E' stata presentata con un messaggio online, il "piano educativo", la riforma della scuola. Una campagna d'ascolto di due mesi e un anno per una "rivoluzione"condivisa con studenti, insegnanti e famiglie. E ancora, 150mila assunzioni e nuovi investimenti. E' questo il percorso indicato dal governo per arrivare al traguardo. E si è dato dodici mesi di tempo per rivoluzionare un settore che per troppo tempo e' stato in fondo ai pensieri della politica.
Il disegno di Renzi è rivoluzionare la scuola, nel senso
di farla diventare una buona scuola, e non vuole imporre nulla ma vuole
condividere insieme ai cittadini idee e suggerimenti; dal 15 settembre al 15
novembre partirà la campagna di ascolto, per costruire la scuola che verrà.
Ma vediamo nel dettaglio le linee guida. Precari e merito sono due voci importanti. Nuove
assunzioni sì, ma anche più disponibilità da parte dei docenti ad essere
valutati per premiare il merito. Il superamento del
precariato è al centro della riforma, si prevede l'assunzione entro un ano di
150mila docenti e chiudere le graduatorie, insomma si vuole dire basta alla
supplentite. Ma anche la meritocrazia deve riconquistare terreno e si pensa a
un giudizio, una sorta di pagella per gli insegnanti, con gli scatti che devono
calcolati sulla base del merito e non sulla base dell'anzianità. Novità anche
per l'entrata in ruolo. Dal 2016 si diventerà docenti di ruolo solo per
concorso, potranno entrare entreranno così 40mila giovani qualificati nella
scuola fra il 2016 il 2019.
Anche gli investimenti sono un capitolo fondamentale.
"Mettere i soldi sulla scuola non è un costo, ma un investimento per i
nostri figli, per il futuro, per l'Italia perché chi vuole bene all'Italia
vuole bene alla scuola", ha detto Renzi.
Fin qui i contenuti della riforma ora qualche breve
considerazione. Allora, concordiamo con il concetto che la scuola dopo la
famiglia è il luogo dove le nuove generazioni si formano quindi deve essere
qualificata, siamo d'accordo con un punto in particolare. E cioè la meritocrazia
della classe docente. Gli insegnanti hanno una grande responsabilità, svolgono
un ruolo fondamentale e quindi devono essere all'altezza dal punto di vista
didattico e non solo. Quindi a nostro avviso è giusto che vengano previsti
sistemi di giudizio perché a loro sono affidati le menti, la cultura e la
personalità dei nostri figli del nostro futuro,
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