venerdì 5 ottobre 2012

Vietato cadere dalla nuvole

Editoriale Radio Onda Libera 25 settembre 2012

Dopo quasi due settimane di scandali la Polverini si e' dimessa da presidente della Regione Lazio.  E' stata travolta dalla vergognosa vicenda dei fondi, stratosferici, dei gruppi consiliari e delle spese folli dei consiglieri del Pdl.
La governatrice ha difeso la sua giunta e ha scaricato tutto sul consiglio dove ha detto siedono personaggi indegni, da operetta che hanno fatto cose raccapriccianti. Ha attaccato l'opposizione dicendo che solo a parole ha annunciato le dimissioni, nei fatti non ha presentato nulla. 

Si conclude così dopo due anni e mezzo la stagione della Polverini. A nostro avviso la presidente avrebbe dovuto dimettersi prima, appena uscite le notizie delle porcherie su fatture gonfiate, su soldi, tanti soldi, pubblici spesi per fatti privati. Perché e' vergognoso fare politica in questo modo.
Poi ci sono due-tre cose dette su cui riflettere. La prima e' quanto detto dalla Polverini che ora da donna libera dirà ciò che ha visto, le ostriche, i lussi sfrenati, viaggiavano anche prima di lei, cioè nella giunta del Pd, di Marrazzo. 
Bene siamo tutti curiosi, ma queste rivelazioni la Polverini le poteva fare prima, andare da un magistrato e raccontare ogni cosa. Ora sembrano minacce e voglie di vendetta. Secondo: la storia e' nata come una faida interna al Pdl, e su questo siamo tutti d'accordo. Ma la Polverini, i partiti di quel consiglio, che hanno beneficiato tutti di soldi pubblici non possono assumere il ruolo di Alice nel paese delle meraviglie, cadere dalle nuvole e fare a gara a chi e' più puro, più vergine. Qui, nel Lazio e forse anche in altre Regioni, e forse anche in molti altri ambienti della politica e' stato scoperchiato un sistema di spese allegre, un sistema marcio e schifoso.

La cosa più giusta e' ridare la parola ai cittadini. Nella speranza che i partiti abbiano un sussulto di dignità e non candidino personaggi come Batman.  

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