domenica 16 novembre 2014

Politici sempre più spalle al muro

Editoriale Radio Onda Libera del 10 novembre 2014

La politica registra parecchi colpi di scena. Il primo, l'indiscrezione secondo cui il presidente della Repubblica Napolitano ai dimetterebbe a fine anno,ma conclusione del semestre europeo. Anche senza la nuova legge elettorale e senza le altre riforme. La nota dal Quirinale non ha confermato né smentito ufficialmente ma ha ribadito che l'incarico avuto un anno e mezzo fa, quando i partiti non seppero scegliere il successore e gli chiesero di gestire l'impasse, era a termine, giusto il tempo per fare le riforme.
Le riforme appunto. Napolitano se ne andrà con un magone, quello che la sua permanenza non è servita a nulla. I partiti se ne sono fregati del suo chiamiamolo così sacrificio, a novanta anni. E questa sostengono i commentatori è l'amarezza più grande, ricordando anche le parole pesanti che pronunciò il capo dello Stato davanti al Parlamento contro i politici che continuavano a farsi i propri interessi anziché quelli del Paese. Intanto la macchina è avviata e quindi è scattato anche il toto candidati. Ma questa è un'altra storia.
Un altro colpo di scena è l'accelerazione di Renzi sulla legge elettorale. In pratica il premier ha dato l'ultimatum a Berlusconi, entro le 21 di stasera, per chiudere l'accordo sull'Italicum. Altrimenti va avanti con Grillo e chi ci sta. Ciò significa che, altra novità o meglio conferma, il voto per le politiche anticipato è veramente vicino. Di qui le notizie delle ultime ore, che faranno discutere per le prossime.


Più di una considerazione verrebbe da fare. Intanto da comprendere lo stato d'animo di Napolitano, di grande delusione, che nonostante il suo grande sforzo di rimanere al Quirinale non ha prodotto nessun risultato; i partiti come al solito hanno promesso di cambiare ma a parte qualche timido tentativo o qualche robusto annuncio tutto è rimasto impantanato, tutto è rimasto fermo. In un momento poi così delicato per la vita del Paese alle prese con una crisi economica senza precedenti, con l'esasperazione della gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese, con i giovani che non trovano lavoro e sono sempre piu sfiduciati e senza futuro.
Ecco, questo il quadro della politica. Che cosa augurarsi? Che i nostri politici capiscano una volta per tutte che la situazione non regge più, che bisogna fare seriamente qualcosa e non le solite chiacchiere che non portano da nessuna parte? Oppure che questo Paese come tutti quelli che non ce la fanno da soli, venga commissariato dall'Europa, dalla Merkel o chi per lei, venga risanato e poi rimesso in carreggiata?

Vi lascio con questi due interrogativi e vi auguro buona giornata. A domani.

Nessun commento:

Posta un commento