venerdì 4 luglio 2014

Il "prezzo" delle riforme

Editoriale Radio Onda Libera del 4 luglio 2014

L'iter delle riforme prosegue, ieri c'è stato l'incontro tra Renzi e Berlusconi, lunedì ci sarà quello tra il premier e il Movimento 5Stelle. Due ore di colloquio a Palazzo Chigi per ribadire la validità del patto del Nazzareno. Ma dentro Forza Italia le acque sono agitate, monta la fronda sul Senato elettivo. In soldoni l'accordo sull'Italicum prevede per l'ex cavaliere la rinuncia al presidenzialismo e per il Pd alle preferenze. 
Insomma l'impianto sulle riforme resterebbe intatto, quindi soddisfazione per l'esito della riunione e con la promessa di discutere in aula la legge elettorale prima delle ferie. Intanto i grillini dicono la loro sulla legge elettorale difendendo la loro proposta che si basa sulle preferenze. Vedremo lunedì cosa succederà, se dall'incontro scaturirà un accordo oppure si resterà lontani.
Dare una valutazione di questi incontri e rinnovi di patti non è semplice. Dal punto di vista politico Renzi fa bene a parlare con tutti perché quando si parla di riforme, di regole, è auspicabile che siano tutti o la maggior parte a scriverle. Poi è chiaro che chi ha più forza contrattuale comanda e detta la linea; in questo caso dopo l'esito del voto di un mese fa, anche per la posizione di presidente del consiglio, chi tira le fila è solo Renzi.
Berlusconi e Grillo sono compartecipi, invitati al tavolo e come in tutte le trattative che si rispettano se non si è d'accordo bisogna cedere qualcosa. Il problema sarà quanto i due sono disponibili, quale sarà il prezzo delle loro rinunce prima di sbaraccare e mandare all'aria il dialogo.


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