sabato 12 luglio 2014

Grandi eventi uno sopra l'altro

Editoriale Radio Onda Libera dell'11 luglio 2014

Un week end intenso, a Perugia e in Umbria. Stasera s'alza il sipario su Umbria Jazz, a Spoleto siamo alle battute finali del Festival dei due mondi, a Montone è iniziato Umbria film festival. Questi sono solo alcuni degli eventi principali, di richiamo internazionale, che si svolgono nella nostra regione che ospita anche rassegne, mostre e sagre in ogni paese, in ogni centro. 
Ma senza entrare nello specifico, i programmi delle manifestazioni sono reperibili dappertutto, e nel merito delle scelte degli artisti, quello che ci viene voglia di sottolineare è il fatto che in termini di politica culturale questa regione ha compiuto dei passi indietro e pecca di organizzazione, di strategia.
Insomma, a meno che uno non abbia il dono dell'ubiquità, essere cioè contemporaneamente in più posti, si è costretti a rinunciare a uno spettacolo per seguirne un altro. Eppure questi festival richiamano migliaia di persone, sono un'attrazione per i turisti italiani e stranieri, non sarebbe stato più logico evitare l'accavallamento delle date? Non ci vuole uno scienziato per capire che così facendo non si fanno gli interessi, economici, di questa regione. Una scusa per giustificare questa scelta pazzesca è quella di sostenere che si tratta di due pubblici diversi. Ma quando mai, i programmi delle due kermesse sono pieni di tutto, quindi rivolti a un pubblico eterogeneo... solo chi non vuole leggere e cerca alibi si nasconde dietro queste barzellette.
La cosa che fa più specie è che chi finanzia questi festival non si pone il problema della sovrapposizione e se se lo pone non fa nulla per risolverlo. Visto che da anni succede questo, e da anni noi continuiamo a dirlo e a scriverlo, le istituzioni addette alla politica culturale rispondono che si tratta di festival gestiti da privati quindi non possono farci nulla. Beh, io una soluzione ce l'avrei. Non farei più soldi pubblici a chi testardamente e ottusamente si comporta così, danneggiando il bene del'Umbria e degli umbri.


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