martedì 28 ottobre 2014

Contatto Renzi-operai Ast. Era ora

Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2014

Finalmente il presidente del consiglio ha ricevuto una delegazione dei lavoratori dell'Ast e soprattutto ha preso impegni per raggiungere in tempi brevi un accordo. Lo ha fatto durante i lavori della Leopolda, a Firenze. Questa è la novità delle ultime ore, novità che porterà a una risoluzione positiva o meno ancora non si sa, ma intanto il premier si è mosso, e questo è un passo avanti, visto che da più di tre mesi nonostante le promesse e gli annunci Renzi non aveva avuto il tempo di parlare con gli operai ternani. Da ieri Renzi è in un certo senso inchiodato alle sue responsabilità, quindi non potrà far finta di niente o scaricare su altri.

Intanto si apre una settimana decisiva.  Oggi pomeriggio in prefettura è previsto un incontro con l'amministratore delegato Morselli ma probabilmente non si saprà nulla perché mercoledì l'azienda è stata convocata a Roma dal ministro Guidi. Domani i segretari nazionali dei sindacati di categoria saranno a Terni per fare il punto, con le organizzazioni territoriali e le Rsu di Ast, sull’andamento della vertenza. decidere le nuove forme di mobilitazione (resta sempre aperta l’opzione relativa a far diventare la protesta "da esportazione’" portandola fin sotto le finestre della ThyssenKrupp ad Essen). Venerdì trasferta romana, per lavoratori e sindacalisti, visto che andranno a Montecitorio per incontrare la presidente della Camera, Laura Boldrini, che manterrà la promessa fatta ad Assisi e li riceverà alle 11,30. 
Come dicevamo una settimana particolarmente importante questa. Per la vertenza Ast e per tutta la regione. Certo, senza fare polemiche perché in questo momento di tutto c'è bisogno tranne di parole in libertà. In tre mesi non si è voluto prendere in mano la questione, non c'è stata la volontà di fare tutto il possibile per sbloccare la situazione, per trovare un accordo, per contrastare il piano della Thyssen Krupp. E questo è sotto gli occhi di tutti. Ora speriamo che da ieri, dall'incontro alla Leopolda, la vertenza Terni sia stata scritta all'ordine del giorno dell'agenda politica. E soprattutto ci sia l'impegno serio e concreto a far si che la fabbrica non sia smantellata e centinaia di famiglie non siano buttate in mezzo alla strada.

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