martedì 2 ottobre 2012

I giovani meritano attenzione

Editoriale Radio Onda Libera 24 agosto 2012

L'argomento di oggi sono i giovani e il piano che il governo oggi, tra poche ore, esaminera' nel corso del primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva. Si parlera' di strategie e passi da fare, per salvare quella che il premier al Meeting di Rimini ha definito «la generazione perduta» e per metterla in grado di prendere in mano le sorti del nostro Paese. 
Il 2013, secondo Monti, dovrà essere «l'anno degli investimenti in capitale umano, l'anno nel quale tutto il Paese si mobilita per combattere la crisi economica scommettendo sui propri giovani e sulle loro competenze e i loro talenti». Tra le prossime misure di particolare importanza anche per i giovani ci sarà un provvedimento sulle «start up»: è un pacchetto complesso per semplificare la costituzione di nuove imprese in tutti i campi, prevedendo anche la realizzazione di un Fondo Unico per il sostegno alle attività di venture capital (al momento ci sono diversi fondi che non funzionano bene). 
Il primo punto e' l'istruzione. Con alcuni obiettivi significativi, dalla promozione di una migliore scolarità in tutta la popolazione al potenziamento dell'istruzione tecnico-professionale perché se è vero che i giovani molto spesso non hanno lavoro è anche vero il contrario, che ad esempio ci sono decine di migliaia di posti di lavoro di «difficile reperimento» . Ma anche alla la promozione strategica della mobilità degli studenti, estendendo a tutti la possibilità di studiare e fare esperienza lavorativa all'estero. 
Rispetto all'università, invece, la prima mossa del governo sarà azzerare la «fuga dei cervelli» dal Paese. Il saldo negativo del Pil provocato proprio da questa fuga viene stimato in 1,2 miliardi di euro. Poi e' previsto L'abbattimento dei costi burocratici per iniziare un'attività commerciale è un inizio importante. Ormai basterà un euro di capitale per cominciare una nuova impresa per gli under 35. 
Da commentare c'è ben poco tranne che finalmente il governo a distanza di quasi un anno si e' reso conto di dover fare qualcosa per i giovani. Certo, per ora le misure sono solo sulla carta, non resta che verificare che si trasformino in fatti e azioni concrete. Perché se non si parte dai giovani non si va da nessuna parte. 

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