Oggi parliamo di migranti e prendiamo in prestito le parole del Papa ieri
in visita a Torino. "Fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni in cui
esseri umani vengono trattati come merci e richiama alla mente le immagini dei
migranti di Ventimiglia o di quelli transitati nelle stazioni di Roma e Milano.
L’immigrazione
aumenta la competizione - dice Papa Bergoglio - ma i migranti non vanno
colpevolizzati, perché essi sono vittime dell’inequità, di questa economia che
scarta e delle guerre".
Sempre sull'immigrazione da registrare le dichiarazioni
scambiate tra Renzi e Hollande ieri a Milano per visitare l'Expo. Sul tema, hanno
detto i due leader, Francia e Italia sono pronte a “lavorare insieme”, nel
rispetto dei principi di “solidarietà e responsabilità”. "Finora l’Italia ha fatto ciò che doveva da sola - ha
sottolineato Renzi - oggi è necessario “lavorare insieme rispettando sia le
persone che le regole”. E ha rivolto l'appello ad abbandonare qualsiasi
atteggiamento di “isteria su questo tema” e anche gli “egoismi” perché quello
dell’accoglienza è un problema di tutta l’Europa e “dobbiamo risolverlo tutti
insieme”. Dal canto suo, Hollande ha fatto notare che “l’Europa ha
delle regole e dobbiamo usarle per proteggerci ma anche per affrontare i
problemi con responsabilità”. La Francia, con il blocco dei migranti a Ventimiglia, non
ha fatto che “applicare queste regole” ha ribadito il capo di stato francese.
“La frontiera non è stata chiusa - ha proseguito - sono stati stabiliti dei
controlli”. Hollande è tornato a dire che le quote “non hanno senso” e
“dobbiamo trovare altre formule”, concedendo che l’Europa dovrà aiutare
l’Italia e che la Francia è disposta a fornire mezzi per registrare i migranti
alle frontiere.
Insomma dalle frasi di Hollande non pare proprio che ci
sia sintonia tra i due leader. Anzi i
due stati stanno fermi sulle loro posizioni e il loro sembra un discorso tra
sordi. L'Italia che cerca di avere sostegno dall'Europa e gli altri stati che
non cedono e non aprono in modo indiscriminato le frontiere, ma pretendono
controlli di chi vuole entrare nei loro paesi.
E' comprensibile la richiesta di Renzi che però pare
inascoltata e questo vuol dire che dell'Italia l'Europa non se ne frega tanto.
Dall'altro è legittima la posizione della Francia e degli altri Paesi che non
cedono a ingressi selvaggi. In mezzo questi poveri disgraziati che affrontano
viaggi disumani pur di inseguire la speranza di una vita migliore. E a
inchiodarci alle nostre responsabilità e alla nostra sensibilità solo la voce
del Papa, da qualche tempo l'unico che conduce battaglie a favore delle persone
e della loro dignità.
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