venerdì 5 dicembre 2014

Peggio di Mani pulite

Editoriale Radio Onda Libera del 5 dicembre 2014

Politica e affari. Mafia capitale così è stato definito il gruppo criminale che controllava i grandi appalti, i business della delinquenza romana, quella immischiata con il potere e aveva in busta paga i politici. Uno scandalo, una vergogna di gigantesche proporzioni. Il famoso "mondo di mezzo"  dove la corruzione inquinava la politica e turbava gli appalti e dove erano coinvolti pezzi dell'eversione nera e della banda della Magliana.  Una cupola vera e propria quella scoperta a Roma confermata dagli inquirenti che alla domanda se nella capitale esiste a Roma si sono limitati a dire che l'operazione ne è la risposta positiva.
Un’organizzazione “originaria e originale”, con i suoi “fattori criminali, istituzionali, storici e culturali” che la differenziano dalle altre mafie.
Coinvolti decine e decine di personaggi più o meno noti, a cominciare dai politici, di tutti i partiti e purtroppo di tutte le istituzioni. Oltre duecento i milioni sequestrati nella maxi operazione e migliaia di pagine di intercettazioni che hanno sollevato un velo su un affare d'oro. Nel merito l'attività del gruppo criminale si riferiva all'accoglienza dei profughi e dei rom, un settore che produceva milioni di euro di fatturato sulla pelle degli immigrati e degli zingari.
Qualcuno lo ha definito il sacco di Roma, ed era proprio così. Un affare che qualcuno ha detto nel corso delle chiacchierate intercettate con le cimici fruttava più della droga.
Di fronte a tutto questo le reazioni di sconcerto del mondo politico sono quelle che fanno più sorridere e arrabbiare. Chi è caduto dal pero assumendo l'espressione di alice nel Paese delle meraviglie. Chi si è affrettato a commissariare il partito così tanto per fare qualcosa. Chi ha preso le distanze con parole forti. Chi si è dimesso per difendersi meglio. Chi non si schioda dalla sedia perché a parte l'ignoranza nel senso di non sapere dice di non aver fatto nulla. Chi sospende tutte le gare d'appalto.
Ma quello che indigna di più è che si facevano affari lucrando su un settore di povera gente e magari gli stessi che si ingrossavano il portafogli protestavano per l'accoglienza. Una viltà senza precedenti. un altro aspetto che dovrebbe indignare i cittadini è la commistione tra politica e affari, la corruzione che dilaga e penetra a tutti i livelli. Altro che Mani pulite. Qui dopo vent'anni è peggio.
Dopo questo ennesimo terremoto che mina la credibilità e la fiducia della politica, inutile chiedersi ancora perché la gente si allontana dalle urne. È' il minimo che si potrebbe fare, a nostro avviso.


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