mercoledì 8 ottobre 2014

Il governo non può fare il notaio

Editoriale Radio Onda Libera dell'8 ottobre 2014

Niente di fatto nell'incontro di ieri sulla Tk-Ast. Oggi pomeriggio le parti si rivedranno. E forse finalmente si raggiungerà un accordo oppure si romperà. La sensazione emersa è che il piano industriale della multinazionale tedesca sarebbe collegato al jobs act, nel senso che nel provvedimento del governo ci sono norme che a Thyssen Krupp interesserebbero molto. Come ad esempio i licenziamenti detti "economici", determinati da nuove tecnologie o calo di vendite oppure il demansionamento. 
E dal momento visto che oggi è previsto il voto di fiducia sul jobs act, ecco allora che due più di fa quattro. La previsione è che si farà notte, molto notte.
I sindacati al termine dell'incontro di ieri erano abbastanza pessimisti perché il governo si sta limitando a registrare le posizioni delle parti senza proporne una sua, una che sblocchi la vertenza e porti azienda e rappresentanti dei lavoratori verso un accordo.
Comunque fare delle ipotesi è azzardato perché sul tavolo c'è sempre il piano industriale di luglio con le relative modifiche, che parla di centinaia di esuberi (all'inizio 550, poi 290) e ridimensionamento del sito di Terni con lo spegnimento di uno dei due forni, quindi sicuro abbassamento della produzione. Sul fronte degli investimenti l'azienda ha parlato di una linea da trasferire dallo stabilimento di Torino a quello di Terni. E questo per i sindacati non basta se si spegne uno dei due forni.
Questi gli elementi oggetto della trattativa. Per il resto non rimane che affidarsi al buon senso delle parti, e soprattutto del governo che deve dimostrare oggi più di ieri di avere a cuore le sorti della fabbrica di acciaio, la prima fabbrica della regione. Il ruolo di Palazzo Chigi non può essere quello di notaio, di trascrittore delle posizioni di sindacati e azienda. Ne va di mezzo il bene, lo sviluppo economico, il lavoro di un territorio, di famiglie che si ritroverebbero in mezzo alla strada. Non si sta parlando dei massimi sistemi, si sta parlando del futuro dell'Umbria.


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