giovedì 4 ottobre 2012

Test d'accesso come una lotteria

Editoriale Radio Onda Libera 4 settembre 2012

Sul fronte della scuola e dell'università, a settembre si ritorna in classe e da qualche anno c'è il rito dei test per l'accesso ai corsi legati all'ottenimento dell'agognata laurea. E' di quest'ultimo argomento vogliamo parlare. Perché i test sono diventati un appuntamento ma vissuti come una lotteria. 

E in questi giorni c'e' un gran parlare di prove, all'eccitazione e alla paura dei neo maturi che si ritrovano a poche settimane a essere esaminati di nuovo, si aggiunge il vociare di professori che delegittimano i test con simulazioni nelle risposte.
Un primo difetto dei test e' l'eccessivo nozionismo, con domande trabocchetto utili piu a far vittime che a valutare la conoscenza dei candidati.  Più che uno strumento di meritocrazia i test sembrano dei quiz alla ruota della fortuna, con domande tipo chi ha vinto il festival di Sanremo nel 1987. Anche in Umbria e' iniziata la settimana dei test d'ingresso. Oltre quattromila studenti aspiranti matricole girano in città per provare a entrare nelle facoltà a numero chiuso. Ieri 304 studenti hanno svolto la prova per 200 posti di aspiranti farmacisti. Ora, sta cominciando la prova per 1.600 studenti che sognano di fare il medico, giovedì test per ingegneria e architettura, poi lunedì per veterinaria e martedi e' la volta delle professioni sanitarie.
In conclusione va bene regolare l'accesso negli atenei per poi formare bravi professionisti che un domani non dovranno faticare molto per entrare nel mondo del lavoro, quindi una selezione e' opportuna e positiva, ma affidarsi alla dea bendata come se si giocasse a un gratta e vinci e' decisamente troppo. Forse l'università farebbe bene a ripensare qualcosa, a livello di orientamento e anche di qualità degli studi. 

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