giovedì 25 ottobre 2012

Il Cav lascia e lancia le primarie

Editoriale Radio Onda Libera 25 ottobre 2012

La rottamazione e' arrivata anche nel centrodestra. L'annuncio lo ha dato direttamente Berlusconi che ieri ha detto di non ricandidarsi a premier per amore dell'Italia e ha lanciato le primarie per il nome del suo successore. Una mossa che smuove il pantano in cui era finito soprattutto il Pdl a rischio di implosione e ridotto a percentuali bassissime secondo i sondaggi.
Una mossa che spiazza i suoi che ora hanno la strada tracciata, ma anche gli avversari che apprezzano il passo indietro.
Tanti sono gli interrogativi che accompagnano quest'addio. Il Cavaliere lascerà definitivamente il Parlamento o creerà una nuova lista? Oppure chiedera' in cambio un altro incarico come buonuscita? Le risposte arriveranno solo in un secondo tempo.
Il commento a questa notizia non può essere sintetico ma i limiti i tempo impediscono di dilungarci. Allora, sicuramente si scioglie un dilemma che da mesi angustiava i pidiellini. Berlusconi si candida o non si candida? Ecco, non si candida. Quindi un primo atto di chiarezza. Poi la guerra per la successione, iniziata un anno fa, quando cadde il governo, ora si acuisce con i tanti capi e capetti che vogliono comandare. Per non parlare della lotta tra ex forzisti ed ex Alleanza nazionale. E le primarie saranno il terreno di scontro tale anime del Pdl. Oltre ad Alfano correranno la Santanchè, la pasionaria, e l'ex ministro Galan. Per ora questi i nomi. Ma la lista e' aperta.
Certo la novità delle primarie nel centrodestra da un lato sblocca la situazione ma dall'altro da' l'impressione che il Pdl insegue, sulle grandi scelte, il Pd. E' stato cosi nel 2007 quando Berlusconi con il famoso discorso del predellino si invento' l'unione tra Forza Italia e An, poche settimane prima i Ds e la Margherita avevano deciso di fare il Pd. Ora il Pdl ricorre alle primarie per scegliere il leader quando le primarie il Pd le ha partorite.
Detto che le primarie a nostro avviso sono uno strumento di selezione della classe dirigente e andrebbero normate, l'importante e' che non siano finte con candidati che corrono tanto per...
Quelle del Pd tra Renzi e Bersani sono vere, eccome se sono vere, stanno spaccando il partito. Vedremo se il Pdl sarà capace di scegliersi un leader vero e non di facciata.

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