domenica 27 settembre 2015

Francesco non teme nessuno

Editoriale Radio Onda Libera del 25 settembre 2015

Papa Francesco ha un appeal mediatico straordinario. Per le cose che dice, per i gesti che compie. Storico il discorso che ha pronunciato ieri davanti ai rappresentanti del popolo americano. E' la prima volta che un pontefice parla al congresso degli Stati Uniti. Ma ha un rilievo incredibile quello che Bergoglio ha detto, i temi che ha affrontato. In sintesi ha parlato dell'abolizione della pena di morte e dello stop al commercio di armi, della ferita della pedofilia, dei poveri e degli esclusi e dei profughi.
Un discorso di 45 minuti più volte interrotto da standing ovation, che resterà nella memoria di tutti perché come ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa di San Francesco, non fa sconti a nessuno. Forte l'affondo contro la pena di morte perché ogni vita è sacra, così come forti sono state le parole di invito a fermare le guerre, a stoppare il business delle armi. Ha ricordato che la politica deve perseguire il bene comune. Testualmente: “Qualsiasi attività politica deve servire e promuovere il bene della persona umana ed essere basata sul rispetto per la dignità di ciascuno, e non può essere sottomessa al servizio dell'economia e della finanza". Ha poi parlato dell'emergenza profughi, che bisogna accogliere perché sono persone, del terrorismo che si scatena sulla base di un fondamentalismo religioso e provoca violenza.
Tutti sono e siamo rimasti colpiti dal discorso di Papa Francesco. Anche Obama lo è stato, per quanto dalla Casa Bianca è subito arrivata la puntualizzazione che non ci sono annunci su un cambiamento della politica sulla pena di morte. Come dire: belle parole ma tutto resta come prima, non si tocca nulla.
Che dire? Che i cammini di cambiamento sono lunghi, che non basta un bel discorso e tanti applausi per abolire la pena di morte. Purtroppo. Ma è altrettanto vero che certe voci hanno il dovere di farsi sentire, di ribadire i principi fondamentali, perché soltanto scuotendo le coscienze un domani le cose potranno cambiare.

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