sabato 27 ottobre 2012

Tagli sì, ma solo a parole

Editoriale Radio Onda Libera 26 ottobre 2012

Sui costi della politica, le parole vincono sui fatti. Accade spesso, troppo spesso in politica. Lo spunto arriva dalla commissione bicamerale Affari regionali che ha bocciato il decreto sui tagli agli enti locali. Sul banco degli imputati il provvedimento voluto dal Governo, che prevedeva tra l'altro il controllo preventivo sulle spese da parte della Corte dei Conti. 
 Si tratta di un “parere contrario” secco dato alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera che esaminano nel merito il testo. Pur considerando “apprezzabili le misure tese a determinare una riduzione dei costi della politica nelle regioni” e ravvisando “l’opportunità di un rafforzamento della leale collaborazione tra Stato e autonomie territoriali in merito al contenimento delle spese”, tuttavia la commissione ritiene “insufficiente l’impianto complessivo del provvedimento e di non piena compatibilità con le prescrizioni del Titolo V della Costituzione”.
Fin qui le motivazioni in burocratese della bocciatura. In parole più semplici vuol dire che quando si tratta di toccare le proprie tasche i politici fanno orecchie da mercante e sconfessano con le azioni quello che sostengono a parole.
Questo provvedimento era nato anche sull'onda degli scandali che hanno travolto regioni ed enti locali. Ora, passata la buriana, si innesta la marcia indietro. E dopo aver promesso tagli e controtagli ecco nel chiuso di una commissione un voto trasversale che non tocca nulla, che lascia le cose come stanno.
Ma che politica e' questa? Che esempio può dare alla gente che e' nauseata di stipendi e privilegi una classe politica che non sa fare neppure un piccolo passo indietro e dimostra di pensare solo ed esclusivamente ai propri interessi? Non ci si meravigli allora dell'alto numero di cittadini che hanno deciso di non andare a votare.

Nessun commento:

Posta un commento