mercoledì 10 dicembre 2014

L'isola felice non esiste più

Editoriale Radio Onda Libera del 10 dicembre 2014

Le mani della 'ndrangheta sull'Umbria: 61 gli arresti nella notte e qualcuno ancora in corso di esecuzione da parte dei carabinieri del Ros. Sono stati effettuati sequestri di beni per oltre 30 milioni. Nel mirino degli investigatori un sodalizio radicato nella regione, con "diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale" e "saldi collegamenti" con le cosche calabresi di origine.
Diversi i reati contestati nelle misure cautelari, richieste dalla Procura distrettuale antimafia di Perugia: associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori, traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
I carabinieri del Ros hanno eseguito gli arresti nella provincia di Perugia e in varie città italiane, contestualmente al sequestro di beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati e ritenuti provento dei reati. L'inchiesta, spiegano gli investigatori, "ha documentato le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi e intimidazioni con finalità estorsive".
I particolari dell'operazione "Quarto passo" saranno resi noti in una conferenza stampa, alla quale parteciperà il procuratore nazionale antimafia tra due ore alle 11, a Perugia. Quindi tra poco ne sapremo di più, conosceremo i dettagli. Ma già dalle prime notizie arriva la conferma che l'Umbria isola felice non esiste più, appartiene all'album dei ricordi. Oggi la nostra regione e' obiettivo e preda di organizzazioni criminali che senza scrupoli si insediano nei territori e fanno i loro affari illeciti.
Una notizia del genere non può sorprendere più di tanto perché in passato ci sono stati fenomeni di infiltrazioni mafiose, quindi nessuno cada dal pero fingendosi sorpreso. I campanelli di allarme ci sono stati tutti, a cominciare dalle commissioni ad hoc e dalle relazioni all'apertura dell'anno giudiziario. Ora assisteremo alla solita passerella di congratulazioni alle forze dell'ordine e poi da domani la guardia sarà abbassata. Invece la 'ndrangheta in Umbria deve far riflettere, deve obbligare chi ha responsabilità di governo ad agire, a salvaguardare il tessuto delle imprese sane, a non permettere che la criminalità organizzata si impadronisca di questa piccola grande terra.

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