mercoledì 24 settembre 2014

C'è un'altra Casta che punta i piedi

Editoriale Radio Onda Libera del 19 settembre 2014

Questa mattina parliamo di politica ed economia, e di una Casta molto privilegiata dentro i Palazzi che contano, quelli  della capitale. Ora, finalmente, si sta decidendo di stabilire un tetto agli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato con la previsione di tagli ai funzionari e ai burocrati ma 23 sigle sindacali contestano la decisione ritenendola irricevibile. Ma il piano delle presidenze Grasso e Boldrini va avanti e il testo in dieci articoli, cinque pagine, prevede una spending review per 96 milioni di euro da portare a compimento nel 2018 ma con partenza dal primo gennaio dell'anno prossimo.
Ma vediamo cosa prevede il piano. Per la qualifica più alta, quella dei consiglieri, viene adottato un tetto allo stipendio già introdotto per la pubblica amministrazione, di 240mila euro al netto degli oneri contributivi. A seguire, gli stenografi con 170mila euro, i documentaristi con 160mila, i segretari con 115mila, i collaboratori tecnici con 106mila e infine gli assistenti parlamentari, cioè i commessi, che avranno un tetto pari a 99mila euro.
La prima "vittima", si fa per dire, sarà il segretario generale, carica apicale, che alla Camera passerà da una retribuzione che oggi si aggira attorno ai 406mila euro l'anno ai 240mila, appunto; al gradino più basso, un assistente col massimo di anzianità vicino ai 136mila euro, si fermerà a 99mila.
Ma come si diceva all'inizio c'è un muro dei sindacati che a nome dei dipendenti non vogliono accettare i tagli. E' sempre la solita storia italiana di chi continua a difendere rendite di posizione e chi prova ad allineare le situazioni a quelle dei comuni mortali.
Di questi tempi la protesta dei dipendenti di Camera e Senato, con tutto il rispetto per le rivendicazioni, sembra un oltraggio nei confronti di chi fatica ad andare avanti, di chi vive con 500 euro di pensione, di chi cerca un lavoro e non lo trova, di chi un lavoro l'ha perso a una certa età e non riesce a trovarne un altro. Questo è solo il nostro pensiero.


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