giovedì 4 settembre 2014

Rivoluzione a scuola: conterà il merito

Editoriale Radio Onda Libera del 4 settembre 2014

E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica. 
Il disegno di Renzi è rivoluzionare la scuola, nel senso di farla diventare una buona scuola, e non vuole imporre nulla ma vuole condividere insieme ai cittadini idee e suggerimenti; dal 15 settembre al 15 novembre partirà la campagna di ascolto, per costruire la scuola che verrà. 
Ma vediamo nel dettaglio le linee guida. Precari e merito sono due voci importanti. Nuove assunzioni sì, ma anche più disponibilità da parte dei docenti ad essere valutati per premiare il merito. Il superamento del precariato è al centro della riforma, si prevede l'assunzione entro un ano di 150mila docenti e chiudere le graduatorie, insomma si vuole dire basta alla supplentite. Ma anche la meritocrazia deve riconquistare terreno e si pensa a un giudizio, una sorta di pagella per gli insegnanti, con gli scatti che devono calcolati sulla base del merito e non sulla base dell'anzianità. Novità anche per l'entrata in ruolo. Dal 2016 si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, potranno entrare entreranno così 40mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 il 2019.
Anche gli investimenti sono un capitolo fondamentale. "Mettere i soldi sulla scuola non è un costo, ma un investimento per i nostri figli, per il futuro, per l'Italia perché chi vuole bene all'Italia vuole bene alla scuola", ha detto Renzi.
Fin qui i contenuti della riforma ora qualche breve considerazione. Allora, concordiamo con il concetto che la scuola dopo la famiglia è il luogo dove le nuove generazioni si formano quindi deve essere qualificata, siamo d'accordo con un punto in particolare. E cioè la meritocrazia della classe docente. Gli insegnanti hanno una grande responsabilità, svolgono un ruolo fondamentale e quindi devono essere all'altezza dal punto di vista didattico e non solo. Quindi a nostro avviso è giusto che vengano previsti sistemi di giudizio perché a loro sono affidati le menti, la cultura e la personalità dei nostri figli del nostro futuro,

Nessun commento:

Posta un commento