lunedì 24 novembre 2014

C'è una luce in fondo al tunnel

Editoriale Radio Onda Libera del 21 novembre 2014

Lo stabilimento Tk-Ast resterà fermo almeno fino a giovedì Questa la decisione dei lavoratori dopo aver esaminato l'ipotesi di accordo che tornerà sul tavolo nazionale del ministero mercoledì prossimo. Ci sarà un referendum prima della firma. Queste le novità dell'ultima ora su questa vertenza che ha segnato un mese di sciopero a oltranza e una grandissima preoccupazione.
Si riscontra da tutte le parti la volontà a trovare un'intesa, lo confermano le parole del ministro Guidi che ha parlato della disponibilità confermata dall'azienda a modificare a fondo il piano industriale, di un avvicinamento delle posizioni sul contratto integrativo, auspicando un'evoluzione delle forme di protesta che vuol dire che gli scioperi non sono proprio graditissimi.
Da registrare poi la voce dell'amministratore delegato Lucia Morselli, che nella lettera aperta ai lavoratori ha ribadito che "nei prossimi due esercizi saranno in funzione entrambi i forni. L’obiettivo è quello, nonostante i risultati negativi degli ultimi sei anni, di dimostrare come sia possibile arrivare a un ragionevole livello di profittabilità con tale assetto produttivo e quindi con entrambi i forni in funzione. Se questo risultato sarà raggiunto e se il mercato ne giustificherà l’utilizzazione, i due forni continueranno a operare insieme".
Torniamo all'assemblea. I sindacati hanno detto ai lavoratori che si sono "fatti dei passi in avanti" nella trattativa e che mercoledì prossimo, quando si tornerà a discutere al Mise, si affronteranno "i punti problematici della vertenza, a cominciare dai licenziamenti. L'azienda insiste su 125 esuberi, i sindacati su zero". Per verità di cronaca va detto che quasi duecento sono stati già i lavoratori che hanno accettato l'incentivo degli ottanta mila euro e sono usciti dall'azienda.
Alla fine, però, "i lavoratori hanno scelto a maggioranza di proseguire lo sciopero e mantenere i presìdi anche se non sono mancate posizioni diverse, ma c’è la necessità di avanzare nel percorso di dialogo avviato per ottenere giuste garanzie da azienda e governo".
Comunque c'è unità di intenti tra sindacati e lavoratori. Questo un altro punto chiaro che non vogliono sia messo in discussione. Tornando alla vertenza, altri giorni di apprensione, ma la fine del tunnel pare sia vicina. Ed è la speranza di tutti.


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