martedì 1 luglio 2014

Le scadenze non sono un optional

Editoriale Radio Onda Libera dell'1 luglio 2014

Oggi parliamo di riforme, queste benedette riforme che se approvate dovrebbero cambiare il Paese. E' iniziato in commissione Affari costituzionali del Senato il voto dei primi emendamenti al disegno di legge sulle riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione. Nelle prime votazioni sulle funzioni della Camera e del Senato, la maggioranza ha tenuto. I senatori di forza Italia hanno votato con la maggioranza. Quindi con il Partito democratico. 
La discussione continua oggi e si toccheranno i due argomenti più dibattuti. E cioè l'elezione del Senato e l'immunità. Qui la fronda dei forzisti, capeggiati da Minzolini, potrebbe essere più numerosa. Secondo il programma il disegno di legge arriverebbe in aula la prossima settimana e lì i numeri rischiano di traballare. Con una prevedibile spaccatura dentro Forza Italia, dove alcuni esponenti non se la sentono di obbedire all'ordine di Berlusconi di rispettare il patto del Nazzareno. Intanto sulla legge elettorale il Movimento 5Stelle sollecita Renzi a un altro incontro.
Le riforme stanno se pur lentamente andando avanti. Anzi il premier proprio ieri ne ha annunciata un'altra, quella della giustizia. In merito una preoccupazione la vogliamo esprimere. E' normale che Renzi voglia e debba fare, e in tempi rapidi. Troppo il tempo che si è perduto non facendo nulla ma chiacchierando soltanto. Ma non vorremmo che anche Renzi faccia lo stesso, di annunci ne ha fatti e ne fa tanti. Ogni giorno uno spot, uno slogan, una nuova riforma, ma poi bisogna anche portare a casa il risultato. E le scadenze sembrano diventate un optional, non vengono rispettate. Se ciò continua a succedere restano parole al vento e di fatti nemmeno l'ombra. Insomma, le riforme devono essere fatte ma va rispettato anche un calendario altrimenti le promesse restano soltanto dei bei discorsi. E con le chiacchiere non si cambia il Paese.


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