giovedì 10 settembre 2015

Le regole della buona università

Editoriale Radio Onda Libera del 9 settembre 2015

Parliamo di università,  perché tra ieri e oggi si tengono i test di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, Veterinaria e Architettura per l’anno accademico 2015/2016. Sono quasi ottantamila i giovani che hanno fatto domanda per prendere parte alla selezione nazionale. In 60.639 per il test di Medicina e Odontoiatria (test unico), in 10.994 per Architettura, in 7.818 per Veterinaria. I posti disponibili sono: 9.530 per Medicina, 792 per Odontoiatria, 717 per Veterinaria, 7.802 per Architettura.  In Umbria oltre ottocento studenti per duecento posti hanno preferito fare il test nel capoluogo.
Anche per le prove di quest’anno restano 60 i quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti, la ripartizione del numero di domande per ciascun argomento è stata modificata in favore delle materie disciplinari con una riduzione delle domande di cultura generale.
Ma insieme alle prove si sono tenute in tutt'Italia anche le manifestazioni di protesta degli studenti contro il numero chiuso e per "rivendicare il diritto all’accesso libero e difendere l’università pubblica".
Durante le iniziative si è messo in evidenza il paradosso tutto italiano, e cioè che le nostre università perdono migliaia di iscritti all'anno e invece di cercare di recuperarli si allarga il numero chiuso.
Ora diciamo la nostra. Una selezione alle facoltà non dovrebbe spaventare gli studenti se si vuole una buona università, fondata sul criterio del merito. Se si vuole che al termine del corso di studi escano dei bravi dottori, dei bravi veterinari, dei bravi architetti; questo il primo punto. Il secondo è che è inutile spalancare le porte, sfornare laureati che non hanno prospettive e sbocchi lavorativi. Insomma una buona università deve premiare chi studia e garantire a chi si laurea un'occupazione. Si può discutere sul fatto che con il numero chiuso non a tutti viene garantito l'accesso, ma è proprio la programmazione di tot medici, tot veterinari che garantisce la qualità del sistema universitario.
Comunque, tutto si può riformare, per migliorare, ma bisogna stare attenti a non sfasciare tutto.


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