giovedì 11 settembre 2014

Regioni, rimborsi e coerenza

Editoriale Radio Onda Libera dell'11 settembre 2014

Spese pazze in Regione, è scoppiato il caso in Emilia Romagna che dal punto di vista politico non è una regione qualsiasi soprattutto in questo momento con il Pd che governa il Paese. Quattromila euro circa a Stefano Bonaccini. Cinquemila e cinquecento a Matteo Richetti. Sono queste le cifre che la Procura di Bologna contesta al responsabile Enti locali e al deputato del Partito democratico. I rimborsi “sospetti” riguardano 19 mesi di mandato nel consiglio regionale dell’Emilia Romagna: cene, pranzi, qualche notte in albergo e rimborsi chilometrici che secondo i pm non sarebbero consoni con l’attività politica.
Ora al di là di come finirà l'inchiesta, l'interesse della magistratura arriva nel mezzo di una campagna elettorale per le primarie, come sapete si dovrà scegliere il candidato per la presidenza della Regione. Ed è la prima volta da quando Renzi, che è anche segretario del partito, è al governo. Lo scandalo delle "spese pazze" ha indotto Richetti a ritirarsi, Bonaccini è ancora in corsa, per il momento.
Raccontata in sommi capi la notizia, qualche riflessione è obbligatoria. Va detto per onestà che l'inchiesta non riguarda solo il Pd ma tutti i gruppi consiliari presenti in Regione, a testimoniare un andazzo diffuso nello spendere con leggerezza i soldi pubblici. Poi a chi ha cercato di minimizzare, le cifre sono modeste, si può rispondere che chi fa politica non dovrebbe mai approfittare della situazione, neppure di un centesimo, perché la politica è servizio, è occuparsi della cosa pubblica e pensare al bene comune non alle tasche private.
Inoltre, e qui il discorso si fa più generale, e riguarda un ipotetico codice morale per i politici finiti sotto inchiesta. E' vero che ogni cittadino è innocente fino a prova contraria ma chi svolge un ruolo pubblico dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto. E se un politico è toccato dalla magistratura forse dovrebbe prima risolvere i guai giudiziari e poi continuare a fare politica.
Comunque il problema che richiama questa notizia delle spese pazze è il funzionamento delle Regioni, lo spreco di denaro pubblico e di inchieste che riguardano ormai tutta la Penisola. Basta ricordare le ruberie di "Batman" alla Regione Lazio o gli acquisti di Nutella o di indumenti intimi tra Liguria e Piemonte con i soldi dei cittadini. Scandali su scandali che non possono che indignare e anche far arrabbiare chi lavora onestamente e fa i salti mortali per arrivare a fine mese. Se le Regioni, come pare, sono diventate dei centri di potere e dei pozzi senza fondo allora meglio pensare a cancellarle. I cittadini non ne sentiranno la mancanza.


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