Prendi tre e paghi due. Oppure due al prezzo di uno. Queste sono solo le formule più note delle offerte che si pubblicizzano e si trovano tra gli scaffali dei grandi magazzini. E’ sempre tempo di occasioni, ma sotto le feste gli sconti ovviamente si moltiplicano e quindi prendiamo in prestito gli slogan per parlare di politica. Ma che ci azzeccano le proposte commerciali? Ci azzeccano eccome.
Il blog del direttore responsabile del Gruppo Corriere (Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena,
Corriere di Arezzo, Corriere di Maremma, Corriere di Viterbo, Corriere di Rieti)
lunedì 21 dicembre 2015
Prendi uno e paghi due
E' la legge del pastrocchio
Il punto del direttore del 20 dicembre 2015
Prendi tre e paghi due. Oppure due al prezzo di uno. Queste sono solo le formule più note delle offerte che si pubblicizzano e si trovano tra gli scaffali dei grandi magazzini. E’ sempre tempo di occasioni, ma sotto le feste gli sconti ovviamente si moltiplicano e quindi prendiamo in prestito gli slogan per parlare di politica. Ma che ci azzeccano le proposte commerciali? Ci azzeccano eccome.
Prendi tre e paghi due. Oppure due al prezzo di uno. Queste sono solo le formule più note delle offerte che si pubblicizzano e si trovano tra gli scaffali dei grandi magazzini. E’ sempre tempo di occasioni, ma sotto le feste gli sconti ovviamente si moltiplicano e quindi prendiamo in prestito gli slogan per parlare di politica. Ma che ci azzeccano le proposte commerciali? Ci azzeccano eccome.
domenica 20 dicembre 2015
Meritocrazia vera e concorsi pubblici
Editoriale Radio Onda Libera del 18 dicembre 2015
Gli statali, i dipendenti pubblici non devono essere considerati fannulloni. E' quanto sostiene il ministro Madia che ha la delega alla pubblica amministrazione. Un inciso. Sarebbe stata una notizia se avesse detto il contrario. Chiuso l'inciso e vediamo le novità che ha annunciato. Entro Natale o al massimo agli inizi di gennaio saranno approvati i primi decreti che faranno partire concretamente la riforma della pubblica amministrazione approvata ad agosto.
Gli statali, i dipendenti pubblici non devono essere considerati fannulloni. E' quanto sostiene il ministro Madia che ha la delega alla pubblica amministrazione. Un inciso. Sarebbe stata una notizia se avesse detto il contrario. Chiuso l'inciso e vediamo le novità che ha annunciato. Entro Natale o al massimo agli inizi di gennaio saranno approvati i primi decreti che faranno partire concretamente la riforma della pubblica amministrazione approvata ad agosto.
giovedì 17 dicembre 2015
E' morto Gelli, l'uomo dei misteri
Editoriale Radio Onda Libera del 16 dicembre 2015
E' morto Licio Gelli. L'ex venerabile della loggia P2, 96 anni, l'uomo dei misteri più oscuri dell'Italia repubblicana, è deceduto poco dopo le 23 di ieri a Villa Wanda, la sua casa di Arezzo dove era rientrato dopo un recente ricovero in ospedale. Gelli è stato un personaggio influente nel secolo scorso, è stato definito in diversi modi, dal burattinaio a Belfagor, tantissime volte è stato tirato in ballo nella prima e nella seconda Repubblica grazie soprattutto ai rapporti occulti con il potere.
E' morto Licio Gelli. L'ex venerabile della loggia P2, 96 anni, l'uomo dei misteri più oscuri dell'Italia repubblicana, è deceduto poco dopo le 23 di ieri a Villa Wanda, la sua casa di Arezzo dove era rientrato dopo un recente ricovero in ospedale. Gelli è stato un personaggio influente nel secolo scorso, è stato definito in diversi modi, dal burattinaio a Belfagor, tantissime volte è stato tirato in ballo nella prima e nella seconda Repubblica grazie soprattutto ai rapporti occulti con il potere.
martedì 15 dicembre 2015
L'Umbria del Giubileo pensi agli ultimi
Editoriale Radio Onda Libera del 14 dicembre 2015
Otto porte sante sono state aperte in tutta l'Umbria. Centinaia e centinaia di fedeli hanno partecipato alle celebrazioni per l'inizio del Giubileo, di questo Giubileo straordinario dedicato alla misericordia. A Perugia il cardinale Bassetti nella sua omelia ha parlato anche di problemi attuali come terrorismo e banche:
Otto porte sante sono state aperte in tutta l'Umbria. Centinaia e centinaia di fedeli hanno partecipato alle celebrazioni per l'inizio del Giubileo, di questo Giubileo straordinario dedicato alla misericordia. A Perugia il cardinale Bassetti nella sua omelia ha parlato anche di problemi attuali come terrorismo e banche:
domenica 13 dicembre 2015
Tra Leopolda e nuova Sinistra
prove del Partito della Nazione
Il punto del direttore del 13 dicembre 2015
“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto così, vicino a...”. così recitava Nanni Moretti nel mitico film Ecce Bombo. La frase si presta facilmente pensando alla Leopolda numero 6 in svolgimento a Firenze per i renziani umbri, e non solo, di tutte le stagioni, da quelli della primissima ora a quelli della seconda, della terza e di oggi (come qualche giovane socialista ansioso di mostrare la trasformazione). Questo fine settimana è così e allora tutti alle prese con il dilemma perché è meglio esserci o meglio non esserci alla casa della politica del premier.
sabato 12 dicembre 2015
Un'altra strage di bambini
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 dicembre 2015
Oggi parliamo di migranti, perché c'è stata un'altra strage di bambini. L'ultima in ordine cronologico. Questa volta non conquista i titoli di apertura ma noi ne vogliamo parlare lo stesso. E' accaduto sulle coste della Grecia. il bilancio è di 11 morti di cui 5 bambini, 13 sono ancora dispersi. Si tratta di profughi arrivati dalla Turchia, dopo aver attraversato il mar Egeo su un barcone di legno.
Oggi parliamo di migranti, perché c'è stata un'altra strage di bambini. L'ultima in ordine cronologico. Questa volta non conquista i titoli di apertura ma noi ne vogliamo parlare lo stesso. E' accaduto sulle coste della Grecia. il bilancio è di 11 morti di cui 5 bambini, 13 sono ancora dispersi. Si tratta di profughi arrivati dalla Turchia, dopo aver attraversato il mar Egeo su un barcone di legno.
Un grande evento
Il punto del direttore del 10 dicembre 2015
E' stato significativo, carico di emozioni, il momento dell’apertura della Porta Santa che segna l'inizio del Giubileo straordinario dedicato alla misericordia. Un evento globale che ha una portata storica e scrive una pagina nuova per il pontificato, già definito rivoluzionario di Papa Francesco, e per la Chiesa intera.
E' stato significativo, carico di emozioni, il momento dell’apertura della Porta Santa che segna l'inizio del Giubileo straordinario dedicato alla misericordia. Un evento globale che ha una portata storica e scrive una pagina nuova per il pontificato, già definito rivoluzionario di Papa Francesco, e per la Chiesa intera.
giovedì 10 dicembre 2015
Banche salvate a caro prezzo
Editoriale Radio Onda Libera del 10 dicembre 2015
Morire per aver perso dal giorno alla mattina i risparmi di una vita. E' questo ciò che è accaduto a Civitavecchia qualche giorno fa e reso noto solo ieri. A compiere il gesto estremo un ex operaio dell'Enel che aveva investito centomila euro in obbligazioni della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, uno dei quattro istituti in crisi salvati dal governo che ha azzerato il valore di azioni ed obbligazioni.
Morire per aver perso dal giorno alla mattina i risparmi di una vita. E' questo ciò che è accaduto a Civitavecchia qualche giorno fa e reso noto solo ieri. A compiere il gesto estremo un ex operaio dell'Enel che aveva investito centomila euro in obbligazioni della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, uno dei quattro istituti in crisi salvati dal governo che ha azzerato il valore di azioni ed obbligazioni.
martedì 8 dicembre 2015
Il Papa parla sempre al cuore
Editoriale Radio Onda Libera del 7 dicembre 2015
La forza di Papa Francesco è la grande capacità di
comunicare, di usare un linguaggio semplice ed efficace, di arrivare al cuore e
alla testa della gente. Lo ha fatto anche ieri pomeriggio quando in collegamento
dal Vaticano ha acceso l'albero di Natale della piazza di Assisi
antistante la basilica e ha detto la sua sui migranti. Perché il presepe sotto l'albero
quest'anno è stato allestito in una barca utilizzata per trasportare
i profughi. Una di quella tante "carrette della morte" che transitano nelle acque del Mediterraneo e su cui viaggiano uomini, donne e bambini con la speranza di un mondo migliore.
domenica 6 dicembre 2015
Geotermia e Auri: fatti, non opinioni
Il punto del direttore del 6 dicembre 2015
Il bicchiere è lo stesso ma c’è chi lo vede mezzo pieno e
chi mezzo vuoto. Questo per dire che esistono pareri mediani, interpretazioni
diverse e opposte di uno stesso fatto. Ma i fatti non sono soggettivi. Sono
fatti e basta. E come tali non adattabili a opinioni. Senza farla troppo lunga, andiamo subito nel concreto e
prendiamo ad esempio due questioni gigantesche che riguardano l’ambiente, la
sostenibilità, l’economia di questa regione.
sabato 5 dicembre 2015
Le pensioni specchio dell'Italia
Editoriale Radio Onda Libera del 4 dicembre
Analizziamo i numeri Istat in riferimento al 2014 e partiamo dal primo dato. I nuovi pensionati sono più
poveri, prendono tremila euro in meno. La spesa per le prestazioni pensionistiche
ha superato i 277 miliardi di euro con un aumento dell 1,6 per cento sul 2013.
L'incidenza del Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali dal 16,9 al 17,17. Le
pensioni erogate sono state 23,2 milioni di prestazioni. L'importo medio annuo
delle pensioni è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%), e
per questo la spesa complessiva è salita.
giovedì 3 dicembre 2015
Calcio e atletica sotto inchiesta
Editoriale Radio Onda Libera del 3 dicembre 2015
L'argomento di oggi è sport e inchieste, sport e arresti, con due notizie clamorose. La prima è fresca, freschissima, di poche ore fa, e riguarda il calcio, per la precisione la Fifa, la federazione mondiale del pallone. Un'altra ondata di arresti, oltre dieci, è stata effettuata all'alba a Zurigo, in un hotel di lusso, lo stesso dove altri funzionari erano stati arrestati a maggio quando esplose lo scandalo che coinvolse Blatter. Le manette sono scattate nell'ambito della vasta indagine condotta dagli Stati Uniti sulla corruzione nella Fifa.
L'argomento di oggi è sport e inchieste, sport e arresti, con due notizie clamorose. La prima è fresca, freschissima, di poche ore fa, e riguarda il calcio, per la precisione la Fifa, la federazione mondiale del pallone. Un'altra ondata di arresti, oltre dieci, è stata effettuata all'alba a Zurigo, in un hotel di lusso, lo stesso dove altri funzionari erano stati arrestati a maggio quando esplose lo scandalo che coinvolse Blatter. Le manette sono scattate nell'ambito della vasta indagine condotta dagli Stati Uniti sulla corruzione nella Fifa.
mercoledì 2 dicembre 2015
"Regalino" da 3,4 milioni per la Casta
Editoriale Radio Onda Libera del 2 dicembre 2015
Oggi parliamo di politica e dei privilegi della Casta. La Camera dei deputati vuole ripristinare le indennità degli apicali, dei burocrati che guidano la macchina amministrativa. E non parliamo di centesimi, ma di qualche migliaia di euro al mese in più. Risulta tutto dalla proposta del comitato Affari del personale che verrà esaminata dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio. A denunciare questa manovra, che sa tanto di regalo natalizio, è stato il Movimento 5Stelle che ha parlato di uno scandalo che ci costerà 3,4 milioni di euro all’anno. Sembra di stare su "Scherzi a parte".
Oggi parliamo di politica e dei privilegi della Casta. La Camera dei deputati vuole ripristinare le indennità degli apicali, dei burocrati che guidano la macchina amministrativa. E non parliamo di centesimi, ma di qualche migliaia di euro al mese in più. Risulta tutto dalla proposta del comitato Affari del personale che verrà esaminata dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio. A denunciare questa manovra, che sa tanto di regalo natalizio, è stato il Movimento 5Stelle che ha parlato di uno scandalo che ci costerà 3,4 milioni di euro all’anno. Sembra di stare su "Scherzi a parte".
Consulta e veti, gli obiettivi sono altri
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 dicembre 2015
Da giugno del 2014 l'organico della Corte Costituzionale non è completo. E da allora, cioè un anno e mezzo, il Parlamento non riesce a eleggere i tre membri che mancano, quindi la Consulta lavora a scartamento ridotto. E già si intravede per oggi, giorno dell'ennesima votazione, un'altra fumata nera. Il perché dell'impasse è presto detto. Dal punto di vista tecnico i partiti non riescono a trovare un accordo sui nomi dei candidati e i soli voti della maggioranza non bastano.
Da giugno del 2014 l'organico della Corte Costituzionale non è completo. E da allora, cioè un anno e mezzo, il Parlamento non riesce a eleggere i tre membri che mancano, quindi la Consulta lavora a scartamento ridotto. E già si intravede per oggi, giorno dell'ennesima votazione, un'altra fumata nera. Il perché dell'impasse è presto detto. Dal punto di vista tecnico i partiti non riescono a trovare un accordo sui nomi dei candidati e i soli voti della maggioranza non bastano.
lunedì 30 novembre 2015
E' duello fra Pd e Movimento 5Stelle
Editoriale Radio Onda Libera del 30 novembre 2015
La politica è in pieno movimento, il Parlamento è alle prese con la legge di stabilità, i partiti con sondaggi e scelta dei candidati. Tra qualche mese si voterà per le amministrative in alcuni Comuni importanti e anche decisivi, da cui dipenderà in un certo senso la linea o la sopravvivenza del governo. Il Pd ha stabilito il 20 marzo per le primarie ma i nomi dei candidati che si sfideranno ancora non ci sono. Stesso impasse anche per gli altri, del resto le voci parlano addirittura di un voto a giugno per motivi strategici.
La politica è in pieno movimento, il Parlamento è alle prese con la legge di stabilità, i partiti con sondaggi e scelta dei candidati. Tra qualche mese si voterà per le amministrative in alcuni Comuni importanti e anche decisivi, da cui dipenderà in un certo senso la linea o la sopravvivenza del governo. Il Pd ha stabilito il 20 marzo per le primarie ma i nomi dei candidati che si sfideranno ancora non ci sono. Stesso impasse anche per gli altri, del resto le voci parlano addirittura di un voto a giugno per motivi strategici.
Superare le regioni
ma il modello esiste
Il punto del direttore del 29 novembre 2015
Italia di mezzo, Italia Mediana, Italia centrale. Sono alcuni dei termini in uso da qualche anno per indicare la macroregione frutto dell’aggregazione, che è di là da venire, di più territori che si trovano nel cuore della Penisola. Il tema viene di tanto in tanto rispolverato e si fanno i soliti discorsi, si organizzano i soliti convegni e stati generali, si rilasciano le solite dichiarazioni. Ora è tornato d’attualità grazie a due fatti.
Italia di mezzo, Italia Mediana, Italia centrale. Sono alcuni dei termini in uso da qualche anno per indicare la macroregione frutto dell’aggregazione, che è di là da venire, di più territori che si trovano nel cuore della Penisola. Il tema viene di tanto in tanto rispolverato e si fanno i soliti discorsi, si organizzano i soliti convegni e stati generali, si rilasciano le solite dichiarazioni. Ora è tornato d’attualità grazie a due fatti.
Bisogna avere la forza di denunciare
Editoriale Radio Onda Libera del 27 novembre 2015
L'inchiesta sul delitto di Perugia si arricchisce di altri particolari, di altre novità mente continuano gli attestati di cordoglio per la morte di una avvocatessa uccisa dal marito geloso a colpi di fucile. L'uomo l'altro ieri, nel giorno della sensibilizzazione della violenza sulle donne, dopo un'ennesima lite ha caricato il fucile e le ha sparato al basso ventre. Il figlio di sei anni era nella casa ma per fortuna non ha assistito all'omicidio. Questa mattina è prevista l'autopsia sul corpo della donna è sempre stamattina c'è l'udienza di convalida dell'arresto dell'agente immobiliare.
L'inchiesta sul delitto di Perugia si arricchisce di altri particolari, di altre novità mente continuano gli attestati di cordoglio per la morte di una avvocatessa uccisa dal marito geloso a colpi di fucile. L'uomo l'altro ieri, nel giorno della sensibilizzazione della violenza sulle donne, dopo un'ennesima lite ha caricato il fucile e le ha sparato al basso ventre. Il figlio di sei anni era nella casa ma per fortuna non ha assistito all'omicidio. Questa mattina è prevista l'autopsia sul corpo della donna è sempre stamattina c'è l'udienza di convalida dell'arresto dell'agente immobiliare.
giovedì 26 novembre 2015
Furia omicida, paga ancora una donna
Editoriale Radio Onda Libera del 26 novembre 2015
Ha ucciso la moglie per motivi di gelosia. Il fatto è noto, è stato rilanciato dai telegiornali ed è sulle prime pagine dei giornali. E' accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 16, a Perugia. Un uomo, un agente di commercio, di 43 anni, ha telefonato al 112 confessando di aver fatto una cosa molto grave. Carabinieri e ambulanza arrivano subito sul posto ma per la povera vittima, un'avvocatessa di 40 anni, non c’è nulla da fare.
Ha ucciso la moglie per motivi di gelosia. Il fatto è noto, è stato rilanciato dai telegiornali ed è sulle prime pagine dei giornali. E' accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 16, a Perugia. Un uomo, un agente di commercio, di 43 anni, ha telefonato al 112 confessando di aver fatto una cosa molto grave. Carabinieri e ambulanza arrivano subito sul posto ma per la povera vittima, un'avvocatessa di 40 anni, non c’è nulla da fare.
Lo Stato continua a spendere male
Editoriale Radio Onda Libera del 25 novembre 2015
I conti dello Stato sono tutti on line, all'insegna della trasparenza, e spulciando come vengono spesi i soldi pubblici si scoprono delle chicche. Per esempio le Province come enti politici non esistono più, ma nel 2015 hanno ricevuto un miliardo di euro dallo Stato. Quanto costa il Cnel, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, un ente considerato da tutti e da sempre inutile perché non fa nulla e che sarà abolito con la riforma Boschi? Sei milioni di euro da inizio anno.
I conti dello Stato sono tutti on line, all'insegna della trasparenza, e spulciando come vengono spesi i soldi pubblici si scoprono delle chicche. Per esempio le Province come enti politici non esistono più, ma nel 2015 hanno ricevuto un miliardo di euro dallo Stato. Quanto costa il Cnel, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, un ente considerato da tutti e da sempre inutile perché non fa nulla e che sarà abolito con la riforma Boschi? Sei milioni di euro da inizio anno.
mercoledì 25 novembre 2015
Si fa presto a dire ripresa
Editoriale Onda Libera del 24 novembre 2015
Oggi parliamo di crisi e povertà. Nonostante i segnali di ripresa, nonostante gli indicatori positivi che parlano di una situazione in miglioramento, in Italia una persona su quattro è a rischio povertà. Un dato ancora alto, che fa riflettere. Arriva dal nuovo rapporto Istat su reddito e condizioni di vita, che all'apparenza sembra ottimistico perché sono calati del 25% negli ultimi tre anni gli italiani che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni e diminuiscono anche quelli che non possono permettersi una settimana di ferie all'anno lontano da casa (dal 51,0% al 49,5%) o una spesa imprevista pari a 800 euro (dal 40,2% al 38,8%).
Oggi parliamo di crisi e povertà. Nonostante i segnali di ripresa, nonostante gli indicatori positivi che parlano di una situazione in miglioramento, in Italia una persona su quattro è a rischio povertà. Un dato ancora alto, che fa riflettere. Arriva dal nuovo rapporto Istat su reddito e condizioni di vita, che all'apparenza sembra ottimistico perché sono calati del 25% negli ultimi tre anni gli italiani che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni e diminuiscono anche quelli che non possono permettersi una settimana di ferie all'anno lontano da casa (dal 51,0% al 49,5%) o una spesa imprevista pari a 800 euro (dal 40,2% al 38,8%).
domenica 22 novembre 2015
Tra questioni serie e beghe di cortile
Il punto del direttore del 22 novembre 2015
L’Umbria è alle prese con problemi seri, dall’università che perde colpi su colpi (l’ultima non promozione arriva dall’Anvur) al lavoro che non c’è nonostante i segnali di ripresa, da una sanità che cala il livello di qualità (basta leggere i dati del 2014) al coinvolgimento in sospetti mafiosi di una società partecipata come la Gesenu. Solo per citare per titoli quattro questioni che dovrebbero essere inserite al primo punto di un qualsiasi ordine del giorno di una classe dirigente che si rispetti. E invece il partito di maggioranza, il Pd, che ha la responsabilità di governare questa regione che fa? Trascorre i giorni a dividersi, a contrapporsi, a combattere a parole le correnti e nei fatti a fomentarle.
L’Umbria è alle prese con problemi seri, dall’università che perde colpi su colpi (l’ultima non promozione arriva dall’Anvur) al lavoro che non c’è nonostante i segnali di ripresa, da una sanità che cala il livello di qualità (basta leggere i dati del 2014) al coinvolgimento in sospetti mafiosi di una società partecipata come la Gesenu. Solo per citare per titoli quattro questioni che dovrebbero essere inserite al primo punto di un qualsiasi ordine del giorno di una classe dirigente che si rispetti. E invece il partito di maggioranza, il Pd, che ha la responsabilità di governare questa regione che fa? Trascorre i giorni a dividersi, a contrapporsi, a combattere a parole le correnti e nei fatti a fomentarle.
sabato 21 novembre 2015
Il Papa contro i maledetti della guerra
Editoriale Radio Onda Libera del 20 novembre 2015
Chiudiamo la settimana parlando ancora degli attentati di venerdì scorso, giusto una settimana fa, in Francia perché la paura che possano ripetersi gli attacchi è reale, molto sentita anche nel nostro Paese dove l'Fbi ha individuato in Roma e Milano le due città nel mirino dei terroristi islamici.
Chiudiamo la settimana parlando ancora degli attentati di venerdì scorso, giusto una settimana fa, in Francia perché la paura che possano ripetersi gli attacchi è reale, molto sentita anche nel nostro Paese dove l'Fbi ha individuato in Roma e Milano le due città nel mirino dei terroristi islamici.
giovedì 19 novembre 2015
Italia di nuovo nel mirino dell'Isis
Editoriale Radio Onda Libera del 19 novembre 2015
A neppure una settimana dagli attacchi di Parigi, a una ventina di giorni dall'inizio del Giubileo, scatta l'allarme rosso in Italia. L’Fbi ha inviato alle nostre autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il duomo e il teatro alla Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato terroristico. Ovviamente si tratta di indicazioni generiche e non ci sono segnalazioni temporali o specifiche.
A neppure una settimana dagli attacchi di Parigi, a una ventina di giorni dall'inizio del Giubileo, scatta l'allarme rosso in Italia. L’Fbi ha inviato alle nostre autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il duomo e il teatro alla Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato terroristico. Ovviamente si tratta di indicazioni generiche e non ci sono segnalazioni temporali o specifiche.
E' indispensabile una strategia globale
Editoriale Radio Onda Libera del 18 novembre 2015
La paura del terrorismo si diffonde, ieri sera un allarme bomba ha fatto sospendere ad Hannover la partita amichevole Germania-Olanda. Ma non solo, l'allarme è scattato anche in una sala concerti e alla stazione. Intanto, questa è una notizia fresca, poche ore fa intorno alle 4 c'è stato un blitz delle teste di cuoio francesi in un sobborgo di Parigi dove secondo gli inquirenti si trova un covo di terroristi e dove si pensa sia asserragliato anche Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente delle stragi di Parigi con 4 suoi.
La paura del terrorismo si diffonde, ieri sera un allarme bomba ha fatto sospendere ad Hannover la partita amichevole Germania-Olanda. Ma non solo, l'allarme è scattato anche in una sala concerti e alla stazione. Intanto, questa è una notizia fresca, poche ore fa intorno alle 4 c'è stato un blitz delle teste di cuoio francesi in un sobborgo di Parigi dove secondo gli inquirenti si trova un covo di terroristi e dove si pensa sia asserragliato anche Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente delle stragi di Parigi con 4 suoi.
martedì 17 novembre 2015
Tra cadute di stile e un po’ di coraggio
Il punto del direttore del 17 novembre 2015
La politica riesce ancora a sorprendere. In negativo e in positivo. Sia quando spacca i partiti come una mela che quando induce al senso di responsabilità. Proprio la responsabilità, come vedremo in seguito, è il filo conduttore di questo editoriale. L'argomento principe risponde al nome di Gesenu con tutti gli annessi e i connessi, vale a dire interdittive antimafia e dimissioni in ritardo, sospetti pesanti e polemiche a iosa.
La politica riesce ancora a sorprendere. In negativo e in positivo. Sia quando spacca i partiti come una mela che quando induce al senso di responsabilità. Proprio la responsabilità, come vedremo in seguito, è il filo conduttore di questo editoriale. L'argomento principe risponde al nome di Gesenu con tutti gli annessi e i connessi, vale a dire interdittive antimafia e dimissioni in ritardo, sospetti pesanti e polemiche a iosa.
Le risposte d'istinto non servono
Editoriale Radio Onda Libera del 17 novembre 2015
Mentre continua la caccia agli attentatori, mentre proseguono gli atti di solidarietà, i leader del mondo stanno decidendo come reagire agli attacchi dell'Isis, quale strategia adottare in questa guerra anomala per gli obiettivi ma sanguinosa e feroce nelle modalità e nei risultati. Serve una grande e unica coalizione per combattere questo esercito terroristico. Questa la proposta del presidente francese Hollande che ha annunciato a breve un incontro con Obama e Putin. E ha anche annunciato l'estensione dello stato d'emergenza per tre mesi.
Mentre continua la caccia agli attentatori, mentre proseguono gli atti di solidarietà, i leader del mondo stanno decidendo come reagire agli attacchi dell'Isis, quale strategia adottare in questa guerra anomala per gli obiettivi ma sanguinosa e feroce nelle modalità e nei risultati. Serve una grande e unica coalizione per combattere questo esercito terroristico. Questa la proposta del presidente francese Hollande che ha annunciato a breve un incontro con Obama e Putin. E ha anche annunciato l'estensione dello stato d'emergenza per tre mesi.
Guerra difficile ma da vincere
Editoriale Radio Onda Libera del 16 novembre 2015
Strage di Parigi. Un attacco senza precedenti, un attacco alla democrazia, all'umanità. "La terza guerra mondiale combattuta a pezzi", ha detto il Papa. E' stato l'11 settembre della Francia. Il 13 novembre come l'11 settembre 2001 alle Torri gemelle. Il terrorismo islamico ha colpito la normalità, la gente comune che un venerdì sera si ritrovava allo stadio per assistere a una partita, in un bar, al ristorante, in un teatro per un sentire un concerto. Luoghi normali, fino all'altra notte tranquilli e sicuri. Poi un attentato dietro l'altro in più punti della città, a opera di kamikaze che uccidono uomini, donne, bambini innocenti nel nome di Allah, nel nome di una religione.
Strage di Parigi. Un attacco senza precedenti, un attacco alla democrazia, all'umanità. "La terza guerra mondiale combattuta a pezzi", ha detto il Papa. E' stato l'11 settembre della Francia. Il 13 novembre come l'11 settembre 2001 alle Torri gemelle. Il terrorismo islamico ha colpito la normalità, la gente comune che un venerdì sera si ritrovava allo stadio per assistere a una partita, in un bar, al ristorante, in un teatro per un sentire un concerto. Luoghi normali, fino all'altra notte tranquilli e sicuri. Poi un attentato dietro l'altro in più punti della città, a opera di kamikaze che uccidono uomini, donne, bambini innocenti nel nome di Allah, nel nome di una religione.
domenica 15 novembre 2015
I nemici sono tra noi:
è un odio da estirpare
Il punto del direttore del 15 novembre 2015
Le parole non bastano per esprimere i fatti di Parigi. Eppure da venerdì notte se ne sono spese tante, tantissime. Di sgomento, dolore, choc, vicinanza. E sotto con dichiarazioni, commenti, fiaccolate, sit in, lacrime e fiori. Mentre sugli schermi delle televisioni di tutto il mondo e via social si inseguivano le immagini delle stragi, della folle violenza che correva lungo le strade della capitale francese, ecco con il passare delle ore razionalizzare e ammettere che si è trattato di un attacco all’umanità, all’Occidente. Anzi, forse siamo proprio nel pieno di una terza guerra mondiale combattuta a pezzi come ha detto con la voce commossa Papa Francesco.
Le parole non bastano per esprimere i fatti di Parigi. Eppure da venerdì notte se ne sono spese tante, tantissime. Di sgomento, dolore, choc, vicinanza. E sotto con dichiarazioni, commenti, fiaccolate, sit in, lacrime e fiori. Mentre sugli schermi delle televisioni di tutto il mondo e via social si inseguivano le immagini delle stragi, della folle violenza che correva lungo le strade della capitale francese, ecco con il passare delle ore razionalizzare e ammettere che si è trattato di un attacco all’umanità, all’Occidente. Anzi, forse siamo proprio nel pieno di una terza guerra mondiale combattuta a pezzi come ha detto con la voce commossa Papa Francesco.
sabato 14 novembre 2015
Doppio tradimento a Messina
Editoriale Radio Onda Libera del 13 novembre 2015
Gettonopoli. L'ennesima truffa ai danni dello Stato. Questa volta a compierla sono un gruppetto di politici che intascavano il gettone di presenza senza partecipare ai lavori delle commissioni comunali. E' accaduto a Messina e l'inchiesta ha accertato che solo nel 2014 la Gettonopoli è costata alle casse del Comune quasi un milione di euro. Il gip ha disposto per dodici politici assenteisti una sorta di Daspo, cioè dovranno firmare nell'ufficio della polizia municipale un minuto prima e un minuto dopo la fine dei lavori della commissione di cui fanno parte.
Gettonopoli. L'ennesima truffa ai danni dello Stato. Questa volta a compierla sono un gruppetto di politici che intascavano il gettone di presenza senza partecipare ai lavori delle commissioni comunali. E' accaduto a Messina e l'inchiesta ha accertato che solo nel 2014 la Gettonopoli è costata alle casse del Comune quasi un milione di euro. Il gip ha disposto per dodici politici assenteisti una sorta di Daspo, cioè dovranno firmare nell'ufficio della polizia municipale un minuto prima e un minuto dopo la fine dei lavori della commissione di cui fanno parte.
giovedì 12 novembre 2015
La spending review può attendere
Editoriale Radio Onda Libera del 12 novembre 2015
La spending review, ovvero la revisione della spesa pubblica, non è una priorità per il governo. Eppure da una decina di anni, più o meno, ci hanno riempito la testa con l'urgenza di tagliare, di rivedere i conti, di risparmiare. Oggi non è più così. Perché l'ennesimo esperto ha alzato bandiera bianca e ha mollato l'incarico. Negli ultimi otto anni abbiamo cambiato ben 4 commissari alla spending review. Si è dimesso il professor Roberto Perotti, docente della Bocconi, entrato nello staff di palazzo Chigi appena sei mesi fa.
La spending review, ovvero la revisione della spesa pubblica, non è una priorità per il governo. Eppure da una decina di anni, più o meno, ci hanno riempito la testa con l'urgenza di tagliare, di rivedere i conti, di risparmiare. Oggi non è più così. Perché l'ennesimo esperto ha alzato bandiera bianca e ha mollato l'incarico. Negli ultimi otto anni abbiamo cambiato ben 4 commissari alla spending review. Si è dimesso il professor Roberto Perotti, docente della Bocconi, entrato nello staff di palazzo Chigi appena sei mesi fa.
Bergoglio non fa sconti alla Chiesa
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 novembre 2015
Papa Francesco come al solito bacchetta la Chiesa che è colpevole di non svolgere bene il proprio compito, quello di essere vicina alla gente e in particolare ai deboli ha ripetuto ieri a Firenze davanti alle 50mila persone accorse allo stadio Franchi per assistere alla messa da lui celebrata. La Chiesa vive in mezzo alla gente e per la gente. Deve essere lontana dal potere, dal denaro. Quindi, se da una parte il pontefice ha avvertito sulla pericolosità della "ossessione di preservare la propria gloria, la propria dignità, la propria influenza, che non deve far parte dei nostri sentimenti", dall'altra Bergoglio aveva ricordato la bellezza di "una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti".
Papa Francesco come al solito bacchetta la Chiesa che è colpevole di non svolgere bene il proprio compito, quello di essere vicina alla gente e in particolare ai deboli ha ripetuto ieri a Firenze davanti alle 50mila persone accorse allo stadio Franchi per assistere alla messa da lui celebrata. La Chiesa vive in mezzo alla gente e per la gente. Deve essere lontana dal potere, dal denaro. Quindi, se da una parte il pontefice ha avvertito sulla pericolosità della "ossessione di preservare la propria gloria, la propria dignità, la propria influenza, che non deve far parte dei nostri sentimenti", dall'altra Bergoglio aveva ricordato la bellezza di "una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti".
mercoledì 11 novembre 2015
C'è chi si compatta e chi si frantuma
Editoriale Radio Onda Libera del 10 novembre 2015
Renzi e il centrosinistra già pensano alle prossime elezioni amministrative, soprattutto dopo l'uscita di scena del sindaco Marino a Roma. L'appuntamento con le comunali, si parla di giugno, sarà un banco di prova per il governo. A palazzo Chigi lo sanno bene, come lo sanno al Nazareno, sede del Pd. Nonostante si andrà al voto in città simbolo come Milano, Napoli, Bologna e Roma, appunto, il premier cerca di spostare l'attenzione su un'altra scadenza, quella dell'autunno, del referendum sulla riforma del Senato, sempre se la tabella di marcia per l'approvazione sarà rispettata.
Renzi e il centrosinistra già pensano alle prossime elezioni amministrative, soprattutto dopo l'uscita di scena del sindaco Marino a Roma. L'appuntamento con le comunali, si parla di giugno, sarà un banco di prova per il governo. A palazzo Chigi lo sanno bene, come lo sanno al Nazareno, sede del Pd. Nonostante si andrà al voto in città simbolo come Milano, Napoli, Bologna e Roma, appunto, il premier cerca di spostare l'attenzione su un'altra scadenza, quella dell'autunno, del referendum sulla riforma del Senato, sempre se la tabella di marcia per l'approvazione sarà rispettata.
martedì 10 novembre 2015
Prove di ri-unione nel centrodestra
Editoriale Radio Onda Libera del 9 novembre 2015
Il centrodestra riprova a unirsi, a fare politica insieme. L'occasione è stata ieri la manifestazione di Bologna, dove sul palco si sono ritrovati Berlusconi, Salvini e la Meloni, i leader di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Sembra la riedizione del 1994, quando al posto di Salvini c'era Bossi e al posto della Meloni c'era Fini. Oltre vent'anni fa. L'unico a fare da trait d'union l'ex cavaliere. E ieri doveva essere il grande ritorno del padre nobile, il fondatore della Casa delle Libertà, la prima coalizione vincente dopo Tangentopoli che arrivò al governo sconfiggendo la gioiosa macchina da guerra guidata da Occhetto.
Il centrodestra riprova a unirsi, a fare politica insieme. L'occasione è stata ieri la manifestazione di Bologna, dove sul palco si sono ritrovati Berlusconi, Salvini e la Meloni, i leader di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Sembra la riedizione del 1994, quando al posto di Salvini c'era Bossi e al posto della Meloni c'era Fini. Oltre vent'anni fa. L'unico a fare da trait d'union l'ex cavaliere. E ieri doveva essere il grande ritorno del padre nobile, il fondatore della Casa delle Libertà, la prima coalizione vincente dopo Tangentopoli che arrivò al governo sconfiggendo la gioiosa macchina da guerra guidata da Occhetto.
domenica 8 novembre 2015
I rifiuti puzzano sempre più
e Bocci tira le orecchie al Pd
Il punto del direttore dell'8 novembre 2015
Un bubbone inteso come piaga morale, pericolo sociale. Così rischia di essere definito il caso Gesenu con tutte le società collegate. Non una, non due, ma ben tre interdittive antimafia. Una alla società principe, la Gesenu appunto, al seconda ad Ecoimpianti, la terza, l’ultima, per ora, a Gest. Provvedimenti che arrivano nel giro di una decina di giorni a firma del prefetto Antonella De Miro, dopo che un’inchiesta ha svelato ipotesi di traffico illecito di rifiuti e inquinamento, con una dozzina di manager e tecnici indagati (a otto di loro è contestata anche l’associazione per delinquere).
venerdì 6 novembre 2015
Vaticano da una bufera all'altra
Editoriale Radio Onda Libera del 5 novembre 2015
Cosa succede in Vaticano? Siamo davvero davanti a un secondo Vatileaks? E' di poche ore fa la notizia dell’arresto dei due “corvi”, un monsignore e una donna membri di una commissione che avrebbe dovuto cambiare le strutture economiche della santa sede. I due avrebbero sottratto carte e registrazioni che sono confluite in due libri che stanno facendo discutere prima dell'uscita prevista per oggi: "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi, già autore del celebre "Vaticano spa" nel 2009, e "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi.
Cosa succede in Vaticano? Siamo davvero davanti a un secondo Vatileaks? E' di poche ore fa la notizia dell’arresto dei due “corvi”, un monsignore e una donna membri di una commissione che avrebbe dovuto cambiare le strutture economiche della santa sede. I due avrebbero sottratto carte e registrazioni che sono confluite in due libri che stanno facendo discutere prima dell'uscita prevista per oggi: "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi, già autore del celebre "Vaticano spa" nel 2009, e "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi.
Pensioni rubate, scandalo continuo
Editoriale Radio Onda Libera del 4 novembre 2015
Un altro scandalo, un altro caso di ladrocinio. Questa volta riguarda i falsi invalidi. Ne sono stati individuati trenta a Napoli. Percepivano la pensione e lavoravano nei negozi del centro. Li hanno scoperti i carabinieri che hanno certificato una truffa da 2,4 milioni da euro e proceduto al sequestro di beni mobili e immobili. I reati contestati vanno dalla truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni mediche, falsità ideologica da parte di pubblico ufficiale in atto pubblico.
Un altro scandalo, un altro caso di ladrocinio. Questa volta riguarda i falsi invalidi. Ne sono stati individuati trenta a Napoli. Percepivano la pensione e lavoravano nei negozi del centro. Li hanno scoperti i carabinieri che hanno certificato una truffa da 2,4 milioni da euro e proceduto al sequestro di beni mobili e immobili. I reati contestati vanno dalla truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni mediche, falsità ideologica da parte di pubblico ufficiale in atto pubblico.
Stato e Regioni ai ferri corti
Editoriale Radio Onda Libera del 3 novembre 2015
La legge di stabilità ha avviato il suo iter e abbondano le critiche. Le ultime sono quelle delle Regioni, i cui governatori sostengono che i tagli dal 2017 al 2019 configurano una situazione che nei fatti mette a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni. In poche parole si tratta di uno scontro vero e proprio. E' quanto sostiene Chiamparino, presidente dimissionario della conferenza Stato-Regioni, secondo cui "i 17 miliardi di tagli sono insostenibili. Dobbiamo capire quale è il valore istituzionale che viene dato alle Regioni, e in particolare al sistema Sanità, che è uno dei più virtuosi al mondo. il sospetto è che si pensa di far funzionare la sanità in maniera centralizzata e questo non è ben visto dalle Regioni".
La legge di stabilità ha avviato il suo iter e abbondano le critiche. Le ultime sono quelle delle Regioni, i cui governatori sostengono che i tagli dal 2017 al 2019 configurano una situazione che nei fatti mette a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni. In poche parole si tratta di uno scontro vero e proprio. E' quanto sostiene Chiamparino, presidente dimissionario della conferenza Stato-Regioni, secondo cui "i 17 miliardi di tagli sono insostenibili. Dobbiamo capire quale è il valore istituzionale che viene dato alle Regioni, e in particolare al sistema Sanità, che è uno dei più virtuosi al mondo. il sospetto è che si pensa di far funzionare la sanità in maniera centralizzata e questo non è ben visto dalle Regioni".
Proposta Boeri, un'occasione persa
Editoriale Radio Onda Libera del 2 novembre 2015
Oggi parliamo di pensioni, vitalizi, risparmi e dell'occasione persa. Ma andiamo con ordine. C'è sul tavolo una proposta avanzata dal presidente dell'Inps Boeri che è quella di tagliare "fino al 50%" i vitalizi dei politici, quando "superano la quota di 80-85mila euro lordi l’anno". Tagliare anche le pensioni "normali", quando vanno oltre la soglia degli 80mila euro. Ma con una sforbiciata meno pesante, fino al 12%, e solo se non sono "giustificate" dai contributi versati nel corso della vita.
Oggi parliamo di pensioni, vitalizi, risparmi e dell'occasione persa. Ma andiamo con ordine. C'è sul tavolo una proposta avanzata dal presidente dell'Inps Boeri che è quella di tagliare "fino al 50%" i vitalizi dei politici, quando "superano la quota di 80-85mila euro lordi l’anno". Tagliare anche le pensioni "normali", quando vanno oltre la soglia degli 80mila euro. Ma con una sforbiciata meno pesante, fino al 12%, e solo se non sono "giustificate" dai contributi versati nel corso della vita.
Giù il cappello al bis di Paciullo
Il punto del direttore dell'1 novembre 2015
Diversi sarebbero gli argomenti da trattare, diversi gli spunti che arrivano dalla politica, ma per una sorta di riparazione (continuità) torniamo a parlare di università e precisamente della Stranieri. Qui alle elezioni di martedì scorso l’unico candidato alla carica di rettore era il rettore uscente Giovanni Paciullo, quindi era scontato che fosse rieletto. Così infatti è stato e fin qui nulla di eccezionale, e ci mancava pure visto che non aveva sfidanti, la sua era una corsa in solitaria e l’ermellino non poteva sfuggirgli.
Diversi sarebbero gli argomenti da trattare, diversi gli spunti che arrivano dalla politica, ma per una sorta di riparazione (continuità) torniamo a parlare di università e precisamente della Stranieri. Qui alle elezioni di martedì scorso l’unico candidato alla carica di rettore era il rettore uscente Giovanni Paciullo, quindi era scontato che fosse rieletto. Così infatti è stato e fin qui nulla di eccezionale, e ci mancava pure visto che non aveva sfidanti, la sua era una corsa in solitaria e l’ermellino non poteva sfuggirgli.
Non è solo colpa di Marino
Editoriale Radio Onda Libera del 30 ottobre 2015
Sembra una telenovela, anche imbarazzante. Marino, il sindaco di Roma, prima si dimette, poi ci ripensa e ritira le dimissioni. Vuole andare in consiglio comunale e verificare cosa fanno i consiglieri. Vuole il confronto in aula. Oggi è la resa dei conti e se non ci sarà la maggioranza - perché sarebbero pronte diverse dimissioni del suo ormai ex partito che però non sarebbero sufficienti, quindi la minoranza andrà in soccorso dei dem (servono 25 consiglieri che abbandonano) - la testa del primo cittadino cadrà forse definitivamente.
Sembra una telenovela, anche imbarazzante. Marino, il sindaco di Roma, prima si dimette, poi ci ripensa e ritira le dimissioni. Vuole andare in consiglio comunale e verificare cosa fanno i consiglieri. Vuole il confronto in aula. Oggi è la resa dei conti e se non ci sarà la maggioranza - perché sarebbero pronte diverse dimissioni del suo ormai ex partito che però non sarebbero sufficienti, quindi la minoranza andrà in soccorso dei dem (servono 25 consiglieri che abbandonano) - la testa del primo cittadino cadrà forse definitivamente.
Tangenti e politica, siamo alle solite
Editoriale Radio Onda Libera del 29 ottobre 2015
Un altro giro di tangenti è stato scoperto, questa volta a Palermo. L'ennesimo scandalo di mazzette pagate per evitare intoppi nello svolgimento di un grande appalto di 26 milioni bandito dalla Regione. La notizia è fresca, il blitz è scattato all'alba, l'operazione è ancora in corso. E in carcere, anzi per la precisione agli arresti domiciliari, sono finiti il professore Dario Lo Bosco, presidente di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e due dirigenti del Corpo forestale, Salvatore Marranca (responsabile del Servizio tecnico) e Giuseppe Quattrocchi (a capo del Servizio speciale per la conservazione del suolo e dell'ambiente naturale). Al centro dell'indagine, le mazzette che sarebbero state pagate da un imprenditore agrigentino, Massimo Campione, titolare di un'impresa di costruzioni, strade e impianti eolici.
Un altro giro di tangenti è stato scoperto, questa volta a Palermo. L'ennesimo scandalo di mazzette pagate per evitare intoppi nello svolgimento di un grande appalto di 26 milioni bandito dalla Regione. La notizia è fresca, il blitz è scattato all'alba, l'operazione è ancora in corso. E in carcere, anzi per la precisione agli arresti domiciliari, sono finiti il professore Dario Lo Bosco, presidente di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e due dirigenti del Corpo forestale, Salvatore Marranca (responsabile del Servizio tecnico) e Giuseppe Quattrocchi (a capo del Servizio speciale per la conservazione del suolo e dell'ambiente naturale). Al centro dell'indagine, le mazzette che sarebbero state pagate da un imprenditore agrigentino, Massimo Campione, titolare di un'impresa di costruzioni, strade e impianti eolici.
Regioni da ridurre, c'è il partito del no
Editoriale Radio Onda Libera del 28 ottobre 2015
Da 20 a 12, ecco il piano del Pd a proposito della riduzione delle Regioni italiane. Ma l'operazione di taglio, che era stata anche fatta propria dal governo, sta subendo una frenata. Andiamo per ordine. Venti giorni fa, il senatore Ranucci del Pd ha presentato un ordine del giorno che prevede la riduzione da 20 a 12, ordine del giorno che è stato fatto proprio dal governo. In questo placet c'è chi ci ha visto un segnale chiaro, e cioè che subito dopo le riforme il governo passerà alla riorganizzazione delle regioni. A livello di atti, c'è un disegno di legge alla Camera e uno al Senato che prevede lo stesso tema.
Da 20 a 12, ecco il piano del Pd a proposito della riduzione delle Regioni italiane. Ma l'operazione di taglio, che era stata anche fatta propria dal governo, sta subendo una frenata. Andiamo per ordine. Venti giorni fa, il senatore Ranucci del Pd ha presentato un ordine del giorno che prevede la riduzione da 20 a 12, ordine del giorno che è stato fatto proprio dal governo. In questo placet c'è chi ci ha visto un segnale chiaro, e cioè che subito dopo le riforme il governo passerà alla riorganizzazione delle regioni. A livello di atti, c'è un disegno di legge alla Camera e uno al Senato che prevede lo stesso tema.
Allarme, salute e buon senso
Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2015
I salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata possono causare il cancro e probabilmente anche mangiare carne rossa: l'allarme arriva dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità. Il rapporto dell'Iarc, redatto sulla base di oltre 800 studi precedenti sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro, conferma dunque le attuali raccomandazioni "a limitare il consumo di carne". Lo studio include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre.
I salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata possono causare il cancro e probabilmente anche mangiare carne rossa: l'allarme arriva dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità. Il rapporto dell'Iarc, redatto sulla base di oltre 800 studi precedenti sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro, conferma dunque le attuali raccomandazioni "a limitare il consumo di carne". Lo studio include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre.
Per i migranti servono meno vertici
Editoriale Radio Onda Libera del 26 ottobre 2015
L'emergenza dei migranti è sempre in primo piano. Partiamo da una notizia di cronaca, l'ennesima. Una donna e due bambini di due e sette anni sono annegati nelle acque davanti all'isola di Lesbo, in Grecia, dopo il naufragio del barcone su cui stavano viaggiando. E' accaduto ieri, insieme a loro altri sette profughi risultano dispersi. Intanto sempre ieri a Bruxelles si è tenuto un vertice sul tema, l'ennesimo, nel corso del quale si è paventato il rischio di una nuova rotta Albania-Italia.
L'emergenza dei migranti è sempre in primo piano. Partiamo da una notizia di cronaca, l'ennesima. Una donna e due bambini di due e sette anni sono annegati nelle acque davanti all'isola di Lesbo, in Grecia, dopo il naufragio del barcone su cui stavano viaggiando. E' accaduto ieri, insieme a loro altri sette profughi risultano dispersi. Intanto sempre ieri a Bruxelles si è tenuto un vertice sul tema, l'ennesimo, nel corso del quale si è paventato il rischio di una nuova rotta Albania-Italia.
martedì 27 ottobre 2015
La vera vittoria è dello sport
Il punto del direttore del 25 ottobre 2015
E’ da sempre il derby per eccellenza, quello con la D maiuscola, quello che riaccende la rivalità e costringe due città a tifare per i propri colori. Classifica alla mano con le due squadre in piena zona retrocessione, alla vigilia è stato etichettato il derby povero. In realtà è stato un derby ricco. Di partecipazione, di affetto, di sportività e di colori.
E’ da sempre il derby per eccellenza, quello con la D maiuscola, quello che riaccende la rivalità e costringe due città a tifare per i propri colori. Classifica alla mano con le due squadre in piena zona retrocessione, alla vigilia è stato etichettato il derby povero. In realtà è stato un derby ricco. Di partecipazione, di affetto, di sportività e di colori.
Il Papa della gente dà fastidio
Editoriale Radio Onda Libera del 22 ottobre 2015
Il Papa avrebbe una "piccola macchia scura nel cervello", un piccolo "tumore curabile". E' questo lo scoop del Quotidiano Nazionale che ha fatto il giro del mondo, seguito poi da una raffica di smentite dal Vaticano. La notizia dettagliata parlava di una visita in una clinica di Pisa da parte di uno specialista giapponese al pontefice e anche di un viaggio che il famoso chirurgo avrebbe fatto in Vaticano. L'esperto di tumori al cervello ha postato sul suo blog alcune immagini della visita in Vaticano senza ovviamente confermare di essersi occupato della salute del Papa.
Il Papa avrebbe una "piccola macchia scura nel cervello", un piccolo "tumore curabile". E' questo lo scoop del Quotidiano Nazionale che ha fatto il giro del mondo, seguito poi da una raffica di smentite dal Vaticano. La notizia dettagliata parlava di una visita in una clinica di Pisa da parte di uno specialista giapponese al pontefice e anche di un viaggio che il famoso chirurgo avrebbe fatto in Vaticano. L'esperto di tumori al cervello ha postato sul suo blog alcune immagini della visita in Vaticano senza ovviamente confermare di essersi occupato della salute del Papa.
Che Stato è se non pensa agli anziani?
Editoriale Radio Onda Libera del 21 ottobre 215
Oggi parliamo di soldi, di pensioni, perché il 42,5% dei pensionati italiani, cioè sei milioni e mezzo di persone, ha un reddito da pensione inferiore a mille euro. Per essere più chiari, quasi un pensionato su due vive con questa cifra. Quasi due milioni, invece, cioè il 12,1%, ha assegni inferiori ai 500 euro al mese. E' quello che si legge nel bilancio sociale presentato dall'Inps con riferimento al 2014.
Oggi parliamo di soldi, di pensioni, perché il 42,5% dei pensionati italiani, cioè sei milioni e mezzo di persone, ha un reddito da pensione inferiore a mille euro. Per essere più chiari, quasi un pensionato su due vive con questa cifra. Quasi due milioni, invece, cioè il 12,1%, ha assegni inferiori ai 500 euro al mese. E' quello che si legge nel bilancio sociale presentato dall'Inps con riferimento al 2014.
mercoledì 21 ottobre 2015
Un film già visto all'interno del Pd
Editoriale Radio Onda Libera del 20 ottobre 2015
Ci risiamo. La minoranza del Pd attacca Renzi, il premier attacca la minoranza. Un siparietto che puntualmente, di tanto in tanto, movimenta la scena politica. Già l'altro ieri Renzi aveva detto che è assurdo chi si domanda se è e di destra o di sinistra abbassare le tasse, è soltanto giusto. E su questo concordiamo, ma veniamo alla polemica del giorno. Il presidente del consiglio è allergico alle critiche e quelle che sono arrivate dai suoi oppositori del Pd sono pesanti, parlano di manovra di destra, Renzi risponde per le rime e dice la una parte della minoranza del suo partito è come Totò, si oppone a prescindere.
Ci risiamo. La minoranza del Pd attacca Renzi, il premier attacca la minoranza. Un siparietto che puntualmente, di tanto in tanto, movimenta la scena politica. Già l'altro ieri Renzi aveva detto che è assurdo chi si domanda se è e di destra o di sinistra abbassare le tasse, è soltanto giusto. E su questo concordiamo, ma veniamo alla polemica del giorno. Il presidente del consiglio è allergico alle critiche e quelle che sono arrivate dai suoi oppositori del Pd sono pesanti, parlano di manovra di destra, Renzi risponde per le rime e dice la una parte della minoranza del suo partito è come Totò, si oppone a prescindere.
martedì 20 ottobre 2015
Migranti, una tragedia infinita
Editoriale Radio Onda Libera del 19 ottobre 2015
Parliamo di migranti, anche se i riflettori sono accesi su altre questioni, dalle unioni civili ai fatti cronaca, alla politica e alle beghe di palazzo. Vogliamo parlare ancora una volta di questa tragedia perché ogni giorno, ogni ora si contano altre vittime sulla rotta mediterranea dei profughi verso l'Europa. Decine e decine di morti ingrossano il mare, tra cui bambini, tanti bambini, sembra un bollettino di guerra.
Parliamo di migranti, anche se i riflettori sono accesi su altre questioni, dalle unioni civili ai fatti cronaca, alla politica e alle beghe di palazzo. Vogliamo parlare ancora una volta di questa tragedia perché ogni giorno, ogni ora si contano altre vittime sulla rotta mediterranea dei profughi verso l'Europa. Decine e decine di morti ingrossano il mare, tra cui bambini, tanti bambini, sembra un bollettino di guerra.
lunedì 19 ottobre 2015
E' di scena la politica
del "fatti più in là"
Il punto del direttore del 18 ottobre 2015
“Fatti più in là” era il titolo di una canzone orecchiabile e fortunata degli anni Settanta lanciata dal trio Le Sorelle Bandiera, scovato da Renzo Arbore che lo lanciò nel programma L’altra domenica. Ma che c’entra quel motivetto di qualche decennio fa con la situazione attuale? C’entra, c’entra perché quel titolo rispecchia alla perfezione la querelle in corso da qualche mese nei palazzi della giustizia amministrativa tra un consigliere regionale e un’aspirante tale.
“Fatti più in là” era il titolo di una canzone orecchiabile e fortunata degli anni Settanta lanciata dal trio Le Sorelle Bandiera, scovato da Renzo Arbore che lo lanciò nel programma L’altra domenica. Ma che c’entra quel motivetto di qualche decennio fa con la situazione attuale? C’entra, c’entra perché quel titolo rispecchia alla perfezione la querelle in corso da qualche mese nei palazzi della giustizia amministrativa tra un consigliere regionale e un’aspirante tale.
Finanziaria con poca lotta agli sprechi
Editoriale Radio Onda Libera del 16 ottobre 2015
La legge di stabilità, la vecchia finanziaria, è stata partorita. La manovra si aggira sui 27-30 miliardi e prevede una serie di novità, alcune positive e condivisibili, altre un po' meno. Ma attenzione perché dovrà essere approvata dal Parlamento per produrre i suoi frutti e quindi ci potranno essere dei cambiamenti. E poi c'è anche da attendere un via libera dall'Unione europea per stabilire con esattezza la cifra che oscilla appunto di tre miliardi. Ma intanto vediamo le novità che si vorrebbero introdurre.
La legge di stabilità, la vecchia finanziaria, è stata partorita. La manovra si aggira sui 27-30 miliardi e prevede una serie di novità, alcune positive e condivisibili, altre un po' meno. Ma attenzione perché dovrà essere approvata dal Parlamento per produrre i suoi frutti e quindi ci potranno essere dei cambiamenti. E poi c'è anche da attendere un via libera dall'Unione europea per stabilire con esattezza la cifra che oscilla appunto di tre miliardi. Ma intanto vediamo le novità che si vorrebbero introdurre.
venerdì 16 ottobre 2015
Soldi ai partiti e intese immediate
Editoriale Radio Onda Libera del 15 ottobre 2015
Bastano due ore per approvare la legge che permette ai partiti di incassare finanziamenti pubblici. Il Senato è diventato per una volta Speedy Gonzales. Niente emendamenti, niente ostruzionismo, niente maggioranze e minoranze, niente interventi fiume per perdere tempo. No, quando si tratta di soldi i nostri parlamentari lasciamo da parte le ideologie, le posizioni e si limitano ad alzare la mano.
Bastano due ore per approvare la legge che permette ai partiti di incassare finanziamenti pubblici. Il Senato è diventato per una volta Speedy Gonzales. Niente emendamenti, niente ostruzionismo, niente maggioranze e minoranze, niente interventi fiume per perdere tempo. No, quando si tratta di soldi i nostri parlamentari lasciamo da parte le ideologie, le posizioni e si limitano ad alzare la mano.
giovedì 15 ottobre 2015
Certi politici non cambiano mai
Editoriale Radio Onda Libera del 14 ottobre 2015
L'argomento di oggi è appalti pubblici e tangenti. Il vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla salute di Forza Italia Mario Mantovani è stato arrestato con l'accusa di corruzione e concussione. Con lui nove indagati.
Dall'inchiesta emerge che una gara d’appalto da 11 milioni di euro sul trasporto dei malati dializzati sarebbe stata truccata da Mantovani su richiesta del braccio destro del presidente Roberto Maroni e responsabile del Bilancio, Massimo Garavaglia, indagato anche lui.
L'argomento di oggi è appalti pubblici e tangenti. Il vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla salute di Forza Italia Mario Mantovani è stato arrestato con l'accusa di corruzione e concussione. Con lui nove indagati.
Dall'inchiesta emerge che una gara d’appalto da 11 milioni di euro sul trasporto dei malati dializzati sarebbe stata truccata da Mantovani su richiesta del braccio destro del presidente Roberto Maroni e responsabile del Bilancio, Massimo Garavaglia, indagato anche lui.
mercoledì 14 ottobre 2015
Musica nuova in Senato
Editoriale Radio Onda Libera del 13 ottobre 2015
Oggi è un giorno importante per le riforme. Oggi il Senato darà il via libera al ddl che segnerà la più rilevante modifica della Costituzione dalla sua nascita, ponendo fine al bicameralismo. Diciamo subito che non sarà il via libera definitivo, perché ci vorranno altri tre passaggi e un referendum, ma quello di oggi è una tappa decisiva. Rispetto alla versione iniziale, il testo è molto diverso e gli ultimi ritocchi - in particolare sulla semi-elettività dei senatori - sono frutto dell’accordo che ha riportato la pace nel Pd.
Oggi è un giorno importante per le riforme. Oggi il Senato darà il via libera al ddl che segnerà la più rilevante modifica della Costituzione dalla sua nascita, ponendo fine al bicameralismo. Diciamo subito che non sarà il via libera definitivo, perché ci vorranno altri tre passaggi e un referendum, ma quello di oggi è una tappa decisiva. Rispetto alla versione iniziale, il testo è molto diverso e gli ultimi ritocchi - in particolare sulla semi-elettività dei senatori - sono frutto dell’accordo che ha riportato la pace nel Pd.
Marino, la Chiesa e il ruolo dei cattolici
Editoriale Radio Onda Libera del 12 ottobre 2015
Oggi parliamo ancora di Marino, della situazione di Roma. Proprio alla vigilia delle dimissioni ufficiali, che dovrebbero avvenire nella giornata di oggi, il Vaticano è intervenuto con un attacco forte. L'ha fatto il cardinale vicario, Vallini, che ha scritto una lettera alla città perché Roma, testualmente " sia stimolata a rinascere, ad avere una scossa". Nella lettera Vallini ha esortato, in vista del giubileo, a ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma e ha auspicato la formazione di una nuova classe dirigente nella politica.
Oggi parliamo ancora di Marino, della situazione di Roma. Proprio alla vigilia delle dimissioni ufficiali, che dovrebbero avvenire nella giornata di oggi, il Vaticano è intervenuto con un attacco forte. L'ha fatto il cardinale vicario, Vallini, che ha scritto una lettera alla città perché Roma, testualmente " sia stimolata a rinascere, ad avere una scossa". Nella lettera Vallini ha esortato, in vista del giubileo, a ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma e ha auspicato la formazione di una nuova classe dirigente nella politica.
domenica 11 ottobre 2015
Lascia o raddoppia?
E non è un telequiz
Il punto del direttore dell'11 ottobre 2015
Lascia o raddoppia? Era il titolo di un fortunato telequiz degli anni 80 che teneva incollati al piccolo schermo milioni e milioni di italiani. Lo ha preso ad esempio per incanalare la sua carriera il magnifico rettore dell’Università per stranieri Giovanni Paciullo che, dopo aver maneggiato la calcolatrice, si è fatto due conti e ha pensato bene di dimettersi anzitempo per ricandidarsi. E’ sembrato lì per lì un controsenso, invece l’arcano è stato subito svelato. Lo ricordiamo per i più smemorati.
sabato 10 ottobre 2015
Roma volta pagina, ciao Marino
Editoriale Radio Onda Libera del 9 ottobre 2015
Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è dimesso. E' rimasto solo, il suo partito - il Pd - lo ha scaricato, imbarazzato dalle sue brutte figure. L’ultimo, ennesimo pasticcio, quello sugli scontrini e le cene, con le smentite, è stato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' stata una giornata incredibile quella di ieri culminata con la bandiera bianca del sindaco ma dopo una serie di ultimatum lanciati all'alba dal Pd e anche da Sel, l'altro partito che lo sosteneva, che dicevano grosso modo questo: o te ne vai o ti sfiduciamo in consiglio. Intanto di ora in ora si dimettevano i suoi assessori.
Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è dimesso. E' rimasto solo, il suo partito - il Pd - lo ha scaricato, imbarazzato dalle sue brutte figure. L’ultimo, ennesimo pasticcio, quello sugli scontrini e le cene, con le smentite, è stato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' stata una giornata incredibile quella di ieri culminata con la bandiera bianca del sindaco ma dopo una serie di ultimatum lanciati all'alba dal Pd e anche da Sel, l'altro partito che lo sosteneva, che dicevano grosso modo questo: o te ne vai o ti sfiduciamo in consiglio. Intanto di ora in ora si dimettevano i suoi assessori.
venerdì 9 ottobre 2015
Lunga vita alla Perugina
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 ottobre 2015
L'argomento di oggi è la Perugina, la mitica azienda conosciuta in tutto il mondo che sta vivendo come tutte le aziende italiane un periodo di crisi. Sull'importanza dell'impianto di San Sisto non c'è bisogno di spendere tante parole perché dalla storia al fatturato, dai prodotti, ricordiamo il Bacio per tutti, al marchio, si tratta di un'azienda molto cara ai perugini, tant'è che rappresenta lo stesso simbolo delle acciaierie per Terni e i ternani. Entrambe le aziende, questa è una sottolineatura, da anni sono in mano straniera, la Perugina alla svizzera Nestle', l'Ast e di proprietà dei tedeschi con la Thyssen Krupp.
L'argomento di oggi è la Perugina, la mitica azienda conosciuta in tutto il mondo che sta vivendo come tutte le aziende italiane un periodo di crisi. Sull'importanza dell'impianto di San Sisto non c'è bisogno di spendere tante parole perché dalla storia al fatturato, dai prodotti, ricordiamo il Bacio per tutti, al marchio, si tratta di un'azienda molto cara ai perugini, tant'è che rappresenta lo stesso simbolo delle acciaierie per Terni e i ternani. Entrambe le aziende, questa è una sottolineatura, da anni sono in mano straniera, la Perugina alla svizzera Nestle', l'Ast e di proprietà dei tedeschi con la Thyssen Krupp.
giovedì 8 ottobre 2015
Il posto di lavoro resta un miraggio
Editoriale Radio Onda Libera del 7 ottobre 2015
Oggi parliamo di lavoro, di lavoro che non c'è, di lavoro che si cerca. La notizia è di per sé clamorosa. Ventimila domande per 94 posti messi in palio dalla Regione Umbria. Numero spropositati sia per l'offerta che per la domanda. Ma uno dei due numeri, quello delle domande, è destinato a salire. Perché sono stati prorogati i termini fino al 4 novembre. E intanto si parla di una preselezione, una specie di test a risposta chiusa per sfoltire le richieste e bloccare il numero dei candidati a 470, quelli che poi passeranno alla selezione vera e propria.
Oggi parliamo di lavoro, di lavoro che non c'è, di lavoro che si cerca. La notizia è di per sé clamorosa. Ventimila domande per 94 posti messi in palio dalla Regione Umbria. Numero spropositati sia per l'offerta che per la domanda. Ma uno dei due numeri, quello delle domande, è destinato a salire. Perché sono stati prorogati i termini fino al 4 novembre. E intanto si parla di una preselezione, una specie di test a risposta chiusa per sfoltire le richieste e bloccare il numero dei candidati a 470, quelli che poi passeranno alla selezione vera e propria.
martedì 6 ottobre 2015
Non si può morire così
Editoriale Radio Onda Libera del 6 ottobre 2015
Uno scippo finito male, finito con il morto. È accaduto a Perugia, domenica pomeriggio. Un anziano di 72 anni mentre camminava in via della Pallotta, una zona centrale della città, è stato aggredito da un giovane che lo ha derubato con violenza facendolo cadere a terra. L'uomo è morto dopo quasi ventiquatt'ore di agonia in seguito alle gravissime lesioni riportate a causa dell'aggressione. Per il grave crimine è stato fermato un 37enne marocchino, attualmente in stato di fermo disposto dal pm, dopo che i carabinieri della compagnia di Perugia lo hanno individuato già in nottata.
Uno scippo finito male, finito con il morto. È accaduto a Perugia, domenica pomeriggio. Un anziano di 72 anni mentre camminava in via della Pallotta, una zona centrale della città, è stato aggredito da un giovane che lo ha derubato con violenza facendolo cadere a terra. L'uomo è morto dopo quasi ventiquatt'ore di agonia in seguito alle gravissime lesioni riportate a causa dell'aggressione. Per il grave crimine è stato fermato un 37enne marocchino, attualmente in stato di fermo disposto dal pm, dopo che i carabinieri della compagnia di Perugia lo hanno individuato già in nottata.
lunedì 5 ottobre 2015
Renzi, tagli, tasse e coperture
Editoriale Radio Onda Libera del 5 ottobre 2015
Parliamo di tasse, perché Renzi, il presidente del consiglio, ha annunciato che nel 2016 taglierà l'Ires e ridurrà anche il canone Rai. E la bella notizia, se sarà tale lo vedremo, l'ha data per televisione. Poteva anche arrivare via Twitter in 140 caratteri... "Il prossimo anno ci sarà anche, a dispetto delle aspettative, un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse per le imprese. Volevo portarlo nel 2017, ma credo che riusciremo ad anticiparlo almeno in parte al 2016. E il taglio sarà per tutti e non limitato al Sud".
Parliamo di tasse, perché Renzi, il presidente del consiglio, ha annunciato che nel 2016 taglierà l'Ires e ridurrà anche il canone Rai. E la bella notizia, se sarà tale lo vedremo, l'ha data per televisione. Poteva anche arrivare via Twitter in 140 caratteri... "Il prossimo anno ci sarà anche, a dispetto delle aspettative, un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse per le imprese. Volevo portarlo nel 2017, ma credo che riusciremo ad anticiparlo almeno in parte al 2016. E il taglio sarà per tutti e non limitato al Sud".
venerdì 2 ottobre 2015
Mattarella, l'unico che taglia davvero
Editoriale Radio Onda Libera del 2 ottobre 2015
Una bella notizia che fa morale perché in controtendenza. E allora diamola subito. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso tagliare gli alloggi del Quirinale, dagli attuali 40 ad appena 14 nell'arco di due anni. E così i tempi d'oro di quando consiglieri, funzionari e dipendenti del Colle potevano occupare praticamente gratis appartamenti signorili situati nel cuore di Roma, sembrano decisamente finiti. Da adesso in poi, questa è la direttiva, abiterà a Palazzo solo il personale strettamente necessario e in alloggi privi di qualsiasi lusso o sfarzo.
Una bella notizia che fa morale perché in controtendenza. E allora diamola subito. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso tagliare gli alloggi del Quirinale, dagli attuali 40 ad appena 14 nell'arco di due anni. E così i tempi d'oro di quando consiglieri, funzionari e dipendenti del Colle potevano occupare praticamente gratis appartamenti signorili situati nel cuore di Roma, sembrano decisamente finiti. Da adesso in poi, questa è la direttiva, abiterà a Palazzo solo il personale strettamente necessario e in alloggi privi di qualsiasi lusso o sfarzo.
Un canguro a Palazzo Madama
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 ottobre 2015
La riforma del Senato è all'esame del Senato. E qui se ne vedono di tutti i colori, compreso il ricorso al "canguro" che non è ovviamente l'animale che vive in Australia bensì un tecnicismo, che permette - una volta votato un emendamento - di saltare senza colpo ferire tutti quelli che riguardano lo stesso argomento. Un escamotage, appunto, resosi necessario per accelerare il dibattito, dibattito cominciato male fin dal inizio, a parere dei senatori naturalmente. Perché in pratica il Senato deve votare il proprio suicidio, la propria abolizione tra virgolette. Le resistenze sono tante ed enormi da parte di chi vuole salvare la propria poltrona.
La riforma del Senato è all'esame del Senato. E qui se ne vedono di tutti i colori, compreso il ricorso al "canguro" che non è ovviamente l'animale che vive in Australia bensì un tecnicismo, che permette - una volta votato un emendamento - di saltare senza colpo ferire tutti quelli che riguardano lo stesso argomento. Un escamotage, appunto, resosi necessario per accelerare il dibattito, dibattito cominciato male fin dal inizio, a parere dei senatori naturalmente. Perché in pratica il Senato deve votare il proprio suicidio, la propria abolizione tra virgolette. Le resistenze sono tante ed enormi da parte di chi vuole salvare la propria poltrona.
Omicidio Raggi: 30 anni all'assassino
Editoriale Radio Onda Libera del 30 settembre 2015
Stamattina parliamo dell'omicidio Raggi e dei trent'anni di reclusione per l'assassino. E' questa la condanna inflitta ieri pomeriggio al marocchino Aziz Assoul, che sei mesi fa uccise senza motivo un ragazzo ternano, David Raggi, che ebbe l'unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. In piazza dell'Olmo, nel centro di Terni, la notte del 12 marzo scorso. L'arma del delitto fu un pezzo di vetro di una bottiglia rotta che lo colpì alla gola. Peraltro lo straniero non doveva neppure stare in Italia perché gli era stata rifiutata la richiesta di asilo politico. Invece era qui, a Terni, a commettere un efferato delitto.
Stamattina parliamo dell'omicidio Raggi e dei trent'anni di reclusione per l'assassino. E' questa la condanna inflitta ieri pomeriggio al marocchino Aziz Assoul, che sei mesi fa uccise senza motivo un ragazzo ternano, David Raggi, che ebbe l'unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. In piazza dell'Olmo, nel centro di Terni, la notte del 12 marzo scorso. L'arma del delitto fu un pezzo di vetro di una bottiglia rotta che lo colpì alla gola. Peraltro lo straniero non doveva neppure stare in Italia perché gli era stata rifiutata la richiesta di asilo politico. Invece era qui, a Terni, a commettere un efferato delitto.
martedì 29 settembre 2015
Renzi mostra i muscoli
Editoriale Radio Onda Libera del 29 settembre 2015
Botta e risposta tra Renzi e l'Unione europea in merito alle tasse e in particolare al rapporto di Bruxelles sulla fiscalità che sostiene in poche parole che l'Italia ha un peso del fisco relativamente alto sul lavoro e quindi ci sarebbe un margine per recuperare denaro dalle imposte sui consumi, sugli immobili e sull'ambiente. Questa indicazione ha scatenato la reazione del premier che ha risposto a brutto muso dicendo che in pratica "quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate a Bruxelles".
Botta e risposta tra Renzi e l'Unione europea in merito alle tasse e in particolare al rapporto di Bruxelles sulla fiscalità che sostiene in poche parole che l'Italia ha un peso del fisco relativamente alto sul lavoro e quindi ci sarebbe un margine per recuperare denaro dalle imposte sui consumi, sugli immobili e sull'ambiente. Questa indicazione ha scatenato la reazione del premier che ha risposto a brutto muso dicendo che in pratica "quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate a Bruxelles".
lunedì 28 settembre 2015
L'Europa di male in peggio
Editoriale Radio Onda Libera del 28 settembre 2015
Scandalo dieselgate, tutti sapevano e nessuno si è mosso. Questa la triste verità. Ma mandiamo per ordine. È noto ormai quello che è accaduto, cioè i motori diesel truccati della Volkswagen. Uni scandalo scoperto negli Stati Uniti e interessa milioni di vetture vendute in tutto il mondo, compresa l'Italia dove hanno deciso, bontà loro, di effettuare i controlli sui gas inquinanti.
Scandalo dieselgate, tutti sapevano e nessuno si è mosso. Questa la triste verità. Ma mandiamo per ordine. È noto ormai quello che è accaduto, cioè i motori diesel truccati della Volkswagen. Uni scandalo scoperto negli Stati Uniti e interessa milioni di vetture vendute in tutto il mondo, compresa l'Italia dove hanno deciso, bontà loro, di effettuare i controlli sui gas inquinanti.
domenica 27 settembre 2015
Logiche di correnti e doppi incarichi
Il punto del direttore del 27 settembre 2015
La politica, o meglio il Pd, deve ripartire dai territori. Lo ha detto e assicurato il segretario del partito Giacomo Leonelli su queste colonne. Una frase che racchiude una strategia, una linea, ma da queste parti sembra uno slogan, un ritornello a effetto. Facile a pronunciare e scrivere, difficile a mantenere e osservare. Soprattutto quando è la stessa classe dirigente che guida il Pd a fregarsene dei territori provocando ferite difficili poi da curare e cicatrici altrettanto difficili da rimarginare. Un esempio per tutti? Spoleto. Dove alle scorse elezioni regionali nessun esponente di quel territorio ha trovato spazio in lista e tantomeno poi in giunta. Però i territori sono importanti, vanno ascoltati e rappresentati. A parole. E ora chi guida il partito promette attenzione. Come credergli?
La politica, o meglio il Pd, deve ripartire dai territori. Lo ha detto e assicurato il segretario del partito Giacomo Leonelli su queste colonne. Una frase che racchiude una strategia, una linea, ma da queste parti sembra uno slogan, un ritornello a effetto. Facile a pronunciare e scrivere, difficile a mantenere e osservare. Soprattutto quando è la stessa classe dirigente che guida il Pd a fregarsene dei territori provocando ferite difficili poi da curare e cicatrici altrettanto difficili da rimarginare. Un esempio per tutti? Spoleto. Dove alle scorse elezioni regionali nessun esponente di quel territorio ha trovato spazio in lista e tantomeno poi in giunta. Però i territori sono importanti, vanno ascoltati e rappresentati. A parole. E ora chi guida il partito promette attenzione. Come credergli?
Francesco non teme nessuno
Editoriale Radio Onda Libera del 25 settembre 2015
Papa Francesco ha un appeal mediatico straordinario. Per le cose che dice, per i gesti che compie. Storico il discorso che ha pronunciato ieri davanti ai rappresentanti del popolo americano. E' la prima volta che un pontefice parla al congresso degli Stati Uniti. Ma ha un rilievo incredibile quello che Bergoglio ha detto, i temi che ha affrontato. In sintesi ha parlato dell'abolizione della pena di morte e dello stop al commercio di armi, della ferita della pedofilia, dei poveri e degli esclusi e dei profughi.
Via libera alla riforma del Senato
Editoriale Radio Onda Libera del 24 settembre 2015
Parliamo ancora di politica perché c'è la novità dell'accordo raggiunto tra la maggioranza e la minoranza del Pd. Dopo mesi di polemiche il partito, si è ricompattato. Il partito ha rischiato di spaccarsi, c'era anche chi paventava una scissione, invece è stata ritrovata l'unità sulla riforma costituzionale, in particolare sul disegno di legge Boschi sul Senato.
Parliamo ancora di politica perché c'è la novità dell'accordo raggiunto tra la maggioranza e la minoranza del Pd. Dopo mesi di polemiche il partito, si è ricompattato. Il partito ha rischiato di spaccarsi, c'era anche chi paventava una scissione, invece è stata ritrovata l'unità sulla riforma costituzionale, in particolare sul disegno di legge Boschi sul Senato.
mercoledì 23 settembre 2015
La salute deve restare un diritto
Editoriale Radio Onda Libera del 23 settembre 2015
Oggi ci occupiamo di sanità. La notizia è questa: il ministero ha preparato un elenco di esami, per la precisione 205, considerati a maggior rischio di “inappropriatezza”, quelli cioè che non sono sempre ritenuti necessari. I medici potranno essere sanzionati nel caso di “abuso”. Le conseguenze per i cittadini? Se non ricorrono le condizioni elencate nel documento del ministero, dovranno pagare la prestazione di tasca propria. L'obiettivo: risparmiare sette miliardi entro il 2017.
Oggi ci occupiamo di sanità. La notizia è questa: il ministero ha preparato un elenco di esami, per la precisione 205, considerati a maggior rischio di “inappropriatezza”, quelli cioè che non sono sempre ritenuti necessari. I medici potranno essere sanzionati nel caso di “abuso”. Le conseguenze per i cittadini? Se non ricorrono le condizioni elencate nel documento del ministero, dovranno pagare la prestazione di tasca propria. L'obiettivo: risparmiare sette miliardi entro il 2017.
Renzi fa un altro passo avanti
Editoriale Radio Onda Libera del 22 settembre 2015
Torniamo a parlare di riforme, perché la resa dei conti tra minoranza e maggioranza del Pd non c'è stata. La direzione del partito è andata via liscia, con l'approvazione all'unanimità al disegno di legge Boschi che cambierà il Senato. I contrari alla riforma hanno preferito non partecipare al voto, e cioè significa, come è stato poi confermato, che un accordo è vicino. Chi si aspettava un regolamento dei conti in direzione è rimasto deluso così come, per i rapporti di forza usciti dal congresso, era scontata la schiacciante maggioranza a favore della proposta di Renzi.
Torniamo a parlare di riforme, perché la resa dei conti tra minoranza e maggioranza del Pd non c'è stata. La direzione del partito è andata via liscia, con l'approvazione all'unanimità al disegno di legge Boschi che cambierà il Senato. I contrari alla riforma hanno preferito non partecipare al voto, e cioè significa, come è stato poi confermato, che un accordo è vicino. Chi si aspettava un regolamento dei conti in direzione è rimasto deluso così come, per i rapporti di forza usciti dal congresso, era scontata la schiacciante maggioranza a favore della proposta di Renzi.
martedì 22 settembre 2015
Italia, un Paese incompiuto
Editoriale Radio Onda Libera del 21 settembre 2015
Quasi mille opere pubbliche in Italia non sono mai state completate. Lo hanno rivelato i dati dell’Anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale: nel 2014 non risultano finite 868 opere, mentre a fine 2013 erano “appena” 692. Mancavano all’appello, però, i dati della Sicilia, dove le opere incompiute sono 215: un vero e proprio record fra le Regioni. Strade, ferrovie, porti, dighe, teatri, scuole, alcune progettate anche cinquanta anni fa, costate centinaia di milioni e poi abbandonate, che rimangono come cattedrali nel deserto con uno spreco incredibile di denaro pubblico.
Quasi mille opere pubbliche in Italia non sono mai state completate. Lo hanno rivelato i dati dell’Anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale: nel 2014 non risultano finite 868 opere, mentre a fine 2013 erano “appena” 692. Mancavano all’appello, però, i dati della Sicilia, dove le opere incompiute sono 215: un vero e proprio record fra le Regioni. Strade, ferrovie, porti, dighe, teatri, scuole, alcune progettate anche cinquanta anni fa, costate centinaia di milioni e poi abbandonate, che rimangono come cattedrali nel deserto con uno spreco incredibile di denaro pubblico.
Congiure già viste e le solite divisioni
Il punto del direttore del 20 settembre 2015
Lentamente la politica ufficiale si sta rimettendo in movimento, si organizzano convegni e dibattiti, l'estate è ormai alle spalle e da domani siamo in autunno. Quindi, sotto con le strategie perché non bisogna farsi trovare impreparati. In primavera c'è un altro turno elettorale sicuro e riguarda comuni più o meno grandi, Assisi e Città di Castello tanto per citarne qualcuno. C'è anche la possibilità, non si sa ancora quanto remota, di elezioni politiche ma questo è un altro capitolo perché gli scenari dipendono esclusivamente da Roma.
Lentamente la politica ufficiale si sta rimettendo in movimento, si organizzano convegni e dibattiti, l'estate è ormai alle spalle e da domani siamo in autunno. Quindi, sotto con le strategie perché non bisogna farsi trovare impreparati. In primavera c'è un altro turno elettorale sicuro e riguarda comuni più o meno grandi, Assisi e Città di Castello tanto per citarne qualcuno. C'è anche la possibilità, non si sa ancora quanto remota, di elezioni politiche ma questo è un altro capitolo perché gli scenari dipendono esclusivamente da Roma.
Riforma del Senato, cercasi coerenza
Editoriale Radio Onda Libera del 18 settembre 2015
Il tema del giorno è ancora la politica, o per la precisione le riforme. Perché la situazione tra maggioranza e opposizioni si fa sempre più delicata e incandescente. Ma veniamo alle ultime novità. L’aula del Senato ha respinto le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni al ddl di riforma costituzionale, che limita i poteri di palazzo Madama e riduce il numeri dei componenti a 100 non elettivi. Le pregiudiziali erano state presentate da Forza Italia, M5S, Sel e Lega. I lavori riprendono alle 9,30 con una seduta interamente dedicata alla discussione generale, la cui conclusione è fissata alle 17; mercoledì prossimo scade il termine per gli emendamenti.
Il tema del giorno è ancora la politica, o per la precisione le riforme. Perché la situazione tra maggioranza e opposizioni si fa sempre più delicata e incandescente. Ma veniamo alle ultime novità. L’aula del Senato ha respinto le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni al ddl di riforma costituzionale, che limita i poteri di palazzo Madama e riduce il numeri dei componenti a 100 non elettivi. Le pregiudiziali erano state presentate da Forza Italia, M5S, Sel e Lega. I lavori riprendono alle 9,30 con una seduta interamente dedicata alla discussione generale, la cui conclusione è fissata alle 17; mercoledì prossimo scade il termine per gli emendamenti.
La battaglia di Palazzo Madama
Editoriale Radio Onda Libera del 17 settembre 2015
La riforma del Senato arriva direttamente in Aula, saltando la commissione e con i voti a favore anche della minoranza Pd. Dopo una giornata di proteste delle opposizioni è stato lo stesso Senato ad approvare l’accelerazione dei tempi voluta da Matteo Renzi. Il governo ha infatti chiesto e ottenuto che il ddl Boschi, che modifica la Costituzione, sia discusso dall’assemblea già oggi, evitando completamente la prima fase di dibattito e senza avere il via libera del relatore.
La riforma del Senato arriva direttamente in Aula, saltando la commissione e con i voti a favore anche della minoranza Pd. Dopo una giornata di proteste delle opposizioni è stato lo stesso Senato ad approvare l’accelerazione dei tempi voluta da Matteo Renzi. Il governo ha infatti chiesto e ottenuto che il ddl Boschi, che modifica la Costituzione, sia discusso dall’assemblea già oggi, evitando completamente la prima fase di dibattito e senza avere il via libera del relatore.
Prima di tutto c'è la poltrona
Editoriale Radio Onda Libera del 16 settembre 2015
Parliamo di riforme, di riforme e politica, soprattutto per il fatto che scricchiola la maggioranza di governo. Lo strappo è avvenuto ieri dopo un braccio di ferro fatto di botta e risposta, polemiche e discussioni dappertutto, sui giornali e in televisione. La maggioranza del Partito democratico, in sostanza, ha abbandonato il tavolo della trattativa con il governo per la riforma di palazzo Madama. Il punto cruciale, l'oggetto della rottura, è l'elettività diretta dei senatori e, nello specifico, l'inammissibilità degli emendamenti in commissione.
Parliamo di riforme, di riforme e politica, soprattutto per il fatto che scricchiola la maggioranza di governo. Lo strappo è avvenuto ieri dopo un braccio di ferro fatto di botta e risposta, polemiche e discussioni dappertutto, sui giornali e in televisione. La maggioranza del Partito democratico, in sostanza, ha abbandonato il tavolo della trattativa con il governo per la riforma di palazzo Madama. Il punto cruciale, l'oggetto della rottura, è l'elettività diretta dei senatori e, nello specifico, l'inammissibilità degli emendamenti in commissione.
Avanti con la scuola del merito
Editoriale Radio Onda Libera del 15 settembre 2015
Primo giorno di scuola, ieri, per circa 9 milioni di studenti. La campanella è suonata in tredici regioni, tra cui l'Umbria, oggi toccherà ad altre tre. Entro domani i battenti saranno aperti in tutta la Penisola. Quest'anno sono 7.861.925 gli alunni e gli studenti iscritti nelle scuole statali, a cui si aggiungono i 960mila delle paritarie, secondo quanto reso noto dal ministero. Complessivamente, le classi saranno 369.902 distribuite in 8.384 istituzioni scolastiche. Tra le regioni con più alunni, la Lombardia (1 milione e 185.662), seguita da Campania (920.964), Sicilia (763.529) e Lazio (741.633).
Primo giorno di scuola, ieri, per circa 9 milioni di studenti. La campanella è suonata in tredici regioni, tra cui l'Umbria, oggi toccherà ad altre tre. Entro domani i battenti saranno aperti in tutta la Penisola. Quest'anno sono 7.861.925 gli alunni e gli studenti iscritti nelle scuole statali, a cui si aggiungono i 960mila delle paritarie, secondo quanto reso noto dal ministero. Complessivamente, le classi saranno 369.902 distribuite in 8.384 istituzioni scolastiche. Tra le regioni con più alunni, la Lombardia (1 milione e 185.662), seguita da Campania (920.964), Sicilia (763.529) e Lazio (741.633).
Giovani pronti a emigrare per lavoro
Editoriale Radio Onda Libera del 14 settembre 2015
L'argomento di oggi è lavoro e immigrazione, partendo da un'indagine dell'istituto Toniolo secondo cui la maggioranza dei giovani italiani, oltre il 61%, è pronta a emigrare all’estero per cercare lavoro. E nove su dieci sono convinti che ormai lasciare la Penisola sia una necessità. Le mete più ambite? Australia, Usa e Regno Unito. Il 70% degli intervistati ritiene che l’Italia offra alle nuove generazioni opportunità sensibilmente inferiori a quelle degli altri Paesi sviluppati e che difficilmente il divario verrà colmato nei prossimi tre anni. L’83,4% è disposto a cambiare città stabilmente per trovare migliori possibilità di lavoro e di questi ben il 61,1% si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero.
L'argomento di oggi è lavoro e immigrazione, partendo da un'indagine dell'istituto Toniolo secondo cui la maggioranza dei giovani italiani, oltre il 61%, è pronta a emigrare all’estero per cercare lavoro. E nove su dieci sono convinti che ormai lasciare la Penisola sia una necessità. Le mete più ambite? Australia, Usa e Regno Unito. Il 70% degli intervistati ritiene che l’Italia offra alle nuove generazioni opportunità sensibilmente inferiori a quelle degli altri Paesi sviluppati e che difficilmente il divario verrà colmato nei prossimi tre anni. L’83,4% è disposto a cambiare città stabilmente per trovare migliori possibilità di lavoro e di questi ben il 61,1% si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero.
Pd diviso, grillini coerenti
e centrodestra a zig zag
Il punto del direttore del 13 settembre 2015
Una manciata di sedute del consiglio regionale e una cosa emerge con chiarezza, quasi con evidenza. E cioè la linea del centrodestra non trova la quadra. Che in questa legislatura non sarebbe stata una passeggiata lo si intuiva già dalla notte del 31 maggio quando le urne avevano disegnato un’assemblea dai tre volti, maggioranza, centrodestra e grillini. In altre parole una maggioranza e due opposizioni. Ed è quello che puntualmente sta accadendo.
Una manciata di sedute del consiglio regionale e una cosa emerge con chiarezza, quasi con evidenza. E cioè la linea del centrodestra non trova la quadra. Che in questa legislatura non sarebbe stata una passeggiata lo si intuiva già dalla notte del 31 maggio quando le urne avevano disegnato un’assemblea dai tre volti, maggioranza, centrodestra e grillini. In altre parole una maggioranza e due opposizioni. Ed è quello che puntualmente sta accadendo.
Marcia degli scalzi e atti concreti
Editoriale Radio Onda Libera dell'11 settembre 2015
Il tema che abbiamo scelto è migranti e politica perché oggi pomeriggio in una sessantina di città italiane si svolgerà la Marcia delle donne e degli uomini scalzi. Non è una trovata estemporanea, è una manifestazione nata da un appello lanciato la settimana scorsa da un gruppo di scrittori, artisti e politici a sostegno dei migranti. Le marce si svolgeranno dal nord al sud della Penisola, anche a Perugia, ma il clou è previsto a Venezia dove c'è la Mostra del cinema. Cortei sono stati organizzati in diverse città europee.
Il tema che abbiamo scelto è migranti e politica perché oggi pomeriggio in una sessantina di città italiane si svolgerà la Marcia delle donne e degli uomini scalzi. Non è una trovata estemporanea, è una manifestazione nata da un appello lanciato la settimana scorsa da un gruppo di scrittori, artisti e politici a sostegno dei migranti. Le marce si svolgeranno dal nord al sud della Penisola, anche a Perugia, ma il clou è previsto a Venezia dove c'è la Mostra del cinema. Cortei sono stati organizzati in diverse città europee.
giovedì 10 settembre 2015
La Casta perde il pelo, non il vizio
Editoriale Radio Onda Libera del 10 settembre 2015
Finanziamento pubblico ai partiti: sbloccati 45,5 milioni di euro senza alcuna verifica sui bilanci, senza alcun controllo da parte della commissione competente. Così i politici ancora una volta si sono curati i propri interessi alla faccia delle promesse, alla faccia perfino delle leggi e delle delibere degli Uffici di presidenza di Camera e Senato che avevano congelato i versamenti relativi agli anni 2013 e 2014.
Finanziamento pubblico ai partiti: sbloccati 45,5 milioni di euro senza alcuna verifica sui bilanci, senza alcun controllo da parte della commissione competente. Così i politici ancora una volta si sono curati i propri interessi alla faccia delle promesse, alla faccia perfino delle leggi e delle delibere degli Uffici di presidenza di Camera e Senato che avevano congelato i versamenti relativi agli anni 2013 e 2014.
Le regole della buona università
Editoriale Radio Onda Libera del 9 settembre 2015
Parliamo di università, perché tra ieri e oggi si tengono i test di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, Veterinaria e Architettura per l’anno accademico 2015/2016. Sono quasi ottantamila i giovani che hanno fatto domanda per prendere parte alla selezione nazionale. In 60.639 per il test di Medicina e Odontoiatria (test unico), in 10.994 per Architettura, in 7.818 per Veterinaria. I posti disponibili sono: 9.530 per Medicina, 792 per Odontoiatria, 717 per Veterinaria, 7.802 per Architettura. In Umbria oltre ottocento studenti per duecento posti hanno preferito fare il test nel capoluogo.
Parliamo di università, perché tra ieri e oggi si tengono i test di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, Veterinaria e Architettura per l’anno accademico 2015/2016. Sono quasi ottantamila i giovani che hanno fatto domanda per prendere parte alla selezione nazionale. In 60.639 per il test di Medicina e Odontoiatria (test unico), in 10.994 per Architettura, in 7.818 per Veterinaria. I posti disponibili sono: 9.530 per Medicina, 792 per Odontoiatria, 717 per Veterinaria, 7.802 per Architettura. In Umbria oltre ottocento studenti per duecento posti hanno preferito fare il test nel capoluogo.
Caso Mez, la verità della Casssazione
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 settembre 2015
Nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito - accusati dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher - manca un "insieme probatorio" contrassegnato "da evidenza oltre il ragionevole dubbio". Detto con altre parole, ci sono stati clamorosi errori nelle indagini. Lo ha detto la Cassazione nelle motivazioni dell'assoluzione dei due ex fidanzati depositate ieri dalla quinta sezione penale della suprema corte. I due sono stati assolti, ricordiamolo, il 27 marzo scorso dopo una serie di processi e di colpi di scena. Solo la Knox era stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
Nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito - accusati dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher - manca un "insieme probatorio" contrassegnato "da evidenza oltre il ragionevole dubbio". Detto con altre parole, ci sono stati clamorosi errori nelle indagini. Lo ha detto la Cassazione nelle motivazioni dell'assoluzione dei due ex fidanzati depositate ieri dalla quinta sezione penale della suprema corte. I due sono stati assolti, ricordiamolo, il 27 marzo scorso dopo una serie di processi e di colpi di scena. Solo la Knox era stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
Fatti e non parole per i migranti
Editoriale Radio Onda Libera del 7 settembre 2015
Quella dei migranti è l'emergenza di questi tempi. Le immagini che ci hanno sconvolto e indignato, l'ultima quella del piccolo siriano morto sulla spiaggia, parlano più di tanti discorsi e soprattutto hanno obbligato anche le altre nazioni dell'Europa, vedi Germania e Austria ad aprire le frontiere, ad accogliere questi popoli di disperati che fuggono dal loro Paesi perché infestati da guerre e fame. Encomiabili quei cittadini che hanno deciso di caricarsi sulle proprie macchine i profughi, a testimonianza che la gente è meglio dei governanti.
Quella dei migranti è l'emergenza di questi tempi. Le immagini che ci hanno sconvolto e indignato, l'ultima quella del piccolo siriano morto sulla spiaggia, parlano più di tanti discorsi e soprattutto hanno obbligato anche le altre nazioni dell'Europa, vedi Germania e Austria ad aprire le frontiere, ad accogliere questi popoli di disperati che fuggono dal loro Paesi perché infestati da guerre e fame. Encomiabili quei cittadini che hanno deciso di caricarsi sulle proprie macchine i profughi, a testimonianza che la gente è meglio dei governanti.
domenica 6 settembre 2015
Archiviate le ferie: la partita del Pd
Il punto del direttore del 6 settembre 2015
Finite le ferie la politica si rimette lentamente in movimento e le questioni sul tavolo vengono annusate, sfiorate, in attesa di essere affrontate e forse risolte. La prima partita è quella del capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, ruolo affidato prima dell'estate al segretario del partito Giacomo Leonelli. Che con senso di responsabilità per contenere le divisioni latenti si è caricato sulle spalle la funzione per il periodo balneare. Ma ora con l'autunno alle porte il tema della guida del partito a Palazzo Cesaroni si ripresenta. Con tutti i rischi connessi, il primo dei quali potrebbe essere l'esplosione delle contraddizioni che serpeggiano dentro il Pd.
Finite le ferie la politica si rimette lentamente in movimento e le questioni sul tavolo vengono annusate, sfiorate, in attesa di essere affrontate e forse risolte. La prima partita è quella del capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, ruolo affidato prima dell'estate al segretario del partito Giacomo Leonelli. Che con senso di responsabilità per contenere le divisioni latenti si è caricato sulle spalle la funzione per il periodo balneare. Ma ora con l'autunno alle porte il tema della guida del partito a Palazzo Cesaroni si ripresenta. Con tutti i rischi connessi, il primo dei quali potrebbe essere l'esplosione delle contraddizioni che serpeggiano dentro il Pd.
domenica 2 agosto 2015
Il Sud affonda, dai politici solo parole
Editoriale Radio Onda Libera del 31 luglio 2015
Oggi ci occupiamo della questione meridionale. Dal 2000 al 2013 il Sud è cresciuto del 13%, la metà della Grecia che ha segnato +24%. Non è finita qui: nel 2014 al Sud si sono registrate solo 174mila nascite, livello al minimo storico registrato oltre 150 anni fa, durante l'Unità d'Italia. E per questo il Sud sarà interessato nei prossimi anni da un stravolgimento demografico, uno tsunami dalle conseguenze imprevedibili.
Oggi ci occupiamo della questione meridionale. Dal 2000 al 2013 il Sud è cresciuto del 13%, la metà della Grecia che ha segnato +24%. Non è finita qui: nel 2014 al Sud si sono registrate solo 174mila nascite, livello al minimo storico registrato oltre 150 anni fa, durante l'Unità d'Italia. E per questo il Sud sarà interessato nei prossimi anni da un stravolgimento demografico, uno tsunami dalle conseguenze imprevedibili.
Giornata da dimenticare per il Pd
Editoriale Radio Onda Libera del 30 luglio 2015
Parliamo del caso Azzollini, dopo che con il voto segreto Palazzo Madama ha respinto la richiesta d’arresto avanzata dalla procura di Trani per il senatore accusato di bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere, nell’inchiesta sul crac della casa di cura Divina Provvidenza. Fondamentali nel salvataggio di Azzollini i voti del Pd. Su 302 voti disponibili, le preferenze contrarie all’arresto alla fine sono state 189, 96 quelle favorevoli, 17 gli astenuti. Considerato che i voti a disposizione di Area Popolare (Ncd–Udc), Forza Italia, Gal, Autonomie (e cioè dei partiti che avevano anticipato l’intenzione di votare contro l’arresto Azzollini) sono in totale 128, il resto contro la richiesta d'arresto è arrivato dal Pd.
Parliamo del caso Azzollini, dopo che con il voto segreto Palazzo Madama ha respinto la richiesta d’arresto avanzata dalla procura di Trani per il senatore accusato di bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere, nell’inchiesta sul crac della casa di cura Divina Provvidenza. Fondamentali nel salvataggio di Azzollini i voti del Pd. Su 302 voti disponibili, le preferenze contrarie all’arresto alla fine sono state 189, 96 quelle favorevoli, 17 gli astenuti. Considerato che i voti a disposizione di Area Popolare (Ncd–Udc), Forza Italia, Gal, Autonomie (e cioè dei partiti che avevano anticipato l’intenzione di votare contro l’arresto Azzollini) sono in totale 128, il resto contro la richiesta d'arresto è arrivato dal Pd.
mercoledì 29 luglio 2015
Il profondo rosso delle partecipate
Editoriale Radio Onda Libera del 29 luglio 2015
Sette regioni italiane hanno i conti delle società partecipate in rosso, anzi in profondo rosso. Numeri disastrosi, addirittura con uscite superiori agli utili, in certi casi anche di quattro volte. E l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti per Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia. Le partecipate pubbliche si occupano di acqua, energia, rifiuti, trasporto ma anche di servizi più svariati. Ce ne sono tantissime, troppe nel nostro Paese, e alle tasche dei cittadini costano cifre enormi e producono anche voragini nei conti pubblici.
Sette regioni italiane hanno i conti delle società partecipate in rosso, anzi in profondo rosso. Numeri disastrosi, addirittura con uscite superiori agli utili, in certi casi anche di quattro volte. E l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti per Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia. Le partecipate pubbliche si occupano di acqua, energia, rifiuti, trasporto ma anche di servizi più svariati. Ce ne sono tantissime, troppe nel nostro Paese, e alle tasche dei cittadini costano cifre enormi e producono anche voragini nei conti pubblici.
Un attesa lunga venti anni
Editoriale Radio Onda Libera del 28 luglio 2015
Oggi parliamo di economia, perché vogliamo commentare due notizie che arrivano dal Fondo monetario internazionale. Una bella e una brutta, a prima vista anche contraddittorie. La bella: l'Italia sta uscendo da tre anni di recessione e si intravedono segnali di ripresa ma per migliorare, secondo il rapporto sull'Eurozona, dovrebbe aumentare l'efficienza della macchina amministrativa, il settore pubblico e migliorare la giustizia civile. E ora la brutta: sempre secondo il Fondo monetario senza una significativa accelerazione ci vorranno 20 anni in Italia per riportare il tasso di disoccupazione ai livelli pre crisi.
Oggi parliamo di economia, perché vogliamo commentare due notizie che arrivano dal Fondo monetario internazionale. Una bella e una brutta, a prima vista anche contraddittorie. La bella: l'Italia sta uscendo da tre anni di recessione e si intravedono segnali di ripresa ma per migliorare, secondo il rapporto sull'Eurozona, dovrebbe aumentare l'efficienza della macchina amministrativa, il settore pubblico e migliorare la giustizia civile. E ora la brutta: sempre secondo il Fondo monetario senza una significativa accelerazione ci vorranno 20 anni in Italia per riportare il tasso di disoccupazione ai livelli pre crisi.
martedì 28 luglio 2015
Lo sciopero è un diritto, non un abuso
Editoriale Radio Onda Libera del 27 luglio 2015
Oltre mille scioperi in un anno. Questo è un dato che deve far riflettere. Tutti, nessuno escluso. E' lo spunto per parlare di un diritto, diciamolo subito, sacrosanto e giusto ma l'abuso e soprattutto la scorrettezza sindacale fa male, arreca un danno gravissimo al Paese, all'economia. Ma andiamo per ordine e partiamo dal fatto. Dall'assemblea sindacale convocata lì per lì dai dipendenti degli scavi di Pompei che hanno impedito a migliaia di turisti in coda sotto il sole africano di visitare una delle bellezze storiche più invidiate da tutti gli altri Paesi del mondo. E come corollario ci mettiamo anche lo sciopero improvviso dei lavoratori dell'Alitalia che ha provocato ritardi e cancellazioni di voli.
Oltre mille scioperi in un anno. Questo è un dato che deve far riflettere. Tutti, nessuno escluso. E' lo spunto per parlare di un diritto, diciamolo subito, sacrosanto e giusto ma l'abuso e soprattutto la scorrettezza sindacale fa male, arreca un danno gravissimo al Paese, all'economia. Ma andiamo per ordine e partiamo dal fatto. Dall'assemblea sindacale convocata lì per lì dai dipendenti degli scavi di Pompei che hanno impedito a migliaia di turisti in coda sotto il sole africano di visitare una delle bellezze storiche più invidiate da tutti gli altri Paesi del mondo. E come corollario ci mettiamo anche lo sciopero improvviso dei lavoratori dell'Alitalia che ha provocato ritardi e cancellazioni di voli.
domenica 26 luglio 2015
Università e la misura
del cambiamento
Il punto del direttore del 26 luglio 2015
Le classifiche delle università sono come i sondaggi politici. Uno strumento di cui bearsi o rammaricarsi, a seconda se il piazzamento è ai vertici o in fondo alla graduatoria. Ovviamente il sentimento di reazione si riferisce alla governance che si sente messa sott’accusa quando i numeri sono implacabili e si gonfia di orgoglio quando, sempre i numeri, sono lodevoli. C’è anche un altro, più nascosto, duplice atteggiamento che esplode in relazione alla pagella a seconda se è positiva o negativa.
Le classifiche delle università sono come i sondaggi politici. Uno strumento di cui bearsi o rammaricarsi, a seconda se il piazzamento è ai vertici o in fondo alla graduatoria. Ovviamente il sentimento di reazione si riferisce alla governance che si sente messa sott’accusa quando i numeri sono implacabili e si gonfia di orgoglio quando, sempre i numeri, sono lodevoli. C’è anche un altro, più nascosto, duplice atteggiamento che esplode in relazione alla pagella a seconda se è positiva o negativa.
sabato 25 luglio 2015
Professione voltagabbana
Editoriale Radio Onda Libera del 24 luglio 2015
La politica va avanti fra malessere e abbandoni, critiche e polemiche,
soprattutto trasformismo e tradimenti. Sia nel Pd che dentro Forza Italia. Nel partito di governo, Renzi non ha più i numeri in
Senato per il voto sulla riforma costituzionale, in particolare sul Senato. Lo
ha detto chiaramente Bersani avvertendo il premier che non vale la disciplina
di partito su certe riforme, quindi 25 senatori della sinistra Pd sono pronti a
votare no.
venerdì 24 luglio 2015
Bocca piena di spending review
Editoriale Radio Onda Libera del 23 luglio 2015
Economia e politica, spesa pubblica e tagli. Una ricerca della Confcommercio ha stimato in 176,4 miliardi le uscite delle Regioni. Di cui 74,1 sono rappresentati da sprechi. Da soldi in eccesso rispetto a quanto sarebbe necessario per garantire ai cittadini lo stesso livello di prestazioni. Che si potrebbero ridurre di almeno 23, più o meno la cifra che serve al governo per la prossima legge di Stabilità, se tutte le Regioni spendessero come la più virtuosa ed efficiente che risulta la Lombardia.
Economia e politica, spesa pubblica e tagli. Una ricerca della Confcommercio ha stimato in 176,4 miliardi le uscite delle Regioni. Di cui 74,1 sono rappresentati da sprechi. Da soldi in eccesso rispetto a quanto sarebbe necessario per garantire ai cittadini lo stesso livello di prestazioni. Che si potrebbero ridurre di almeno 23, più o meno la cifra che serve al governo per la prossima legge di Stabilità, se tutte le Regioni spendessero come la più virtuosa ed efficiente che risulta la Lombardia.
martedì 21 luglio 2015
Classifica amara per gli atenei perugini
Editoriale Radio Onda Libera del 21 luglio 2015
E' stata resa nota la classifica delle migliori università italiane nel 2015 secondo Il Sole 24 Ore, che si è basato su 12 indicatori, tra cui i tassi di occupazione degli ex studenti, l’attrattività per chi arriva da fuori regione, il numero di stage e tirocini, la produzione scientifica e il giudizio degli studenti stessi. Al primo posto si piazza Verona che ha scalzato l'ateneo di Trento che si colloca al secondo, mentre politecnico di Milano e Alma master di Bologna seguono pari merito al terzo.
E' stata resa nota la classifica delle migliori università italiane nel 2015 secondo Il Sole 24 Ore, che si è basato su 12 indicatori, tra cui i tassi di occupazione degli ex studenti, l’attrattività per chi arriva da fuori regione, il numero di stage e tirocini, la produzione scientifica e il giudizio degli studenti stessi. Al primo posto si piazza Verona che ha scalzato l'ateneo di Trento che si colloca al secondo, mentre politecnico di Milano e Alma master di Bologna seguono pari merito al terzo.
lunedì 20 luglio 2015
Non si può morire così a 16 anni
Editoriale Radio Onda Libera del 20 luglio 2015
La notizia è nota, un ragazzino di sedici anni di Città di Castello è morto pare in seguito all'assunzione di ecstasy. Tutto è avvenuto a Riccione dove l'adolescente era in vacanza insieme a due amici e con i genitori di uno di essi. Sabato sera i tre hanno pensato di andare in una famosa discoteca della Riviera e qui il ragazzino si è sentito male. Inutili i soccorsi, i tentativi di salvargli la vita.
Una morte assurda, una morte per una pasticca di droga. A sedici anni non ci si può ammazzare così.
La notizia è nota, un ragazzino di sedici anni di Città di Castello è morto pare in seguito all'assunzione di ecstasy. Tutto è avvenuto a Riccione dove l'adolescente era in vacanza insieme a due amici e con i genitori di uno di essi. Sabato sera i tre hanno pensato di andare in una famosa discoteca della Riviera e qui il ragazzino si è sentito male. Inutili i soccorsi, i tentativi di salvargli la vita.
Una morte assurda, una morte per una pasticca di droga. A sedici anni non ci si può ammazzare così.
domenica 19 luglio 2015
Temperature africane
e opposizione di fuoco
Il punto del direttore del 19 luglio 2014
Passate le elezioni, passato il voto per i vertici dell’assemblea legislativa e passato pure l’insediamento, ora la legislatura può iniziare il suo cammino. Ma che quinquennio sarà, politicamente parlando? Sicuramente diverso da quelli precedenti per almeno un paio di motivi. Il primo: il numero di consiglieri è ridotto a 21, dieci in meno rispetto a prima, e quindi anche i posti nei vari organismi sono diminuiti. Il secondo, più squisitamente politico, riguarda la presenza nell’emiciclo di Palazzo Cesaroni di più opposizioni.
Passate le elezioni, passato il voto per i vertici dell’assemblea legislativa e passato pure l’insediamento, ora la legislatura può iniziare il suo cammino. Ma che quinquennio sarà, politicamente parlando? Sicuramente diverso da quelli precedenti per almeno un paio di motivi. Il primo: il numero di consiglieri è ridotto a 21, dieci in meno rispetto a prima, e quindi anche i posti nei vari organismi sono diminuiti. Il secondo, più squisitamente politico, riguarda la presenza nell’emiciclo di Palazzo Cesaroni di più opposizioni.
venerdì 17 luglio 2015
Frasi pesanti e cambi di casacca
Editoriale Radio Onda Libera del 17 luglio 2015
Oggi parliamo di politica, dei casi alla ribalta ma anche dei retroscena. Partiamo dai primi e ci riferiamo al caso Crocetta, il governatore della Sicilia finito nella bufera per un'intercettazione in cui un suo medico gli diceva che bisognava far fare alla figlia di Borsellino, allora assessore alla Sanità, la fine del padre. Parole pesanti a cui il governatore non si è opposto e dalle quali il Pd in primis, compreso Renzi, ha preso le distanze obbligando Crocetta ad autosospendersi. E già si parla di elezioni.
Oggi parliamo di politica, dei casi alla ribalta ma anche dei retroscena. Partiamo dai primi e ci riferiamo al caso Crocetta, il governatore della Sicilia finito nella bufera per un'intercettazione in cui un suo medico gli diceva che bisognava far fare alla figlia di Borsellino, allora assessore alla Sanità, la fine del padre. Parole pesanti a cui il governatore non si è opposto e dalle quali il Pd in primis, compreso Renzi, ha preso le distanze obbligando Crocetta ad autosospendersi. E già si parla di elezioni.
giovedì 16 luglio 2015
La povertà frena, ma è sempre troppa
Editoriale Radio Onda Libera del 16 luglio 2016
Il parlamento greco ha approvato stanotte il pacchetto di misure imposto da Bruxelles, dopo ore di tensione dentro e fuori l'aula, con scontri in piazza e proteste accese. Per la cronaca i sì sono stati 229, 64 i no, 6 gli astenuti. Ma vogliamo parlare delle condizioni economiche in Italia. E lo facciamo con un dato, l'ultimo, sull'indice di povertà.
Il parlamento greco ha approvato stanotte il pacchetto di misure imposto da Bruxelles, dopo ore di tensione dentro e fuori l'aula, con scontri in piazza e proteste accese. Per la cronaca i sì sono stati 229, 64 i no, 6 gli astenuti. Ma vogliamo parlare delle condizioni economiche in Italia. E lo facciamo con un dato, l'ultimo, sull'indice di povertà.
mercoledì 15 luglio 2015
Grexit evitata, accordo raggiunto
Editoriale Radio Onda Libera del 14 luglio 2015
Quattro vertici, quasi venti ore di trattative, diciannove capi di Stato attorno a un tavolo. Anche faccia a faccia duri tra Tsipras, premier greco, e la cancelliera Merkel. E alla fine l'accordo che è una via di uscita, ma non dice la parola fine sulla partita. In cosa consiste in sintesi l'accordo faticosamente raggiunto? L’Eurosummit ha accolto la richiesta di Atene per un prestito triennale da 82-86 miliardi concesso dal fondo salvastati. In cambio, il governo ellenico si è impegnato a riformare Iva e pensioni entro domani, quindi a intervenire sul sistema giudiziario e sulla pubblica amministrazione entro il 22.
Quattro vertici, quasi venti ore di trattative, diciannove capi di Stato attorno a un tavolo. Anche faccia a faccia duri tra Tsipras, premier greco, e la cancelliera Merkel. E alla fine l'accordo che è una via di uscita, ma non dice la parola fine sulla partita. In cosa consiste in sintesi l'accordo faticosamente raggiunto? L’Eurosummit ha accolto la richiesta di Atene per un prestito triennale da 82-86 miliardi concesso dal fondo salvastati. In cambio, il governo ellenico si è impegnato a riformare Iva e pensioni entro domani, quindi a intervenire sul sistema giudiziario e sulla pubblica amministrazione entro il 22.
lunedì 13 luglio 2015
Giornata campale per la Grecia
Editoriale Radio Onda Libera del 13 luglio 2015
La situazione della Grecia è sempre più critica ma anche in evoluzione perché un accordo potrebbe arrivare veramente da un momento all'altro. Comunque ieri anziché trovare un accordo, le parti si sono allontanate ancora di più e sembra quasi che l'eurogruppo voglia spingere Tsipras verso l'uscita dall'Europa. In particolare, a dettare la linea è come al solito la Merkel che non ci sta a dilazionare troppo il debito della Grecia in cambio di nulla, o meglio di sole promesse, e non di riforme serie per contribuire a raddrizzare le finanze delle casse elleniche.
La situazione della Grecia è sempre più critica ma anche in evoluzione perché un accordo potrebbe arrivare veramente da un momento all'altro. Comunque ieri anziché trovare un accordo, le parti si sono allontanate ancora di più e sembra quasi che l'eurogruppo voglia spingere Tsipras verso l'uscita dall'Europa. In particolare, a dettare la linea è come al solito la Merkel che non ci sta a dilazionare troppo il debito della Grecia in cambio di nulla, o meglio di sole promesse, e non di riforme serie per contribuire a raddrizzare le finanze delle casse elleniche.
Fatti e non parole per alzare l'asticella
Il punto del direttore del 12 luglio 2015
Era già tutto previsto… cantava Riccardo Cocciante negli anni 70. Il riferimento è ovviamente all'accordo politico per far salire Donatella Porzi, la più votata alla recente consultazione elettorale, sullo scranno più alto del consiglio regionale che si appresta a vivere la decima legislatura. Ma l’elemento da sottolineare è senza dubbio l’aver scelto una donna, la prima, alla guida di Palazzo Cesaroni. Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quando, 45 anni fa, si insediò l'assemblea legislativa dell'Umbria.
Era già tutto previsto… cantava Riccardo Cocciante negli anni 70. Il riferimento è ovviamente all'accordo politico per far salire Donatella Porzi, la più votata alla recente consultazione elettorale, sullo scranno più alto del consiglio regionale che si appresta a vivere la decima legislatura. Ma l’elemento da sottolineare è senza dubbio l’aver scelto una donna, la prima, alla guida di Palazzo Cesaroni. Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quando, 45 anni fa, si insediò l'assemblea legislativa dell'Umbria.
La scuola ha una nuova legge
Editoriale Radio Onda Libera del 10 luglio 2015
La Buona Scuola è legge. Dopo mesi di trattative e proteste, ritardi e retromarce, la Camera ha approvato in via definitiva il ddl di riforma targato Renzi-Giannini: 277 sì, 173 no e 4 astenuti nel voto finale a Montecitorio. Diciamo subito che l'approvazione era scontata visti i numeri alla Camera, e dopo il percorso travagliato al Senato dove il testo era stato blindato con la fiducia.
La Buona Scuola è legge. Dopo mesi di trattative e proteste, ritardi e retromarce, la Camera ha approvato in via definitiva il ddl di riforma targato Renzi-Giannini: 277 sì, 173 no e 4 astenuti nel voto finale a Montecitorio. Diciamo subito che l'approvazione era scontata visti i numeri alla Camera, e dopo il percorso travagliato al Senato dove il testo era stato blindato con la fiducia.
Senatori comprati, Berlusconi ko
Editoriale Radio Onda Libera del 9 luglio 2015
Silvio Berlusconi è stato condannato a tre anni di carcere per corruzione in concorso con Valter Lavitola, condannato alla stessa pena dell’ex premier. E' quanto hanno deciso i giudici del tribunale di Napoli, nell’ambito del processo sulla presunta compravendita di senatori che causò la caduta del governo Prodi nel 2008, in particolare il caso dei soldi pagati a De Gregorio.
Silvio Berlusconi è stato condannato a tre anni di carcere per corruzione in concorso con Valter Lavitola, condannato alla stessa pena dell’ex premier. E' quanto hanno deciso i giudici del tribunale di Napoli, nell’ambito del processo sulla presunta compravendita di senatori che causò la caduta del governo Prodi nel 2008, in particolare il caso dei soldi pagati a De Gregorio.
Cinque giorni per un accordo
Editoriale Radio Onda Libera dell'8 luglio 2015
Non è stata una giornata decisiva quella di ieri per la Grecia, è stata una tappa intermedia. Tutto è spostato a domenica prossima. Ma andiamo per ordine con gli aggiornamenti. Allora, forte del risultato del referendum, Tsipras si è presentato a mani vuote al summit di Bruxelles senza alcun nuovo piano, si è limitato a fare un'altra richiesta di intervento del fondo salva Stati per sostenere le esigenze finanziarie del Paese.
Non è stata una giornata decisiva quella di ieri per la Grecia, è stata una tappa intermedia. Tutto è spostato a domenica prossima. Ma andiamo per ordine con gli aggiornamenti. Allora, forte del risultato del referendum, Tsipras si è presentato a mani vuote al summit di Bruxelles senza alcun nuovo piano, si è limitato a fare un'altra richiesta di intervento del fondo salva Stati per sostenere le esigenze finanziarie del Paese.
I meriti del referendum greco
Editoriale Radio Onda Libera del 7 luglio 2015
Oggi è una giornata campale per la sorte della Grecia dopo il referendum vinto alla grande dal "no" alla politica economica dell'Europa e quindi il rafforzamento della leadership del premier Tsipras. Ma andiamo per ordine. Innanzi tutto la sostituzione del ministro delle Finanze: Varoufakis, ha fatto un passo indietro e la sua testa è stata sicuramente gradita da certi leader europei, in particolare dalla Troika.
Oggi è una giornata campale per la sorte della Grecia dopo il referendum vinto alla grande dal "no" alla politica economica dell'Europa e quindi il rafforzamento della leadership del premier Tsipras. Ma andiamo per ordine. Innanzi tutto la sostituzione del ministro delle Finanze: Varoufakis, ha fatto un passo indietro e la sua testa è stata sicuramente gradita da certi leader europei, in particolare dalla Troika.
La Grecia sta con Tsipras
Editoriale Radio Onda Libera del 6 luglio 2015
Il referendum della Grecia è stato uno schiaffo alla Merkel e all'Europa. Dalle urne è uscita una valanga di "no". Oltre Il 61% degli elettori ha scelto di dare ragione al governo di Alexis Tsipras. Determinanti sono stati soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni: quasi il 70% ha votato contro l'accordo proposto dai creditori internazionali. Inaspettato il risultato e soprattutto la portata, la dimensione del no. Entusiasti i commenti. "La democrazia non può essere ricattata" ha detto a caldo il premier.
Il referendum della Grecia è stato uno schiaffo alla Merkel e all'Europa. Dalle urne è uscita una valanga di "no". Oltre Il 61% degli elettori ha scelto di dare ragione al governo di Alexis Tsipras. Determinanti sono stati soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni: quasi il 70% ha votato contro l'accordo proposto dai creditori internazionali. Inaspettato il risultato e soprattutto la portata, la dimensione del no. Entusiasti i commenti. "La democrazia non può essere ricattata" ha detto a caldo il premier.
domenica 5 luglio 2015
Il capogruppo balneare
e un'idea per le indennità
Il punto del direttore del 5 luglio 2015
Una volta c’erano i governi balneari, quelli della Prima repubblica, formati durante il periodo estivo con il solo compito di gestire gli affari correnti nell’attesa di un successivo chiarimento tra le forze politiche in Parlamento per la formazione di un nuovo esecutivo, con un preciso indirizzo politico e un programma di lavoro meglio definito. Si trattava, insomma, di un governo concepito sin dalla nascita come temporaneo e destinato a una durata di pochi mesi. Per la cronaca il primo governo balneare della storia parlamentare italiana viene fatto risalire al Leone I del 1963. Oggi il Pd umbro si è inventato il capogruppo balneare, vale a dire il segretario regionale del partito nella persona di Giacomo Leonelli che si assume la responsabilità di guidare la compagnia piddina in consiglio regionale per i mesi estivi e poi riconsegnare il mandato nelle mani di un collega che continuerà il lavoro.
Una volta c’erano i governi balneari, quelli della Prima repubblica, formati durante il periodo estivo con il solo compito di gestire gli affari correnti nell’attesa di un successivo chiarimento tra le forze politiche in Parlamento per la formazione di un nuovo esecutivo, con un preciso indirizzo politico e un programma di lavoro meglio definito. Si trattava, insomma, di un governo concepito sin dalla nascita come temporaneo e destinato a una durata di pochi mesi. Per la cronaca il primo governo balneare della storia parlamentare italiana viene fatto risalire al Leone I del 1963. Oggi il Pd umbro si è inventato il capogruppo balneare, vale a dire il segretario regionale del partito nella persona di Giacomo Leonelli che si assume la responsabilità di guidare la compagnia piddina in consiglio regionale per i mesi estivi e poi riconsegnare il mandato nelle mani di un collega che continuerà il lavoro.
venerdì 3 luglio 2015
Le università non sono tutte uguali
Editoriale Radio Onda Libera del 3 luglio 2015
Parliamo di università perché a contare nei concorsi pubblici non sarà solo il voto di laurea ma addirittura l'ateneo dove ci si è laureati. E quanto prevede un emendamento, appena approvato, al disegno di legge della Pubblica amministrazione in discussione in commissione in seconda lettura alla Camera, che parla testualmente di "superamento del mero voto minimo di laurea quale requisito per l’accesso" e "possibilità di valutarlo in rapporto ai fattori inerenti all’istituzione che lo ha assegnato".
Parliamo di università perché a contare nei concorsi pubblici non sarà solo il voto di laurea ma addirittura l'ateneo dove ci si è laureati. E quanto prevede un emendamento, appena approvato, al disegno di legge della Pubblica amministrazione in discussione in commissione in seconda lettura alla Camera, che parla testualmente di "superamento del mero voto minimo di laurea quale requisito per l’accesso" e "possibilità di valutarlo in rapporto ai fattori inerenti all’istituzione che lo ha assegnato".
La democrazia non può fare paura
Editoriale Radio Onda Libera del 2 luglio 2015
Ancora gelo tra L'Europa e la Grecia. Il secondo tentativo di riapertura delle trattative e il secondo programma di aiuti sono scaduti e il negoziato su una possibile nuova soluzione, si è arenato. Bruxelles segue la linea indicata da Angela Merkel, che ormai vuole aspettare l'esito del referendum di domenica prima di prendere qualunque decisione.
Ancora gelo tra L'Europa e la Grecia. Il secondo tentativo di riapertura delle trattative e il secondo programma di aiuti sono scaduti e il negoziato su una possibile nuova soluzione, si è arenato. Bruxelles segue la linea indicata da Angela Merkel, che ormai vuole aspettare l'esito del referendum di domenica prima di prendere qualunque decisione.
Troppi reati contro l'ambiente
Editoriale Radio Onda Libera dell'1 luglio 2015
C'è un settore criminale che non conosce crisi. Anzi è più florido che mai. È quello degli ecoreati. Sono stati quasi 30mila i reati ambientali commessi nel 2014. Un business con un fatturato spaventoso: 22 miliardi di euro, con una crescita del 47% (circa 7 miliardi) rispetto al 2013. Sono alcuni dati contenuti nel report annuale stilato da Legambiente.
C'è un settore criminale che non conosce crisi. Anzi è più florido che mai. È quello degli ecoreati. Sono stati quasi 30mila i reati ambientali commessi nel 2014. Un business con un fatturato spaventoso: 22 miliardi di euro, con una crescita del 47% (circa 7 miliardi) rispetto al 2013. Sono alcuni dati contenuti nel report annuale stilato da Legambiente.
Grecia appesa a un filo
Editoriale Radio Onda Libera del 30 giugno 2015
Oggi parliamo della Grecia e del rischio di uscire dall'Europa. Il rischio di fallire, la decisione di chiudere per sei giorni le banche del Paese è stata una decisione senza precedenti, che sta mettendo in ginocchio i cittadini ellenici. Ma il timore di quello che accadrà ad Atene interessa anche altri Paesi, compreso l'Italia, e questo lo dicono anche i mercati. Bruxelles ha deciso di non trattare più con il governo di Tsipras e questo vuol dire che l'Unione europea si affida solo a quello che deciderà il referendum pro o contro l'euro.
Oggi parliamo della Grecia e del rischio di uscire dall'Europa. Il rischio di fallire, la decisione di chiudere per sei giorni le banche del Paese è stata una decisione senza precedenti, che sta mettendo in ginocchio i cittadini ellenici. Ma il timore di quello che accadrà ad Atene interessa anche altri Paesi, compreso l'Italia, e questo lo dicono anche i mercati. Bruxelles ha deciso di non trattare più con il governo di Tsipras e questo vuol dire che l'Unione europea si affida solo a quello che deciderà il referendum pro o contro l'euro.
I terroristi della porta accanto
Editoriale Radio Onda Libera del 29 giugno 2015
Tre giorni fa l'attentato in Tunisia, manifestazioni in piazza contro il terrorismo. Il Paese non vuole arrendersi, così come non si vogliono arrendere i Paesi europei che sentono da vicino la paura di altri attacchi. Intanto mentre continua l'esodo dei turisti che hanno deciso di interrompere le vacanze e il governo tunisino conferma la chiusura di 80 moschee estremiste, proseguono le indagini per cercare di ricostruire il profilo del terrorista e l'esatta dinamica dell'attacco ai due hotel sulla spiaggia nel corso del quale sono state uccise 39 persone.
Tre giorni fa l'attentato in Tunisia, manifestazioni in piazza contro il terrorismo. Il Paese non vuole arrendersi, così come non si vogliono arrendere i Paesi europei che sentono da vicino la paura di altri attacchi. Intanto mentre continua l'esodo dei turisti che hanno deciso di interrompere le vacanze e il governo tunisino conferma la chiusura di 80 moschee estremiste, proseguono le indagini per cercare di ricostruire il profilo del terrorista e l'esatta dinamica dell'attacco ai due hotel sulla spiaggia nel corso del quale sono state uccise 39 persone.
domenica 28 giugno 2015
Piroette sulla legge elettorale
e difesa d'ufficio delle donne
Il punto del direttore del 28 giugno 2015
Il centrodestra che non t'aspetti. Prima vota con la maggioranza la nuova legge elettorale e poi una volta che le elezioni sono passate presenta ricorso. C'è qualcosa che non quadra per il verso giusto. Ma per capire meglio bisogna fare qualche passo indietro e precisamente tornare a febbraio scorso. Quando il consiglio regionale, allora composto da trenta consiglieri, approvò il nuovo sistema di norme che avrebbe regolato da lì al 31 maggio i meccanismi delle elezioni regionali.
venerdì 26 giugno 2015
La scuola è una questione di fiducia
Editoriale Radio Onda Libera del 26 giugno 2015
La riforma della scuola ha fatto un altro passo avanti. Ieri grazie al voto di fiducia e tra le proteste dentro e fuori dall'aula il Senato ha dato il via libera al disegno di legge tra le manifestazioni degli insegnanti e le polemiche delle opposizioni. “Vergogna, vergogna”, hanno gridato i docenti in corteo davanti a Palazzo Madama, mentre M5S, Lega Nord e Sel intervenivano per criticare il provvedimento.
La riforma della scuola ha fatto un altro passo avanti. Ieri grazie al voto di fiducia e tra le proteste dentro e fuori dall'aula il Senato ha dato il via libera al disegno di legge tra le manifestazioni degli insegnanti e le polemiche delle opposizioni. “Vergogna, vergogna”, hanno gridato i docenti in corteo davanti a Palazzo Madama, mentre M5S, Lega Nord e Sel intervenivano per criticare il provvedimento.
giovedì 25 giugno 2015
Suicidi e liste nozze
Editoriale Radio Onda Libera del 25 giugno 2015
La crisi ha cambiato anche gli usi e i costumi, le abitudini degli italiani. Questa è la premessa, alla faccia delle previsioni di ripresa che fanno gli osservatori, gli economisti e ovviamente il governo. Due le notizie sono emblematiche delle difficoltà economiche in cui ci dibattiamo ormai da qualche anno. La prima, terribile, l'ennesima morte di un imprenditore che ha preferito suicidarsi per non continuare a sopportare la vergogna della sua azienda che troppo indebitata con le banche non va come una volta. E' accaduto a Padova, nel Veneto, dove secondo qualcuno si respira già l'aria della ripresa. Ma forse questa è più una speranza che qualcosa di concreto.
La crisi ha cambiato anche gli usi e i costumi, le abitudini degli italiani. Questa è la premessa, alla faccia delle previsioni di ripresa che fanno gli osservatori, gli economisti e ovviamente il governo. Due le notizie sono emblematiche delle difficoltà economiche in cui ci dibattiamo ormai da qualche anno. La prima, terribile, l'ennesima morte di un imprenditore che ha preferito suicidarsi per non continuare a sopportare la vergogna della sua azienda che troppo indebitata con le banche non va come una volta. E' accaduto a Padova, nel Veneto, dove secondo qualcuno si respira già l'aria della ripresa. Ma forse questa è più una speranza che qualcosa di concreto.
Berlusconi-Salvini, contatto
Editoriale Radio Onda Libera del 24 giugno 2015
E' stato un incontro lungo tre ore quello di ieri ad Arcore tra Berlusconi e Salvini. Era il primo confronto politico dopo l'esito del voto amministrativo e le parole dell'ex Cavaliere sul nuovo contenitore per il futuro centrodestra. Vediamo come è andata dalle dichiarazioni degli stessi protagonisti: i temi affrontati sono stati concreti, e cioè tasse, economia e lavoro, e su questi argomenti c'è piena sintonia. Altri punti di contatto sono stati il giudizio sul governo Renzi, ritenuto incapace e pericoloso, e la volontà di costruire insieme un'alternativa seria.
E' stato un incontro lungo tre ore quello di ieri ad Arcore tra Berlusconi e Salvini. Era il primo confronto politico dopo l'esito del voto amministrativo e le parole dell'ex Cavaliere sul nuovo contenitore per il futuro centrodestra. Vediamo come è andata dalle dichiarazioni degli stessi protagonisti: i temi affrontati sono stati concreti, e cioè tasse, economia e lavoro, e su questi argomenti c'è piena sintonia. Altri punti di contatto sono stati il giudizio sul governo Renzi, ritenuto incapace e pericoloso, e la volontà di costruire insieme un'alternativa seria.
martedì 23 giugno 2015
Il calcio non sa essere pulito
Editoriale Radio Onda Libera del 23 giugno 2015
Un altro scandalo che riguarda il mondo del pallone.
Un'altra inchiesta, fresca fresca, l'ennesima, che sconvolge tifosi e sportivi.
E coinvolge i vertici del Catania calcio. Sono stati infatti arrestati
all'alba, dalla Digos, i dirigenti della squadra siciliana che milita in serie
B, dal presidente del club all'amministratore delegato, al direttore generale e
alltri dirigenti, oltre ad agenti di scommesse sportive e procuratori.
Migranti in balìa dell'Europa
Editoriale Radio Onda Libera del 22 giugno 2015
Oggi parliamo di migranti e prendiamo in prestito le parole del Papa ieri
in visita a Torino. "Fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni in cui
esseri umani vengono trattati come merci e richiama alla mente le immagini dei
migranti di Ventimiglia o di quelli transitati nelle stazioni di Roma e Milano.
L’immigrazione
aumenta la competizione - dice Papa Bergoglio - ma i migranti non vanno
colpevolizzati, perché essi sono vittime dell’inequità, di questa economia che
scarta e delle guerre".
lunedì 22 giugno 2015
La giunta è fatta, e ora si governi
Il punto del direttore del 21 giugno 2015
Giunta fatta, capo ha. Prendendo in prestito il detto di dannunziana memoria per celebrare l’impresa di Fiume, anche se la frase girava già nell'Inferno dantesco. Ora finalmente può partire la legislatura 2015-2020. L’Umbria ha bisogno di essere governata, gli umbri necessitano di risposte, di soluzioni, pur consapevoli che nessuno può fare miracoli e nessuno possiede la bacchetta magica. La presidente Catiuscia Marini ha presentato la sua squadra, ormai mini visto la riduzione a cinque degli assessori, composta da due esterni e tre eletti, una donna, un renziano, un socialista, un professore e un bocciano.
Giunta fatta, capo ha. Prendendo in prestito il detto di dannunziana memoria per celebrare l’impresa di Fiume, anche se la frase girava già nell'Inferno dantesco. Ora finalmente può partire la legislatura 2015-2020. L’Umbria ha bisogno di essere governata, gli umbri necessitano di risposte, di soluzioni, pur consapevoli che nessuno può fare miracoli e nessuno possiede la bacchetta magica. La presidente Catiuscia Marini ha presentato la sua squadra, ormai mini visto la riduzione a cinque degli assessori, composta da due esterni e tre eletti, una donna, un renziano, un socialista, un professore e un bocciano.
giovedì 18 giugno 2015
Maturità: internet batte Calvino
Editoriale Radio Onda Libera del 18 giugno 2015
E' stato Calvino l'autore proposto agli studenti impegnati negli esami di maturità per l'analisi del testo, mentre la traccia di argomento storico è stata sulla Resistenza. Quello di argomento generale è partita da una frase del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai e i quattro temi relativi alla redazione del saggio breve sono stati la letteratura come esperienza di vita, le sfide del XXI secolo e la competenza del cittadino nella vita economica e sociale, il Mediterraneo e il fenomeno dei migranti, e infine lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica che ha trasformato la comunicazione.
E' stato Calvino l'autore proposto agli studenti impegnati negli esami di maturità per l'analisi del testo, mentre la traccia di argomento storico è stata sulla Resistenza. Quello di argomento generale è partita da una frase del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai e i quattro temi relativi alla redazione del saggio breve sono stati la letteratura come esperienza di vita, le sfide del XXI secolo e la competenza del cittadino nella vita economica e sociale, il Mediterraneo e il fenomeno dei migranti, e infine lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica che ha trasformato la comunicazione.
mercoledì 17 giugno 2015
Renzi è rimasto senza "vento"
Editoriale Radio Onda Libera del 16 giugno 2015
Il centrosinistra è in fase calante. Ora dopo i risultati della Sicilia il quadro dei ballottaggi per le amministrative è completo. Due esempi eclatanti: Venezia al centrodestra dopo oltre venti anni di sindaci di sinistra, per non parlare di Arezzo, città del ministro Maria Elena Boschi. Un risultato che finisce a vantaggio del centrodestra (più due Comuni - Fermo e Nuoro - che dal centrosinistra passano a due civiche) e che pesa come un macigno sui vertici del Partito democratico (il centrosinistra si consola con la riconquista di Trani e Mantova).
Il centrosinistra è in fase calante. Ora dopo i risultati della Sicilia il quadro dei ballottaggi per le amministrative è completo. Due esempi eclatanti: Venezia al centrodestra dopo oltre venti anni di sindaci di sinistra, per non parlare di Arezzo, città del ministro Maria Elena Boschi. Un risultato che finisce a vantaggio del centrodestra (più due Comuni - Fermo e Nuoro - che dal centrosinistra passano a due civiche) e che pesa come un macigno sui vertici del Partito democratico (il centrosinistra si consola con la riconquista di Trani e Mantova).
martedì 16 giugno 2015
"Mafia capitale" non è finita
Editoriale Radio Onda Libera del 15 giugno 2015
La guardia di finanza sta eseguendo in queste ore un sequestro di beni ritenuti riconducibili a Salvatore Buzzi, il "ras" delle cooperative arrestato nell'inchiesta su "Mafia capitale". Il valore dei beni è di circa 16 milioni di euro. Un altro capitolo di questa inchiesta che ha fatto emergere con forza ed evidenza un sistema di corruzione a tutti i livelli. Le manette sono scattate in due tranche, ricordiamolo, a febbraio scorso e un paio di settimane fa.
La guardia di finanza sta eseguendo in queste ore un sequestro di beni ritenuti riconducibili a Salvatore Buzzi, il "ras" delle cooperative arrestato nell'inchiesta su "Mafia capitale". Il valore dei beni è di circa 16 milioni di euro. Un altro capitolo di questa inchiesta che ha fatto emergere con forza ed evidenza un sistema di corruzione a tutti i livelli. Le manette sono scattate in due tranche, ricordiamolo, a febbraio scorso e un paio di settimane fa.
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