbligato. La recessione non allenta dunque la presa, con i consumi che risultano in costante calo: alla fine del 2013 la spesa media mensile per famiglia era pari a 2.359 euro, in calo del 2,5% rispetto all'anno precedente. Lo ha rilevato l'Istat, sottolineando che due sono le tipologie familiari più colpite dalla contrazione dei consumi: le famiglie operaie e quelle in coppia con due figli.
La spesa torna indietro di 10 anni. La crisi continua a farsi sentire, a picchiare duro sulle famiglie italiane che sono costrette a un risparmio obbligato. La recessione non allenta dunque la presa, con i consumi che risultano in costante calo: alla fine del 2013 la spesa media mensile per famiglia era pari a 2.359 euro, in calo del 2,5% rispetto all'anno precedente. Lo ha rilevato l'Istat, sottolineando che due sono le tipologie familiari più colpite dalla contrazione dei consumi: le famiglie operaie e quelle in coppia con due figli.
Vietato perdere tempo sulle riforme
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 luglio 2014
Riforme, un altro passo avanti o passo indietro? Da decifrare, ma andiamo con ordine. Ieri ci sarebbe dovuto essere l'incontro tra il Pd e il Movimento 5Stelle. Ma i democratici hanno annullato l'incontro. I grillini prima hanno attaccato il Pd poi hanno risposto per iscritto, così come chiedeva il premier, alle dieci domande sulla legge elettorale. E formalmente sono tutti sì alle richieste messe sul tavolo. In serata è arrivato anche il monito del presidente della Repubblica che ha invitato a evitare inconcludenze, a muoversi cioè, a non perdere tempo.
Riforme, un altro passo avanti o passo indietro? Da decifrare, ma andiamo con ordine. Ieri ci sarebbe dovuto essere l'incontro tra il Pd e il Movimento 5Stelle. Ma i democratici hanno annullato l'incontro. I grillini prima hanno attaccato il Pd poi hanno risposto per iscritto, così come chiedeva il premier, alle dieci domande sulla legge elettorale. E formalmente sono tutti sì alle richieste messe sul tavolo. In serata è arrivato anche il monito del presidente della Repubblica che ha invitato a evitare inconcludenze, a muoversi cioè, a non perdere tempo.
lunedì 7 luglio 2014
Una domenica macchiata di sangue
Editoriale Radio Onda Libera del 7 luglio 2014
Un altro fatto di sangue avvenuto in Umbria ha conquistato le prime pagine dei giornali e i titoli del Tg nazionali. Ieri mattina a Perugia, a Ponte Valleceppi, un uomo di 32 anni ha sparato alla ex moglie, al figlio di due anni e a un'amica. Il tutto è accaduto in mezzo alla strada, Ad armare la mano di questo giovane carrozziere la fine del rapporto, un movente passionale; dopo aver esploso i colpi si è puntato la pistola alla testa. Sono tutti gravissimi, il piccolo è stato trasferito a Firenze.
Un altro fatto di sangue avvenuto in Umbria ha conquistato le prime pagine dei giornali e i titoli del Tg nazionali. Ieri mattina a Perugia, a Ponte Valleceppi, un uomo di 32 anni ha sparato alla ex moglie, al figlio di due anni e a un'amica. Il tutto è accaduto in mezzo alla strada, Ad armare la mano di questo giovane carrozziere la fine del rapporto, un movente passionale; dopo aver esploso i colpi si è puntato la pistola alla testa. Sono tutti gravissimi, il piccolo è stato trasferito a Firenze.
domenica 6 luglio 2014
Diamo le gambe all'Italia di mezzo
Il punto del direttore del 6 luglio 2014
Italia di mezzo, Italia mediana, Centronia. Sono solo alcuni dei termini utilizzati per definire un’idea di cui si parla da anni e a cui non si riesce a dare le gambe per farla camminare.
L’occasione per rispolverare il progetto, e speriamo per attuarlo, è l’iniziativa organizzata dalla Cgil per martedì prossimo a Perugia dove si ritroveranno i presidenti delle Regioni Marche, Toscana e Umbria e il segretario nazionale del sindacato Susanna Camusso per confrontarsi su un’emergenza cruciale come il lavoro. E in particolare su come coordinare gli sforzi affrontando il problema in un’ottica sinergica e integrata tra realtà vicine e affini.
Italia di mezzo, Italia mediana, Centronia. Sono solo alcuni dei termini utilizzati per definire un’idea di cui si parla da anni e a cui non si riesce a dare le gambe per farla camminare.
L’occasione per rispolverare il progetto, e speriamo per attuarlo, è l’iniziativa organizzata dalla Cgil per martedì prossimo a Perugia dove si ritroveranno i presidenti delle Regioni Marche, Toscana e Umbria e il segretario nazionale del sindacato Susanna Camusso per confrontarsi su un’emergenza cruciale come il lavoro. E in particolare su come coordinare gli sforzi affrontando il problema in un’ottica sinergica e integrata tra realtà vicine e affini.
venerdì 4 luglio 2014
Il "prezzo" delle riforme
Editoriale Radio Onda Libera del 4 luglio 2014
L'iter delle riforme prosegue, ieri c'è stato l'incontro tra Renzi e Berlusconi, lunedì ci sarà quello tra il premier e il Movimento 5Stelle. Due ore di colloquio a Palazzo Chigi per ribadire la validità del patto del Nazzareno. Ma dentro Forza Italia le acque sono agitate, monta la fronda sul Senato elettivo. In soldoni l'accordo sull'Italicum prevede per l'ex cavaliere la rinuncia al presidenzialismo e per il Pd alle preferenze.
L'iter delle riforme prosegue, ieri c'è stato l'incontro tra Renzi e Berlusconi, lunedì ci sarà quello tra il premier e il Movimento 5Stelle. Due ore di colloquio a Palazzo Chigi per ribadire la validità del patto del Nazzareno. Ma dentro Forza Italia le acque sono agitate, monta la fronda sul Senato elettivo. In soldoni l'accordo sull'Italicum prevede per l'ex cavaliere la rinuncia al presidenzialismo e per il Pd alle preferenze.
C'era una volta una regione tranquilla
Editoriale Radio Onda Libera del 3 luglio 2014
Un delitto è stato commesso nel Ternano. La vittima un rumeno di 38 anni, era stata data per scomparsa da due mesi. A condurre la polizia sul luogo del ritrovamento è stato il colpevole che ha ammesso tutto. Lo ha ha ucciso e poi lo ha seppellito nel bosco nella zona di Stroncone sotto uno strato di calce viva ricoperto di terra, per evitare che chiunque potesse percepirne il forte odore.
Un delitto è stato commesso nel Ternano. La vittima un rumeno di 38 anni, era stata data per scomparsa da due mesi. A condurre la polizia sul luogo del ritrovamento è stato il colpevole che ha ammesso tutto. Lo ha ha ucciso e poi lo ha seppellito nel bosco nella zona di Stroncone sotto uno strato di calce viva ricoperto di terra, per evitare che chiunque potesse percepirne il forte odore.
Il giorno che cambiò Perugia
Editoriale Radio Onda Libera del 2 luglio 2014
Il caso Meredith di nuovo all'attenzione dei media nazionali e internazionali. Grazie a Raffaele Sollecito che ha tenuto una conferenza stampa a Roma insieme ai suoi legali per spiegare il cambio di linea, di strategia difensiva. "Sono una persona innocente", ha ripetuto ancora una volta lo studente pugliese, condannato a gennaio scorso a 25 anni dalla corte d'appello di Firenze nel processo bis per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel capoluogo umbro nel novembre del 2007.
Il caso Meredith di nuovo all'attenzione dei media nazionali e internazionali. Grazie a Raffaele Sollecito che ha tenuto una conferenza stampa a Roma insieme ai suoi legali per spiegare il cambio di linea, di strategia difensiva. "Sono una persona innocente", ha ripetuto ancora una volta lo studente pugliese, condannato a gennaio scorso a 25 anni dalla corte d'appello di Firenze nel processo bis per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel capoluogo umbro nel novembre del 2007.
martedì 1 luglio 2014
Le scadenze non sono un optional
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 luglio 2014
Oggi parliamo di riforme, queste benedette riforme che se approvate dovrebbero cambiare il Paese. E' iniziato in commissione Affari costituzionali del Senato il voto dei primi emendamenti al disegno di legge sulle riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione. Nelle prime votazioni sulle funzioni della Camera e del Senato, la maggioranza ha tenuto. I senatori di forza Italia hanno votato con la maggioranza. Quindi con il Partito democratico.
Oggi parliamo di riforme, queste benedette riforme che se approvate dovrebbero cambiare il Paese. E' iniziato in commissione Affari costituzionali del Senato il voto dei primi emendamenti al disegno di legge sulle riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione. Nelle prime votazioni sulle funzioni della Camera e del Senato, la maggioranza ha tenuto. I senatori di forza Italia hanno votato con la maggioranza. Quindi con il Partito democratico.
lunedì 30 giugno 2014
La droga a Perugia non si combatte
con la testa sotto la sabbia
Editoriale Radio Onda Libera del 30 giugno 2014
"Perugia tossica", questo il titolo di un altro servizio televisivo, questa volta andato in onda su Sky ieri sera, che ha dato un altro colpo all'immagine della città. Le telecamere si sono accese sul commercio della droga, raccontando com'è diviso il mercato dello spaccio, tra venditori all'ingrosso e al dettaglio. Il reportage era corredato anche da testimonianze di consumatori e di venditori, da interviste al capo della mobile e la responsabile del Sert.
"Perugia tossica", questo il titolo di un altro servizio televisivo, questa volta andato in onda su Sky ieri sera, che ha dato un altro colpo all'immagine della città. Le telecamere si sono accese sul commercio della droga, raccontando com'è diviso il mercato dello spaccio, tra venditori all'ingrosso e al dettaglio. Il reportage era corredato anche da testimonianze di consumatori e di venditori, da interviste al capo della mobile e la responsabile del Sert.
domenica 29 giugno 2014
Un solo collegio per la nuova regione
Il punto del direttore del 29 giugno 2014
Le riforme sono all'ordine del giorno, al primo punto di ogni agenda politica che si rispetti. Quella elettorale è la madre di tutte, quella più stringente e quella che stabilisce le regole di gioco per accedere alle assemblee dei palazzi. Di quella nazionale se ne parla da qualche mese, tra patto del Nazareno e dirette streaming e una serie di definizioni, rigorosamente con la finale latineggiante, dopo che la Consulta ha di fatto cancellato il porcellum (ritenuto tale dallo stesso ideatore Calderoli). C'è la bozza partorita da Renzi chiamata Italicum, che secondo qualcuno è un pastrocchium e sarebbe meglio tornare al mattarellum. E c’è la proposta dei pentastellati soprannominata democratellum.
Di quella regionale invece, come sempre succede, se ne parla a fine legislatura. E infatti il dossier è stato portato sul tavolo della commissione competente e i punti cruciali sono diversi.
Le riforme sono all'ordine del giorno, al primo punto di ogni agenda politica che si rispetti. Quella elettorale è la madre di tutte, quella più stringente e quella che stabilisce le regole di gioco per accedere alle assemblee dei palazzi. Di quella nazionale se ne parla da qualche mese, tra patto del Nazareno e dirette streaming e una serie di definizioni, rigorosamente con la finale latineggiante, dopo che la Consulta ha di fatto cancellato il porcellum (ritenuto tale dallo stesso ideatore Calderoli). C'è la bozza partorita da Renzi chiamata Italicum, che secondo qualcuno è un pastrocchium e sarebbe meglio tornare al mattarellum. E c’è la proposta dei pentastellati soprannominata democratellum.
Di quella regionale invece, come sempre succede, se ne parla a fine legislatura. E infatti il dossier è stato portato sul tavolo della commissione competente e i punti cruciali sono diversi.
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