Editoriale Radio Onda Libera 30 ottobre 2012
I risultati delle elezioni in Sicilia danno il polso della situazione delle condizioni di salute della politica. Ha votato meno del 50% degli elettori, l'astensione e' stata da record. Ha vinto il candidato di Pd e Udc Crocetta, eletto presidente con il 30,5%. Musumeci del Pdl al 25,7%. Tracollo del Pdl: 12,9%. Boom di consensi per il Movimento 5 Stelle, che diventa il primo partito dell'Isola con il 18%. Sel, Idv, Futuro e Libertà fuori dall'assemblea.
Questo il quadro, questa la fotografia. Ora le reazioni e gli scenari. A governare la Sicilia ci proverà quindi l'esponente di centrosinistra, sempre che troverà le alleanze necessarie. Sono diversi i punti usciti dalle urne su cui riflettere. L'astensionismo, lo abbiamo ricordato ieri, e' il frutto della distanza della gente dalla politica. Poi il vincitore vero di queste elezioni e' il movimento di Grillo, un'affermazione che neppure il più entusiasta tra i sostenitori del comico genovese sperava alla vigilia. E' il primo partito dell'isola.
Un altro spunto e' il tracollo del Pdl che non e' riuscito a raggiungere neppure un misero 13 per cento. E per finire l'esclusione dall'assemblea di partiti come quello di Vendola, di Di Pietro e di Fini. Una bella botta per questi leader.
Ovviamente i commenti sono stati all'insegna dei risultati. Soddisfatto Bersani, amareggiato Alfano che rilancia le primarie, al settimo cielo Grillo che e' sembrato pure più moderato e più politico nelle prime dichiarazioni.
In conclusione questo voto rispecchia l'umore e il pensiero dei cittadini, a dimostrarlo e' il trionfo di Grillo, ma attenzione perché questo può essere solo un primo passo verso un completo e radicale cambiamento. Un solo dato: a Palazzo dei Normanni, sede dell'assemblea siciliana, siedono 90 parlamentari; il senato americano conta 100 senatori. C'è qualcosa che non funziona. Se la politica non si risana ci penseranno i cittadini al momento del voto a fare piazza pulita. E non sarebbe anti politica ma solo buon senso.
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