martedì 27 ottobre 2015

Che Stato è se non pensa agli anziani?

Editoriale Radio Onda Libera del 21 ottobre 215

Oggi parliamo di soldi, di pensioni, perché il 42,5% dei pensionati italiani, cioè sei milioni e mezzo di persone, ha un reddito da pensione inferiore a mille euro. Per essere più chiari, quasi un pensionato su due vive con questa cifra. Quasi due milioni, invece, cioè il 12,1%, ha assegni inferiori ai 500 euro al mese. E' quello che si legge nel bilancio sociale presentato dall'Inps con riferimento al 2014.
Sono numeri che impressionano e non poco, al punto che il presidente dell'Inps Boeri è intervenuto criticando l'immobilismo del governo, che nella legge di stabilità ha previsto solo interventi parziali e non una riforma globale delle pensioni, augurandosi che "nel 2016 ci sia invece un intervento sul sistema previdenziale, un intervento organico, strutturale e definitivo".
Noi siamo d'accordo ovviamente con Boeri, ma vogliamo anche sottolineare che è indecente uno Stato che permette a chi ha lavorato una vita di vivere una vecchiaia di stenti. E mentre i pensionati devono fare il conto dei centesimi per mettere insieme il pranzo con la cena continuiamo ad assistere a sperperi di denaro pubblico, a sprechi della spesa pubblica, a super stipendi, a super indennità e a vitalizi, per non parlare dei soldi buttati dalla finestra - e parliamo di miliardi di euro - per opere incompiute, oppure per pagare tangenti a tutti i livelli e a tutte le latitudini del Paese.

L'elenco sarebbe lunghissimo, inutile provarci anche per motivi di tempo, ma vogliamo chiudere con una brevissima considerazione. Ci piacerebbe vivere in uno Stato in cui i pensionati, persone che hanno fatto sacrifici per un'intera esistenza, si godessero gli ultimi anni con qualche preoccupazione in meno e un po' di serenità in più. Non è il pensierino del mattino, è la speranza che anche il nostro Paese si normalizzerà, individuerà un sistema per garantire un minimo di benessere economico agli anziani, come poi un futuro alle nuove generazioni.

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