mercoledì 9 luglio 2014

Vietato perdere tempo sulle riforme

Editoriale Radio Onda Libera dell'8 luglio 2014

Riforme, un altro passo avanti o passo indietro? Da decifrare, ma andiamo con ordine. Ieri ci sarebbe dovuto essere l'incontro tra il Pd e il Movimento 5Stelle. Ma i democratici hanno annullato l'incontro. I grillini prima hanno attaccato il Pd poi hanno risposto per iscritto, così come chiedeva il premier, alle dieci domande sulla legge elettorale. E formalmente sono tutti sì alle richieste messe sul tavolo. In serata è arrivato anche il monito del presidente della Repubblica che ha invitato a evitare inconcludenze, a muoversi cioè, a non perdere tempo. 
Ma vediamo nel merito le risposte del Movimento.:c'è innanzitutto un primo turno proporzionale privo di soglie di sbarramento e, nel caso in cui nessuno raggiunga la maggioranza al primo turno, è previsto un secondo turno tra i due partiti più votati, al cui vincitore viene assegnato però un premio limitato, per totalizzare complessivamente "solo" il 52% dei seggi. Si parla, tuttavia, e su questo il M5S sembra irremovibile, di premi per le singole liste, non per le coalizioni. Disponibilità anche a far verificare preventivamente la nuova legge elettorale alla Corte costituzionale. Più vago invece il M5S sulla riforma dei collegi e sul superamento del bicameralismo perfetto. No secco invece su un punto fondamentale del nuovo Senato, ("irrinunciabile l’elettività di primo grado dei senatori"), ok al taglio delle indennità e pugno duro sull'immunità.
Le dieci risposte del M5S sono giunte al termine di una giornata piena di colpi di scena. Prima, in mattinata, l'annullamento del secondo incontro Pd-M5S perché non erano ancora arrivate al Pd le risposte scritte del Movimento sulle riforme. Poi la conferenza stizzita del grillino Di Maio, seguita da un post avvelenato del leader Beppe Grillo che ha insultato i democratici chiamandoli sbruffoni guidati da un Renzi ebetino, poi la risposta alle domande.
L'intervento di Napolitano è stato la naturale conclusione visto che il timore è che le forze politiche tra veti incrociati e diktat vari continuino a perdere tempo mentre il Paese sta sempre peggio.


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