martedì 23 giugno 2015

Migranti in balìa dell'Europa

Editoriale Radio Onda Libera del 22 giugno 2015

Oggi parliamo di migranti e prendiamo in prestito le parole del Papa ieri in visita a Torino. "Fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni in cui esseri umani vengono trattati come merci e richiama alla mente le immagini dei migranti di Ventimiglia o di quelli transitati nelle stazioni di Roma e Milano. L’immigrazione aumenta la competizione - dice Papa Bergoglio - ma i migranti non vanno colpevolizzati, perché essi sono vittime dell’inequità, di questa economia che scarta e delle guerre".

Sempre sull'immigrazione da registrare le dichiarazioni scambiate tra Renzi e Hollande ieri a Milano per visitare l'Expo. Sul tema, hanno detto i due leader, Francia e Italia sono pronte a “lavorare insieme”, nel rispetto dei principi di “solidarietà e responsabilità”. "Finora l’Italia ha fatto ciò che doveva da sola - ha sottolineato Renzi - oggi è necessario “lavorare insieme rispettando sia le persone che le regole”. E ha rivolto l'appello ad abbandonare qualsiasi atteggiamento di “isteria su questo tema” e anche gli “egoismi” perché quello dell’accoglienza è un problema di tutta l’Europa e “dobbiamo risolverlo tutti insieme”. Dal canto suo, Hollande ha fatto notare che “l’Europa ha delle regole e dobbiamo usarle per proteggerci ma anche per affrontare i problemi con responsabilità”. La Francia, con il blocco dei migranti a Ventimiglia, non ha fatto che “applicare queste regole” ha ribadito il capo di stato francese. “La frontiera non è stata chiusa - ha proseguito - sono stati stabiliti dei controlli”. Hollande è tornato a dire che le quote “non hanno senso” e “dobbiamo trovare altre formule”, concedendo che l’Europa dovrà aiutare l’Italia e che la Francia è disposta a fornire mezzi per registrare i migranti alle frontiere.
Insomma dalle frasi di Hollande non pare proprio che ci sia sintonia tra i due leader.  Anzi i due stati stanno fermi sulle loro posizioni e il loro sembra un discorso tra sordi. L'Italia che cerca di avere sostegno dall'Europa e gli altri stati che non cedono e non aprono in modo indiscriminato le frontiere, ma pretendono controlli di chi vuole entrare nei loro paesi.
E' comprensibile la richiesta di Renzi che però pare inascoltata e questo vuol dire che dell'Italia l'Europa non se ne frega tanto. Dall'altro è legittima la posizione della Francia e degli altri Paesi che non cedono a ingressi selvaggi. In mezzo questi poveri disgraziati che affrontano viaggi disumani pur di inseguire la speranza di una vita migliore. E a inchiodarci alle nostre responsabilità e alla nostra sensibilità solo la voce del Papa, da qualche tempo l'unico che conduce battaglie a favore delle persone e della loro dignità.

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