domenica 28 settembre 2014

I tre temi segnati sull'agenda politica

Il punto del direttore del 28 settembre 2014

Legge elettorale, Province e candidature per le regionali. Sono i tre temi scritti in grassetto nell’agenda politica e intorno ai quali si intrecciano discussioni e anche divisioni. Partiamo dalle regole che dovranno disciplinare le prossime elezioni regionali. La premessa che vale la pena ricordare è che ci saranno dieci consiglieri in meno, quindi meno posti ma non per questo meno aspiranti. Anzi. E un primo step sarà quello di essere inseriti in lista, poi raccogliere tante, ma tante, preferenze per essere eletti. A proposito, c’è anche chi cambia casacca con la promessa della candidatura. Come se un partito fosse un bus da cui si sale e scende a proprio piacimento o a seconda dell’interesse personale.
Riparlando di regole, l’unico dilemma rimasto in piedi è collegio unico o due collegi (o più collegi). Il ragionamento è tutto dentro il centrosinistra con i ternani, ma non tutti, schierati per il doppio collegio. Comunque la linea pare tracciata e prevede anche la doppia preferenza di genere, oltre naturalmente al turno secco. Nella settimana che si apre si dovrebbe arrivare alla quadra del cerchio. Il centrodestra rilancia con il doppio turno e lancia strali contro la maggioranza accusandola di essere paralizzata da veti interni. Il tempo stringe perché la campagna elettorale è già cominciata. E qui arriviamo all’altro punto, quelle delle candidature. Il sindaco di Assisi Claudio Ricci per l’ennesima volta si è presentato, questa volta con il minibus alla volta delle città della regione per raccogliere istanze e suggerimenti della gente. Certo, come ha scritto qualcuno, se Ricci dovesse prendere tanti voti quante volte ha presentato la candidatura potrebbe essere vicino alla vittoria. A sostenerlo liste civiche e il Nuovo centro destra, per ora. Difficile prevedere che diventi il candidato di tutto lo schieramento conoscendo l’astio, antico, che nutre Forza Italia nei suoi confronti. Inoltre i berluscones sono occupati in altre faccende politiche e sul nome del candidato a presidente girano solo illazioni. Sull’altro fronte, la governatrice Catiuscia Marini attende il via libera ufficiale da Roma e di sicuro non vede di buon occhio ipotesi di primarie perché sa che le trappole sono una specialità del suo partito (vedi sconfitta di Boccali).
Intanto il Pd anche per questa tornata elettorale ha commissionato un sondaggio per saggiare il gradimento della Marini ma anche di altri quattro nomi spendibili, tra cui il segretario regionale Giacomo Leonelli. Un modo questo per capire, per orientarsi, e nel frattempo succede di tutto e di più, accordi vecchi che si rompono e nuove intese che si creano, in linea con l’accelerata autunnale della macchina della politica. La road map indica la chiusura sulla candidatura a presidente entro ottobre, l’approvazione della legge elettorale e quindi i candidati da inserire in lista per fine anno. Ma una scadenza piu ravvicinata riguarda il test elettorale per le nuove governance delle Province che sono diventate enti di secondo livello e non più elettivi, cioè i rappresentanti non vengono votati dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri comunali. Qui la partita è stata giocata per le candidature tutta internamente ai partiti, rispettando rapporti di forza e di equilibrio. Si voterà il 12 ottobre e gli aventi diritto sono poco più di 1.200. Al di là dei meccanismi e dei cavilli relativi a liste e candidature, l’aspetto di questo voto è che le Province sono formalmente decadute e invece continueranno a funzionare. Una contraddizione, o mostruosità, politica che la gente comune fa fatica a comprendere. Soprattutto se si pensa che la riforma in itinere parla di cancellazione della parola Province dalla carta costituzionale, ergo si parla e si mantengono in piedi enti di cui è già stata decretata la fine. Sembra il solito pastrocchio all’italiana. Ma del resto non sarà né il primo, né l’ultimo. Alla faccia della semplificazione, alla faccia dei tagli alla spesa pubblica, alla faccia del buon senso. 
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

Nessun commento:

Posta un commento