giovedì 31 luglio 2014

Il penoso "teatrino" del Senato

Editoriale Radio Onda Libera del 31 luglio 2014

La politica non sta dando il meglio di sé in questi giorni. Diciamolo subito. Lo spettacolo che va in scena al Senato è veramente penoso. L'ultima novità è la promessa di Renzi di cambiare l'Italicum. Un contentino alle opposizioni nella speranza che l'opposizione e soprattutto l'ostruzionismo rientri nei ranghi. 
Ma andiamo con ordine. La seconda giornata di lavori a Palazzo Madama dove si stanno discutendo gli oltre ottomila emendamenti alla riforma del Senato è stata caratterizzata da insulti e risse sfiorate, accuse e urla, cori e contestazioni. Una bagarre senza precedenti.
Intanto Renzi cerca di spostare l'attenzione sulla legge elettorale. Ma le prossime ore si annunciano altrettanto complicate con il braccio di ferro tra maggioranza e Fi da un lato e M5S, Lega e Sel dall’altro. Oggetto del diverbio è la riforma costituzionale, quella del Senato elettivo, che Renzi vuole approvare prima di Ferragosto e le opposizioni vogliono discutere all'infinito. Oggi, tra poco, nuovo round in aula. Ma la tensione resta alta, altissima. E nel lessico della politica entrano nuovi termini, come la tecnica del canguro che di fatto significa cancellare considerandoli superati gli emendamenti e nell'occasione ne sono stati buttati via circa duemila.
Intanto la cronaca registra un'altra notizia che ci riporta alla realtà. E cioè l'intenzione di Cottarelli, il commissario chiamato a tagliare la spesa pubblica, cioè gli sprechi della pubblica amministrazione, di lasciare l'incarico. La motivazione è che sono state previste nuove spese non coperte e questo vanificherebbe la possibilità di tagliare le tasse. Insomma, mentre nei palazzi della politica si continua a parlare, a perdere tempo, a galleggiare, chi cerca di fare qualcosa di concreto per incidere nelle vite e nelle tasche dei cittadini è costretto a fare marcia indietro. E la situazione resta di grande difficoltà per chi non ce la fa ad arrivare fino a fine mese, per chi cerca un lavoro e non lo trova, per chi perde il lavoro.

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