mercoledì 2 dicembre 2015

"Regalino" da 3,4 milioni per la Casta

Editoriale Radio Onda Libera del 2 dicembre 2015

Oggi parliamo di politica e dei privilegi della Casta. La Camera dei deputati vuole ripristinare le indennità degli apicali, dei burocrati che guidano la macchina amministrativa. E non parliamo di centesimi, ma di qualche migliaia di euro al mese in più. Risulta tutto dalla proposta del comitato Affari del personale che verrà esaminata dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio. A denunciare questa manovra, che sa tanto di regalo natalizio, è stato il Movimento 5Stelle che ha parlato di uno scandalo che ci costerà 3,4 milioni di euro all’anno. Sembra di stare su "Scherzi a parte".


Nel 2013 alla Camera fu sbandierata la sforbiciata decisa alle indennità di funzione dei super burocrati, oggi si fa marcia indietro e si riammettono gli incentivi economici, che a proposito di cifre ci riportano ai livelli di due anni fa. Un esempio per tutti: il segretario generale che già prende uno stipendio annuo di oltre 300mila euro, si vedrà aggiunge sul conto altri 2.200 euro netti al mese.
Un ritorno al passato, così, tanto per dire abbiamo scherzato e rimettiamo le indennità a come erano prima e i privilegi continuano a perpetuarsi.

Ma che politica è questa che oggi dice e decide una cosa e domani dice e fa esattamente il contrario? In un momento come questo in cui il lavoro è la prima emergenza, i giovani faticano a trovare perfino un posto da precario e le imprese ancora non rialzano la testa, ecco che si spandono prebende e indennità a una categoria, quella della casta parlamentare. In un momento in cui il governo tenta di racimolare bonus di qua e di là per risparmiare, ecco come si buttano i soldi pubblici a milioni.
Terzo aspetto, non di poco conto: la politica con queste mosse si conferma ancora una volta poco seria, perdendo quel minimo di credibilità che ancora le rimane. Prima annuncia tagli e controtagli con la mano destra e poi elargisce bonus e regalie con quella sinistra? Insomma diciamolo con chiarezza: è una vergogna questa proposta che si sta tentando di portare a casa. Peccato che a indignarsi, tra i partiti, ci siano solo i grillini a cui va riconosciuto il merito di continuare a denunciare questi scandali. Di certo a non condividere, anzi a ritenere riprovevole questa proposta, c'è anche la gente comune.

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