venerdì 31 ottobre 2014

Una vita spezzata a coltellate

Editoriale Radio Onda Libera del 29 ottobre 2014

Un terribile fatto di cronaca è accaduto nella notte. A Terni c'è stato un omicidio. Un uomo ha ucciso la moglie a coltellate dopo aver chiuso i figli in una stanza. il dramma nella notte in un appartamento di via Gramsci nel centro della città.
Poche e scarse le notizie finora recuperate, si sa soltanto che la donna è morta poco dopo in seguito alle ferite riportate. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri. E
dalle poche informazioni trapelate pare che l'uomo, un italiano, avrebbe chiuso in una stanza i figli per non farli assistere al delitto e poi abbia proceduto a uccidere la compagna.
Subito dopo si sarebbe presentato in carcere e avrebbe confessato l'omicidio agli agenti di turno. Che hanno ovviamente avvisato subito i carabinieri che si sono precipitati immediatamente nell'abitazione dell'uomo per verificare quanto raccontato. E qui si sono trovati davanti la scena del crimine. Una scena raccapricciante, il corpo della donna in una pozza di sangue. Ovviamente non si conosce il movente, non si conoscono ancora  le cause che hanno scatenato la furia omicida dell'uomo.
In attesa di conoscere i dettagli del fatto, è possibile comunque fare un breve commento soprattutto di condanna assoluta e totale di un assassinio. Con un distinguo senza vena polemica sul termine di femmicidio. Un vocabolo inventato per sottolineare non la gravità dell'accaduto bensì per specificare che si tratta dell'omicidio di una donna. Come se fosse un tratto distintivo quello del sesso della vittima. Scusate, ma a nostro avviso un omicidio è un fatto gravissimo, tremendo e chi lo compie va punito nell'osservanza delle leggi. A prescindere dal sesso di chi per qualsiasi motivo ammazza un'altra persona. Un crimine senza giustificazioni nonostante le attenuanti riconosciute dal codice penale, un crimine che non ammette riparazioni.
Non c'è bisogno insomma di rivestire l'omicidio di un termine linguistico per aggravarlo o alleggerirlo. L'omicidio è omicidio e basta.


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