martedì 2 ottobre 2012

Spoleto e UJ "sovrapposti"

Editoriale Radio Onda Libera 16 luglio 2012

Festival dei Due Mondi e Umbria Jazz hanno calato il sipario, dando appuntamento al prossimo anno. Il bilancio per entrambe le manifestazioni e' positivo, anche se le due rassegne hanno dovuto fare i conti con la crisi. Per quanto riguarda Spoleto c'è stata una piccola flessione rispetto ai risultati dell'anno scorso, anche se il cartellone ha mantenuto il livello di qualità e soprattutto di novità.


Ieri sera il tradizionale concerto in piazza duomo con 35 mIla spettatori e un incasso di 600mila spettatori. Un appunto, la concentrazione di spettacoli nel fine settimana. Il Festival dura 10 giorni, deve vivere dieci giorni. Altrimenti rientra nella logica misera e masochista di chi chiude le scale mobili della citta alle 20.30. Una follia.
E ora parliamo di Umbria Jazz, che per colpa della crisi ha operato dei tagli ma e' riuscita a garantire grande musica nonostante minori incassi. Comunque pur se in una condizione difficile il festival perugino e' riuscito a confermare segni di vitalità, certo le rinunce si soo fatte sentire, come le bande della mattina che per corso vannucci introducevano l'atmosfera jazzaiola.  Gli organizzatori hanno incassato poco meno di un milione di euro, a fronte di 1,2 dell'anno precedente, il cartellone e' stato di 180 concerti a fronte dei 260 dello scorso anno. E mentre poche ore fa al Santa Giuliana si esibiva il grande Sting già si pensa all'edizione del 2013, la quarantesima. L'anticipazione e' Sonny Rollins con Enrico Rava e Paolo Fresu.
Queste le notizie. Ora, a kermesse chiuse, una sola considerazione. Possibile che due grandi Festival come quello di Spoleto e Umbria jazz che attirano migliaia e migliaia di turisti e appassionati non riescono a convivere con intelligenza? Eh si perché le due rassegne si svolgono esattamente nello stesso periodo. Ieri sera se qualcuno avesse voluto seguire entrambi gli appuntamenti avrebbe dovuto avere il dono dell'ubiquità perché si sono svolti in contemporanea. Una scelta assurda, che fa il male dell'Umbria, non il bene delle due città. Chi ha la regia degli eventi faccia il suo dovere. Non subisca decisioni e irrigidimenti, altrimenti che ci sta a fare, solo a sborsare soldi pubblici?

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