sabato 27 dicembre 2014

Annuncite, concretezza e coerenza

Editoriale Radio Onda Libera del 22 dicembre 2014

Parliamo di politica, delle cose da fare e delle cose non fatte. Il presidente del consiglio Renzi è specializzato nelle prime, in particolare nell'annunciarle. Ieri sera da Fazio a "Che tempo che fa" ha parlato di tutto, dell'Europa, del Quirinale, del lavoro, della corruzione, delle riforme, della magistratura. Le sue risposte sembravano un'enciclopedia della Treccani. E quando parla a 360 gradi il premier dà il meglio di sé.
Allora partiamo dalla politica corrotta: in Italia non sono tutti ladri, chi ruba deve pagare, servono nuove leggi. Tre frasi di un'ovvietà disarmante. Chi non è d'accordo? Ma Renzi dovrebbe ricordarsi che lui sta al governo, che lui indirizza il Parlamento da quasi un anno. i ladri devono pagare ma già è così, esiste un codice penale che lo prevede. Il problema è l'applicazione della pena, il problema sono gli indulti e le depenalizzazioni. E poi perché non allontanare i politici che rubano dalla politica? E poi perché continuare a promettere leggi più severe e poi non fare nulla? Vedi con gli scandali Expo e Mose, e ora Mafia Capitale.

Il presidente del consiglio ha fatto chiarezza sul patto del Nazzareno, l'accordo con Berlusconi sulla legge elettorale, che ora si vorrà spostare anche sul Quirinale. "Per l'elezione del presidente della Repubblica - ha detto Renzi - occorre la maggioranza più ampia possibile", senza escludere Fi, M5S, Sel, ma nessuno «"a il diritto di veto, neppure il Pd". 
Le riforme e la legge elettorale saranno approvate entro il 31 gennaio prossimo. Parola di Renzi. Ma su questo, tante scadenze abbiamo sentito con le nostre orecchie e non sono state mantenute...
Passiamo all'Europa: "Nel 2015 vanno tolti gli investimenti dal computo del 3% per il rapporto deficit-pil". Un altro impegno che sarà mantenuto? 
Ancora il lavoro, il famoso jobs act. Entro mercoledì il consiglio dei ministri approverà i decreti attuativi, così sarà più facile avere un contratto a tempo indeterminato. Ma questo governo non era quello della flessibilità? 
In conclusione siamo un po' perplessi sulle promesse fatte perché abbiamo visto che non sempre agli annunci seguono i fatti. Ci piacerebbe più concretezza e più coerenza nella gestione della cosa pubblica. 

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