mercoledì 3 settembre 2014

"Mille giorni" da non passare invano

Editoriale Radio Onda Libera del 2 settembre 2014

La politica italiana riparte a pieno ritmo anche se per la verità quest'estate si è fermata poco. Va registrato il cambio di passo del governo che ha annunciato la partenza del programma dei mille giorni.
Proviamo a vedere meglio di che cosa si tratta.  L'intento del premier Renzi è di invertire la rotta, abbandonare la mania degli annunci, soprattutto dopo le ultime critiche e gaffe comunicative come quella del carretto dei gelati che non è stato tanto gradita, e puntare sui risultati.

Ma in realtà la conferenza è stata più che altro l'occasione per lanciare il sito chiamato "passodopopasso" dove inserire i dossier presentati dal governo e poter verificare i passaggi avvenuti, le promesse mantenute e le cose fatte. Ma il sito è vuoto. E qualcuno sospetta che si tratti dell'ultimo effetto dell'annuncite, pratica in cui Renzi è abbastanza esperto. Ma lui, essendo sensibile agli umori e dotato di un ottimo intuito politico, si è reso conto che deve dare una sterzata e invertire la rotta. Ma non solo a parole o affidandosi agli slogan. 
I "mille giorni" erano partiti con un’altra ambizione. Il 24 giugno, presentando alla Camera il semestre di presidenza italiana, aveva parlato di un pacchetto di riforme: dopo i primi cento giorni più o meno scoppiettanti, di darsi un tempo di mille giorni, dal primo settembre al 28 maggio 2017 nel quale individuare punto per punto le proposte da fare ai cittadini, dai diritti all'agricoltura, dalla giustizia alla pubblica amministrazione, dalla scuola alle grandi opere. 
Il primo settembre è arrivato e, come detto, Renzi si è limitato a presentare il sito dentro cui il programma si compirà. Noi vogliamo essere fiduciosi e sperare che prima o poi, meglio prima ovviamente, quel sito si riempirà di contenuti e soprattutto, questa a nostro avviso la parte più importante, che le promesse fatte si realizzeranno. Soprattutto in tema di riforme ed economia. Perché il Paese non può più attendere.

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