lunedì 28 settembre 2015

L'Europa di male in peggio

Editoriale Radio Onda Libera del 28 settembre 2015

Scandalo dieselgate, tutti sapevano e nessuno si è mosso. Questa la triste verità. Ma mandiamo per ordine. È noto ormai quello che è accaduto, cioè i motori diesel truccati della Volkswagen. Uni scandalo scoperto negli Stati Uniti e interessa milioni di vetture vendute in tutto il mondo, compresa l'Italia dove hanno deciso, bontà loro, di effettuare i controlli sui gas inquinanti.
A Bruxelles hanno mostrato incredulità eppure erano stati avvertiti sin dal 2013 (i primi dati risalgono al 2011) del pericolo per l’ambiente rappresentato da software e strumenti (peraltro illegali sin dal 2007) per alterare i risultati dei test inquinanti dei motori diesel. Gli stessi programmi e marchingegni impiegati da Volkswagen e scoperti negli Usa ma invece ignorati dai ventotto Paesi dell'Unione europea, nonostante fossero stati messi in guardia. È quanto emerge dal rapporto del Joint Research Center dell’Ue illustrato ai vertici comunitari due anni fa secondo quanto riferisce il quotidiano britannico Financial Times in prima pagina. Rapporto che suggeriva già allora di effettuare i test sui gas inquinanti su strada e non dentro officine attrezzate solo a simulare l’andatura più o meno veloce delle auto. E intanto arrivano i primi dati sul numero di veicoli coinvolti nel nostro Paese. Si parla di circa un milione di auto interessate in Italia, fanno sapere dal ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti.
La Volkswagen ha annunciato che presenterà a breve un piano per eliminare da 11 milioni di auto i dispositivi con cui ha truccato i test sulle emissioni. e avverrà attraverso le concessionarie che potranno comunicare ai clienti le date per la revisione.
Che dire? Che ha ragione Padoan, il ministro dell'Economia, secondo il quale questa storia infligge un colpo molto duro alla fiducia. E teme conseguenze anche sul l'industria italiana. Come ha ragione nel sostenere che il problema non è solo tedesco, ma europeo. Ma su questo punto vogliamo dire la nostra. Abbiamo già sentito dire e ne eravamo convinti anche sui migranti che il problema fosse europeo. Ma questa Europa che fa se non interviene neppure quando avvertita con largo anticipo su un pericolo come questo del dieselgate? Questa Europa forse va ripensata, va ristudiata la linea di intervento, perché non è possibile che gli Stati rimangano soli nell'affrontare qualsiasi emergenza e peggio ancora avvisata per tempo se ne rimane ferma senza emettere neppure una circolare. Questa Europa non ci piace. Perché non serve a nulla e a nessuno.

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