Il punto del direttore dell'11 settembre 2016
C’è un’Umbria che si impegna, che è capace di elaborare progetti e lanciare sfide ambiziose. C’è un’Umbria che si rimbocca le maniche, non si piange addosso e sogna in grande. C’è un’Umbria che riparte dagli errori del passato e guarda avanti per costruire qualcosa per il territorio. Ed è giusto e onesto darne conto, raccontare quello che sta accadendo a Orvieto dove superando le antiche contrapposizioni il mondo del vino ha deciso di rilanciare il prodotto più tipico, l’unico che prende il nome dal luogo dove si coltiva, l’Orvieto appunto.